Norme e Sentenze

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Salva Casa

La SCIA in sanatoria: fra vecchie regole e novità del Decreto Salva Casa

Il decreto Salva Casa (DL 69/2024, convertito in legge 105/2024) ha introdotto significative modifiche alla disciplina edilizia. In particolare, è stato abrogato l’art. 37, comma 4, del DPR 380/2001, che disciplinava la SCIA in sanatoria, ora sostituito dal nuovo art. 36-bis. In questo contesto normativo si inserisce la sentenza del TAR Campania n. 854/2025, che chiarisce i limiti della SCIA in sanatoria nel regime precedente: essa non produce effetti automatici e richiede un provvedimento espresso dell’Amministrazione per perfezionarsi.

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Sicurezza Lavoro

Il Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione: le responsabilità inderogabili

La sentenza Cassazione 2747/2025 chiarisce le responsabilità penali del CSE nei cantieri: il coordinatore deve verificare l’effettiva attuazione delle misure di sicurezza e adottare provvedimenti immediati in caso di pericolo, senza potersi appellare alle funzioni del RUP o ad altri soggetti.

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Condominio

Quando le vetrate panoramiche amovibili (VEPA) vanno rimosse

È illegittima l’installazione di una VEPA sul balcone di proprietà esclusiva qualora sia in contrasto con il regolamento di condominio contrattuale, regolarmente richiamato nel rogito d’acquisto, e leda il decoro architettonico dell’edificio. E’ il chiarimento reso dalla sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere n. 1952 pubblicata il 12 giugno 2025.

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Salva Casa

Cambio destinazione d'uso da commerciale a residenziale: oggi si fa con la SCIA!

Grazie alle novità apportate dal Decreto Salva Casa all'art.23-ter del Testo Unico Edilizia, oggi il cambio di destinazione d'uso da commerciale (tabaccheria/salumeria) a residenziale (abitazione), eseguito con opere assentibili in edilizia libera, può essere realizzato con la presentazione di una semplice SCIA. Non serve il permesso di costruire e l'ordinanza di demolizione del comune è illegittima.

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Impianti Fotovoltaici

Pannelli fotovoltaici in area vincolata e fronte lago: quando la tutela del paesaggio tiene

Se i pannelli fotovoltaici sono integrati architettonicamente e l'impatto visivo risulta limitato, è illegittimo il diniego di installazione fronte lago da parte della Soprintendenza in quanto le autorità di tutela paesaggistica devono operare un rigoroso bilanciamento tra interessi paesaggistici e produzione di energia rinnovabile. E' necessaria, quindi, una valutazione caso per caso che consideri le specifiche caratteristiche tecniche dell'impianto.

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Urbanistica

Oneri di urbanizzazione per cambio di destinazione d'uso: quando il mutamento è "gratis"

Se il Comune non ha applicato correttamente la regola che prevede il calcolo della differenza tra i costi della nuova e vecchia destinazione, previsti dalla legge regionale di riferimento, gli oneri di urbanizzazione vanno restituiti al privato.

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Condoni e Sanatorie

Condono edilizio: come funziona la regola sul limite dei 750 metri cubi

Per rientrare nel perimetro del terzo condono edilizio in zona vincolata, gli abusi devono essere minori (restauro, risanamento conservativo o manutenzione straordinaria su immobili già esistenti) e non superare il limite volumetrico di 750 metri cubi, considerato sull'intera costruzione indicata nella domanda di condono e non sulle sole porzioni abusive.

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Normativa Tecnica

Pavimentazioni Resilienti: Enrico Barison confermato Coordinatore UNI/CT 033/GL 18

Normativa tecnica UNI: Enrico Barison è stato confermato nel ruolo di Coordinatore del gruppo UNI/CT 033/GL 18 “Rivestimenti resilienti, tessili e laminati per pavimentazioni”. Barison continuerà a svolgere questo incarico in UNI per il prossimo triennio.

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Abuso Edilizio

Apertura di prospetti in zona vincolata: senza permesso demolizione automatica

Per le opere abusive in zone paesaggisticamente vincolate vige un principio di indifferenza del titolo edilizio necessario: in pratica, è legittimo l'esercizio del potere repressivo demolitorio indipendentemente dal fatto che l'opera richiedesse SCIA o permesso di costruire.

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Titoli Abilitativi

Certificato di agibilità: senza nuovi interventi edilizi resta valido a tempo indeterminato

Il certificato di agibilità non ha una scadenza intrinseca ma, in assenza di un provvedimento di autotutela che annulli il precedente, potrebbe decadere allorchè siano eseguiti interventi che abbiano alterato la conformazione originale del manufatto.

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Condoni e Sanatorie

Demolizione e ricostruzione in zona vincolata: ristrutturazione o nuova costruzione? Il condono può sanare interventi già realizzati?

