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Architettura sanitaria nel verde: il Nuovo Ospedale semicircolare di Cremona a firma di Mario Cucinella Architects

Il Nuovo Ospedale di Cremona rappresenta una vera e propria infrastruttura per la città ospitando non solo servizi di diagnosi e cura, ma anche spazi di interazione sociale, per lo svago, per accrescere il valore del benessere e della cura della persona. L'infrastruttura si sviluppa, inoltre, in continuità con il paesaggio del Parco della Salute, seguendo un andamento semicircolare che garantisce la permeabilità sia fisica sia visuale tra i due elementi.

Il progetto del Nuovo Ospedale di Cremona e del Parco della Salute

Vincitore del concorso di progettazione bandito all'inizio del 2023, Mario Cucinella Architects propone un nuovo modello di architettura sanitaria dal quale emerge una visione olistica della salute e del benessere della persona, in stretta connessione con i sistemi territoriali e la rete sanitaria assistenziale.

Il Nuovo Ospedale di Cremona si integra con il contesto socioculturale, diventando centro sanitario che non ospita solo servizi di diagnosi e cura, ma anche spazi di interazione sociale, per lo svago, per accrescere il valore del benessere e della cura della persona.

Il processo progettuale parte da un’analisi approfondita della struttura urbana e territoriale, integrando da un lato la struttura radiale di percorsi e spazi urbani tipici di Cremona, che contribuiscono alla definizione dell’area di progetto come nuovo centro di attrazione; dall’altro la composizione altimetrica delle terrazze fluviali caratterizzata da argini e passeggiate sospese nel paesaggio naturale. A tale analisi, si integra la necessità di creare un sistema resiliente, capace di adattarsi al mutare delle esigenze sociali economiche ed ambientali.

 

Schizzo del Nuovo Ospedale di Cremona, Mario Cucinella Architects.
Schizzo del Nuovo Ospedale di Cremona, Mario Cucinella Architects. (Crediti immagine: Mario Cucinella Architects)

 

Un ecosistema della salute

L’area di progetto, a cavallo tra l’espansione urbana e il Parco del Po e del Morbasco, ne consente la riconnessione, diventando così una nuova porta d’accesso per il sistema naturale. Il Nuovo Ospedale, che si sviluppa in continuità con il paesaggio del Parco della Salute, segue un andamento semicircolare che garantisce la permeabilità sia fisica sia visuale tra i due elementi.

Il progetto architettonico permette di concepire gli spazi proposti come core centrali dai quali possono scaturire nuove aree di espansione: la copertura verde che emerge dal sistema del parco crea spazi coperti in relazione con il paesaggio circostante, che possono essere colonizzati nel tempo al fine di rendere l’Ospedale un luogo attivo per l’incontro e l’interazione sociale. Le funzioni di asilo ed aree legate all’educazione, attualmente presenti nel complesso, sono integrate da una biblioteca e residenze temporanee a supporto di pazienti e famiglie, al fine di promuovere nuove relazioni con la comunità.

 

Nuovo Ospedale di Cremona, Vista dal Parco della Salute, Mario Cucinella Architects.
Nuovo Ospedale di Cremona, Vista dal Parco della Salute, Mario Cucinella Architects. (CREDITI RENDER: MCA Visual)

 

Il Parco della Salute

Nuovo tassello nel paesaggio per la città di Cremona, è un punto di riferimento per la comunità, animato da spazi di socialità e luoghi introspettivi per la cura e il benessere fisico e mentale. Al contempo, rappresenta un ambito di naturalità e di biodiversità urbana.

È caratterizzato da tre elementi:

  • bosco climatico, un sistema naturale che abbraccia l’Ospedale, caratterizzato da percorsi verdi che legano una sequenza di attività terapeutiche per i residenti e gli utenti dell’ospedale, alternate a zone di biodiversità animale e vegetale. Qui è possibile beneficiare di una terapia psico-fisica del tutto naturale, grazie ad attività quali la meditazione e la contemplazione, il Forest Bathing e Barefooting, spazi di lettura singola e collettiva all’aperto, e una Food Forest comunitaria;
  • anello vitale, un percorso caratterizzato da spazi per le attività ludico-sportive e per l’interazione sociale, in dialogo con gli elementi architettonici pubblici e del complesso ospedaliero;
  • anello rurale, un ampio sistema naturale a prato caratterizzato da uno specchio d’acqua centrale come punto cardine dell’intero Parco. Un luogo per eventi e attività.

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L’edificio ospedaliero

Sarà una “città nella città” dove molteplici funzioni e relazioni trovano spazio in un’unica infrastruttura complessa.

