Alluvione Emilia-Romagna: accordo ANAC-Figliuolo per garantire rapidità e legalità agli appalti
L'accordo mira a garantire che gli atti di gara siano conformi alla normativa di settore e a prevenire l'infiltrazione criminale durante i processi di appalto. Anac vigilerà su un massimo di dieci appalti per la messa in sicurezza del territorio e altrettanti per la ricostruzione pubblica
L'accordo accelera i lavori e responsabilizza tutti i soggetti coinvolti per procedere rapidamente e correttamente nelle opere di ricostruzione
Con la volontà di garantire la legalità e l'efficienza nell'ambito della ricostruzione post-disastri naturali, è stato firmato il 15 settembre un Protocollo d'Intesa tra l'Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) e il Commissario Straordinario alla ricostruzione per le Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, Generale Francesco Paolo Figliuolo. Questo accordo mira a garantire che gli atti di gara siano conformi alla normativa di settore e a prevenire l'infiltrazione criminale durante i processi di appalto.
Il Presidente di Anac, Giuseppe Busia, ha sottolineato l'importanza di conciliare legalità e rapidità nella ricostruzione post-alluvione e nella messa in sicurezza dei territori colpiti. Ha dichiarato che questa collaborazione, precedentemente sperimentata con successo nelle aree terremotate del sisma del 2016, accelera i lavori e responsabilizza tutti i soggetti coinvolti affinché procedano rapidamente e correttamente nelle opere di ricostruzione.
Busia ha enfatizzato che la vigilanza collaborativa, un elemento chiave di questo accordo, consente ad Anac di effettuare controlli e fornire pareri in tempi rapidi, spesso in meno di dieci giorni. Ciò significa che le regole vengono applicate correttamente, il mercato è più aperto e trasparente, e si garantisce la migliore qualità con costi inferiori. Inoltre, si riducono i contenziosi, risparmiando tempo nella fase successiva dei progetti.
I dettagli del protocollo d'intesa
L'Autorità Nazionale Anticorruzione vigilerà su un massimo di dieci appalti per la messa in sicurezza del territorio e altrettanti per la ricostruzione pubblica. Sarà il Commissario Figliuolo a individuare gli interventi che saranno sottoposti alla vigilanza preventiva di Anac.
Una volta ricevuta la comunicazione del Commissario, indicante il Soggetto Attuatore o l'ente incaricato delle funzioni di stazione appaltante, Anac avvierà immediatamente l'attività di vigilanza collaborativa. Per ciascuna procedura individuata, il Commissario determinerà se sia richiesta anche la vigilanza preventiva sugli atti relativi all'esecuzione. Si impegnerà, inoltre, a inviare all'Anac un elenco dettagliato degli affidamenti di messa in sicurezza e di ricostruzione pubblica effettuati ogni due mesi, consentendo all'Autorità di condurre controlli campionari sugli operatori economici affidatari.
I controlli di Anac
Conforme al nuovo codice degli appalti, l'Anac sarà autorizzata a effettuare controlli successivi, anche a campione, sugli affidamenti avviati con procedura di somma urgenza o secondo le modalità derogatorie indicate nelle ordinanze del capo dipartimento della protezione civile.
Tra le nuove disposizioni del Protocollo, l'Autorità si impegna a fornire al Commissario Figliuolo e alla sua struttura supporto tecnico, giuridico e metodologico in materia di appalti pubblici. Questo sottolinea l'importanza della collaborazione e dell'efficienza nella gestione delle risorse pubbliche durante le operazioni di ricostruzione post-disastri naturali.
Appalti Pubblici
News e gli approfondimenti che riguardano gli Appalti Pubblici, in particolare l’evoluzione normativa, l’interpretazione dei requisiti anche attraverso i pareri degli esperti, l'approfondimento di esempi reali.
Condividi su: Facebook LinkedIn Twitter WhatsApp