L’edificio, sviluppato su sette livelli fuori terra, è suddiviso in due corpi principali che si connettono a livello 00, in corrispondenza con il principale accesso sanitario: un cuore centrale, caratterizzato dalla piastra tecnologica che accoglie il blocco operatorio diviso in quattro settori (emergenza, cardiovascolare, multifunzionale, chirurgia minore), e una struttura in elevazione caratterizzata dalla presenza di servizi sanitari a media/bassa tecnologia.

Partendo dalla concezione dell’utente quale centro del sistema ospedaliero, la progettazione avviene attraverso principi di empatia, creatività e comprensione delle esigenze della persona in cura, dello staff sanitario e dei visitatori, per garantirne alti livelli di benessere. Questo è possibile anche grazie all’ottimizzazione di parametri che, come evidenziato dai più recenti studi in tema di Evidence-Based Design, hanno una ricaduta sul decorso dei pazienti e sulle performance del personale sanitario, quali l’illuminazione naturale, il rapporto con la natura, i livelli di rumore negli ambienti e la qualità dell’aria.

La considerazione del paziente come centro fondamentale del sistema ospedaliero ha orientato la strategia progettuale: da una parte il paziente troverà in ospedale ambienti differenti a seconda dei percorsi e dell’intensità di cura che dovrà seguire; d’altra parte, si rompe l’isolamento dei vari reparti, non più “celle” distinte ma gruppi di professionalità diverse (medici ed infermieri) che operano sullo stesso paziente. Ne deriva un sistema nel quale l’intero ospedale collabora alla cura del paziente come se fosse un unico reparto, e non come una sommatoria di reparti isolati.

Altro tema centrale è la flessibilità di gestione dell’ospedale che, già dalla sua progettazione, si deve preparare al nuovo, con spazi e modalità adatti: così nel progetto si facilita il riassetto degli ambiti di degenza per rispondere al mutare delle necessità sanitarie (il 20% delle camere di degenza può essere trasformata in area di terapia intensiva con interposizione di un filtro, e l’80% può essere trasformato in camera a due letti, al fine di poter far fronte ad esigenze improvvise di posti-letto).

 

Nuovo Ospedale di Cremona, Vista dalla camera di degenza, Mario Cucinella Architects.
Nuovo Ospedale di Cremona, Vista dalla camera di degenza, Mario Cucinella Architects. (crediti render: Visual by MCA Visual)

 

L’architettura del Nuovo Ospedale di Cremona definisce anche un gradiente di accessibilità degli spazi: da ambienti raccolti nei quali privacy e benessere del paziente diventano centrali, a quelli più permeabili e aperti ai cittadini che ospitano servizi commerciali per l’utenza e i visitatori e connettono l’ospedale alla scala urbana. Lo sono, ad esempio, l’Hospital Street, area di accoglienza per il pubblico ma anche spazio di interazione per il personale sanitario, e il Centro di gestione, che al primo piano accoglie gli spazi dedicati al governo delle attività cliniche dislocate sul territorio.

L’area strategica dell’Ospedale è dove sono allocati i servizi assistenziali, che rappresentano il ponte tra l’Ospedale stesso e il territorio che lo circonda:

  • Pronto Soccorso. Al piano 00, rispecchia lo schema dell’“Ospedale nell’ospedale” ed è in grado di funzionare autonomamente dal resto della struttura senza che ci sia interferenza vicendevole, abbattendo i tempi di esecuzione delle prestazioni mediche previste; allo stesso tempo è collegato con percorsi veloci e dedicati ai servizi diagnostici, ai blocchi operatori, alle terapie intensive e alle degenze. È prevista anche una sezione autonoma per la gestione del paziente infetto con collegamento diretto e dedicato con aree di degenza precettabili in caso di emergenza sanitaria.
  • Diagnostica per immagini. Al piano 00, il servizio è contiguo al Pronto Soccorso, al Blocco operatorio e alle degenze intensive ai quali è collegato tramite corridoi dedicati.
  • Area ambulatoriale. Al piano 01, fuori dagli altri percorsi, in connessione con le aree destinate alla prenotazione e all’accettazione.

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Impronta ecologica 

Il nuovo intervento è l’occasione per integrare nell’edificio e nello spazio esterno risposte di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico: elementi e processi naturali, Nature-Based Solutions, come la presenza di vegetazione, di acqua e la scelta dei materiali di pavimentazione contribuiscono a mitigare l’isola di calore urbana raggiungendo una diminuzione della temperatura media percepita di circa 4° rispetto alla situazione attuale.

In più, oltre alla scelta di materiali e di soluzioni costruttive specifiche, si ricorre a strategie passive – come orientamento ottimale, permeabilità ai venti e illuminazione naturale – con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sull’ambiente, riducendo le emissioni.
 

Resilienza al cambiamento e adattamento degli spazi come core centrali per il benessere e la cura della persona

La redazione di Ingenio ha intervistato lo Studio MCA – Mario Cucinella Architects sui principi e i modelli che caratterizzano il progetto del Nuovo Ospedale e del Parco della Salute di Cremona.

Quali principi guida hanno ispirato il progetto del Nuovo Ospedale di Cremona, e in che modo l'architettura è stata concepita per integrarsi con il contesto socio-culturale e diventare un centro sanitario focalizzato sul benessere della persona?

Il Nuovo Ospedale si relaziona al il contesto socio–culturale integrando non solo solo servizi di diagnosi e cura, ma anche spazi di interazione sociale, spazi per lo svago, spazi per accrescere il valore del benessere e della cura della persona. L’area di progetto a vocazione pubblica, immersa nel Parco della Salute, parte dalla necessità di creazione di un sistema resiliente al cambiamento e capace di adattarsi al mutare delle esigenze sociali, economiche ed ambientali del contesto in cui è inserito.

Il gesto architettonico permette di concepire gli spazi proposti come core centrali dai quali possono scaturire nuove aree di espansione: la copertura verde emerge dal sistema del parco creando degli spazi coperti in relazione con il paesaggio circostante, che possono essere colonizzati nel tempo al fine di rendere l’Ospedale.

Le funzioni di asilo ed aree legate all’educazione, attualmente presenti nel complesso, sono integrate da una biblioteca e residenze temporanee a supporto di pazienti e famiglie, al fine di promuovere nuove relazioni con la comunità.

 

Soluzioni strutturali modulari per garantire la flessibilità degli spazi

Come il progetto si adatta alle esigenze mutevoli e alle innovazioni nel campo medico, garantendo flessibilità e adattabilità nel tempo?

La flessibilità è il punto centrale della attuale modalità di gestione dell’ospedale che, già dalla sua progettazione, si deve preparare al nuovo, con spazi e modalità adatti. Gli avvenimenti recenti hanno reso evidenti le carenze degli ospedali rispetto alle esigenze di difesa dal contagio e salvaguardia della salute di ricoverati, personale e visitatori.

Da qui la necessità di prevedere, a livello del Pronto Soccorso, un percorso definito e separabile per la gestione dei pazienti infetti connesso verticalmente ad ambienti isolabili e immediatamente riconvertibili, provvedendo alla conversione dei posti-letto e alla possibilità di immediata commutazione della tipologia della pressione (negativa / positiva) di locali e/o ambienti.

Inoltre, il 20% delle camere di degenza può essere trasformata in area di terapia intensiva con interposizione di un filtro, mentre l’80 % può essere trasformato in camera a due letti, al fine di per poter far fronte ad esigenze di posti letto improvvise.

A livello strutturale, la scelta di soluzioni strutturali modulari e che prediligono grandi luci è volta a favorire la flessibilità degli ambienti, senza per questo interrompere l’attività.

 

Nuovo Ospedale di Cremona, Vista dalla copertura verde, Mario Cucinella Architects.
Nuovo Ospedale di Cremona, Vista dalla copertura verde, Mario Cucinella Architects. (CREDITI RENDER: MCA Visual)

 

Approccio olistico alla salute: spazi di interazione sociale con mobilità lenta e valorizzazione ambientale

In che modo l'approccio olistico alla salute è stato tradotto nell'architettura del Nuovo Ospedale, considerando non solo la cura medica, ma anche la dimensione sociale, culturale e ambientale?

Il Nuovo Ospedale si integra con il contesto socio–culturale, diventando centro sanitario che non ospita solo servizi di diagnosi e cura, ma anche spazi di interazione sociale, spazi per lo svago, spazi per accrescere il valore del benessere e della cura della persona. Dal punto di vista ambientale, il Parco della Salute si integra al sistema naturale ponendosi come nuova porta d’ingresso al Parco del Po e del Morbasco e legandosi alle presenti connessioni ciclopedonali.

La rigenerazione del polo sanitario è occasione di promozione di strategie agroambientali volte al suo intorno agricolo, al fine di strutturare un nuovo sistema di mobilità lenta, in annessione a quella esistente, per la connessione e la scoperta del territorio della città di Cremona e la sua valorizzazione ambientale.

 

Parco della Salute: continuità ecologica, benessere psicofisico e relazione con la natura

Come il Parco della Salute diventa parte integrante dell'ecosistema della salute, promuovendo il benessere fisico e mentale? Gli elementi del bosco climatico, l'anello vitale e l'anello rurale che ruolo hanno nello sviluppo della biodiversità?

Il bosco climatico cinge l’architettura del nuovo ospedale, garantendo la continuità ecologica con gli ambiti agricolo a nord, e del Parco Fluviale a sud, andando così a ricostituire i corridoi ecologici necessari alla tutela della biodiversità locale. Il Bosco si pone inoltre come luogo promotore dell’immersione degli utenti all’interno del suo habitat, naturale e animale, al fine di beneficiare di una terapia psicofisica del tutto naturale.

Questo è reso possibile attraverso spazi concepiti attorno ad attività quale la meditazione e la contemplazione, il Forest Bathing e Barefooting, spazi di lettura singola e collettiva all’aperto, e una Food forest comunitaria. La relazione con lo spazio esterno promuove il contatto con la natura e migliora lo stato fisico e mentale, non solo dei pazienti, ma anche di visitatori e familiari e dello stesso staff medico e sanitario, che può godere di momenti di relax in un ambiente confortevole e orientato alla biodiversità urbana. Questi giardini si basano sulla riscoperta e la stimolazione dei sensi (tatto, vista, olfatto e udito) nella relazione con la natura.

 

Cambiamenti climatici: gestione di infrastrutture verdi e blu e riduzione di circa 4°C negli spazi esterni

Quali strategie sono state adottate per mitigare gli effetti del cambiamento climatico nell'edificio e nello spazio esterno del Nuovo Ospedale e in che modo queste scelte contribuiscono a una migliore sostenibilità ambientale?

Il nuovo intervento può diventare l’occasione per integrare nell’edificio e nello spazio esterno risposte di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. L’integrazione nell’ambiente costruito delle Nature Based Solutions permette la creazione e gestione sostenibile di infrastrutture verdi e blu per la promozione di biodiversità all’interno del sito.

Queste soluzioni utilizzano le caratteristiche e i complessi processi di sistema della natura al fine di ottenere i risultati desiderati, come la riduzione dei rischi ambientali ed il miglioramento del benessere umano, attraverso la diminuzione delle temperature percepite.

Come dimostrato nelle analisi condotte sullo stato di fatto e poi sullo stato di progetto, l’intervento sarà in grado di ridurre mediamente la temperatura percepita negli spazi esterni di circa 4°C (dati climatici basati su una proiezione al 2050 - metodo Universal Thermal climate Index - UTCI).

Le diverse scelte progettuali mirano alla riduzione di:

  • Emissioni incorporate, che riguardano la scelta dei materiali e la fase di costruzione. In quest’ottica saranno privilegiate alternative che consentono di coniugare una buona disponibilità di mercato e ottime prestazioni sotto il profilo energetico e ambientale, favorendo aspetti quali l’origine naturale dei prodotti e la scelta di soluzioni costruttive che privilegiano sistemi di assemblaggio a secco, e prefabbricati (Design for Manufacturing and Assembly);
  • Emissioni prodotte durante la fase operativa, tramite una progettazione in sintonia con il clima e implementando processi di monitoraggio continuo del funzionamento della grande “macchina sanitaria” attraverso diversi processi di controllo.
  • Emissioni a fine vita, massimizzando le opportunità di un approccio cradle-to-cradle, con l’obiettivo di generare, tramite il passaporto dei materiali, una loro tracciabilità e la possibilità di convogliare i componenti in nuove filiere.

 

Dialogo tra spazi collettivi e riservati, socializzazione e accessibilità

Come il progetto promuove la connessione con la comunità circostante, sia attraverso spazi di interazione sociale che attraverso servizi commerciali aperti al pubblico, e in che modo si cerca di rompere l'isolamento tradizionale dei reparti ospedalieri?

Oltre alle precedentemente menzionate aree di progetto a carattere pubblico, l’interazione sociale è promossa anche all’interno della struttura sanitaria grazie al Dialogo tra spazi collettivi e spazi riservati, chiusi e aperti, e all’utilizzo dello spazio connettivo come opportunità di incontro e socializzazione.

L’architettura stessa del Nuovo Ospedale definisce un gradiente di accessibilità degli spazi: da ambienti raccolti
nei quali privacy e benessere del paziente diventano centrali, ad quelli più permeabili ed aperti ai cittadini che ospitano servizi commerciali per l’utenza e i visitatori, e connettono l’ospedale alla scala urbana.

La Hospital street, strettamente legata al parco e all’ingresso dei visitatori, rappresenta l’area di accoglienza per il pubblico, ma anche uno spazio fondamentale di interazione per il personale sanitario, ospitando funzioni e spazi di supporto per i visitatori e servizi commerciali.

 

Nuovo Ospedale di Cremona, Vista dalla Hospital Street, Mario Cucinella Architects.
Nuovo Ospedale di Cremona, Vista dalla Hospital Street, Mario Cucinella Architects. (CREDITI RENDER: MCA Visual)

CREDITI DI PROGETTO

Cliente:
ASST di Cremona
Luogo:
Cremona, Italia
Anno:
2023
Area di intervento:
180.000mq

Collaboratori

Progetto Strutture:
Buromilan
Progetto Impianti e Prevenzione Incendi:
ARTELIA
Progetto del Paesaggio: LAND Italia

Team di progetto

Mario Cucinella Architects, Mario Cucinella
Project Manager:
Valentina Grasso
Design Leader:
Tommaso Bettini
Design Manager:
Mariachiara Mondini
Engineer, Computational Design Expert:
Marcello Michelini
Architect, BIM Specialist:
Jacopo Ambrosiani
Engineer, Computational Design Expert:
Giacomo Righi Grimaldi
Visual Unit Manager:
Alessia Monacelli
Senior Visual Artist Specialist:
Walter Vecchio
Visual Artist Specialist:
Vincenzo Metafora
Visual Artist Specialist:
Chiara Giammarco
Visual Artist Specialist:
Gian Lorenzo Petrini
Visual Artist Specialist
: Lorenzo Mancini


“Il Nuovo Ospedale di Cremona potrà rappresentare un modello per l’architettura sanitaria sotto più aspetti ad iniziare dal bando che, con le sue linee guida, ha rimesso al centro la qualità dell’architettura come fattore centrale per il benessere psico-fisico. Diverse sono le sfide che siamo chiamati ad affrontare: dal progettare spazi che si prendano cura non solo dei degenti ma di tutte le persone che quotidianamente vivono un ospedale – pensiamo a chi ci lavora – alla capacità di prevedere edifici capaci di trasformarsi e adattarsi alle mutevoli condizioni (non solo alle ultime emergenze sanitarie, ma anche alle continue evoluzioni in campo medico che comportano innovazioni anche strutturali).
Dobbiamo tornare a un’idea di ospedale che sia parte della vita della città e non unicamente un luogo di cura: Cremona ha fatto una scelta importante e di qualità, che farà scuola non solo in Italia”.


Dichiarazione di Mario Cucinella, fondatore e direttore creativo di MCA – Mario Cucinella Architects

Mario Cucinella, fondatore e direttore creativo di MCA – Mario Cucinella Architects
Mario Cucinella, fondatore e direttore creativo di MCA – Mario Cucinella Architects

MCA – Mario Cucinella Architects

Fondato nel 1992 a Parigi da Mario Cucinella, lo studio MCA - Mario Cucinella Architects ha oggi sede a Bologna e Milano ed è composto da oltre 100 professionisti. MCA è specializzato nella progettazione architettonica che integra strategie ambientali ed energetiche, avvalendosi di un dipartimento di R&D interno, che porta avanti ricerche sui temi della sostenibilità. Lo studio ha realizzato progetti in Europa, Cina, Africa, Medio Oriente e Sud America.

Fra questi: il Nuovo Museo d’Arte – Fondazione Luigi Rovati a Milano; il Nuovo Polo Chirurgico e delle Urgenze dell’Ospedale San Raffaele a Milano; la Chiesa di Santa Maria Goretti a Mormanno; la Nuova Sede del Rettorato dell’Università Roma Tre a Roma; One Airport Square ad Accra, (Ghana); la nuova sede di NICE a Limeira (Brasile); il Sino-Italian Ecological and Energy Efficient Building, a Beijing (Cina).

Lo studio ha in corso di realizzazione circa cinquanta progetti fra i quali: a Milano il masterplan di MIND - Milano Innovation District, il progetto ad uso misto SeiMilano, l’Headquarters Gruppo Unipol; ad Aosta il Polo Universitario della Valle D’Aosta; a Vienna due torri ad uso misto “Viertel Zwei”; a Tirana, il MET Tirana Building. MCA collabora con SOS - School of Sustainability Foundation, una scuola per giovani professionisti e neolaureati che ha l'obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca. La scuola è stata fondata nel 2015 da Mario Cucinella e ha sede a Milano.

Architettura

L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.

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