Il tema della demolizione e ricostruzione in aree sottoposte a vincolo paesaggistico solleva interrogativi rilevanti circa la qualificazione dell'intervento edilizio come ristrutturazione o nuova costruzione. L'art. 3, comma 1, lett. d) del DPR 380/2001 distingue tra ristrutturazione edilizia e nuova costruzione, soffermandosi anche sulle restrizioni applicabili in zone vincolate. La sentenza n. 468/2025 del Consiglio di Stato ha ribadito come in contesti paesaggisticamente tutelati, un intervento che comporti demolizione, traslazione del sedime, modifica della sagoma e cambio di destinazione d’uso non possa essere qualificato come ristrutturazione edilizia, ma costituisca nuova costruzione.

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Edilizia

Distanze tra edifici senza possibilità di deroga: il limite di 3 metri è tassativo

Anche gli interventi del Piano Casa devono rispettare le distanze di 3 metri tra edifici (1.5 dal confine per le nuove costruzioni, non potendo la normativa regionale derogare ai principi del Codice Civile: è quindi legittimo l'annullamento del permesso di costruire se c'è violazione delle distanze minime.

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Condoni e Sanatorie

La demolizione è vietata se la domanda di condono è ancora in sospeso?

La sentenza n. 1106/2025 del TAR Campania conferma l’illegittimità di un’ordinanza di demolizione emessa su opere con domanda di condono pendente. Il TAR ribadisce il principio sancito dall’art. 38 L. 47/1985: senza la definizione della sanatoria, il Comune non può adottare provvedimenti repressivi.

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Abuso Edilizio

Fiscalizzazione dell'abuso edilizio, occhio: in zona vincolata è off limits

La fiscalizzazione dell'abuso edilizio, con pagamento di una sanzione pecuniaria in luogo della demolizione, non è mai applicabile alle opere relizzate in zone vincolate in quanto esse non possono mai essere ritenute in parziale difformità, visto che si tratta di variazioni essenziali in difformità totale dall'intervento autorizzato.

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Sicurezza Lavoro

Sicurezza sul lavoro: il committente è responsabile anche in assenza di contratto scritto

Il committente, che talvolta può coincidere con il datore di lavoro (titolare dell'impresa), ha la responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro anche nei casi in cui non esista un contratto scritto. Attraverso l’esame del DLGS 81/2008 e della recente sentenza della Corte di Cassazione n. 22013/2025, si chiarisce che gli obblighi di tutela della salute e sicurezza non derivano necessariamente dalla formalizzazione contrattuale. La sicurezza sul lavoro, dunque, non può essere subordinata alla mera esistenza di un contratto, ma deve basarsi su una gestione consapevole e diligente dei rischi connessi alle attività lavorative affidate.

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Titoli Abilitativi

Interventi sui muri portanti: quando la CILA non basta

Quando gli interventi coinvolgono elementi portanti, la semplice CILA diventa insufficiente ed è necessaria una SCIA accompagnata dall'autorizzazione sismica rilasciata dal Genio Civile regionale, se l'opera ricade in zona sismica. Nel caso più grave, può essere richiesto il permesso di costruire.

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Condoni e Sanatorie

SCIA alternativa e sanatoria edilizia: i limiti applicativi

La SCIA alternativa al permesso di costruire non è ammissibile per interventi edilizi già eseguiti in assenza di titolo. E' cioè escluso categoricamente l'utilizzo improprio della SCIA per "aggirare" i più stringenti requisiti dell'accertamento di conformità previsto dalle regole sulla sanatoria, sia ordinaria che semplificata

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Abuso Edilizio

Cambio di destinazione d'uso da cantina ad abitazione: le regole

Un cambio di destinazione d'uso da cantina a residenziale il quale comporta che i locali del piano interrato, originariamente destinati a cantina e garage, vengono trasformati in abitazione civile con un cospicuo incremento della superficie abitabile (pari a più del doppio di quella assentita) necessita del permesso di costruire in quanto le regole del Salva Casa consentono di operare con la SCIA solo se gli interventi sono realizzabili con CILA o SCIA e fermo restando le indicazioni dei regolamenti locali.

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Condominio

Condomini: l’installazione dei condizionatori non sempre è illegittima

L'installazione dei condizionatori d'aria nelle realtà condominiali rappresenta una questione sempre più frequente, complice il surriscaldamento globale e la crescente diffusione di questi dispositivi. Di conseguenza sono in costante aumento i contenziosi a causa delle problematiche legate ai rumori, alle emissioni termiche, all’occupazione di spazi comuni o privati e al decoro dello stabile. Una recente sentenza del Tribunale di Palermo stabilisce che l’installazione di un condizionatore non può essere vietata in assenza di un concreto pregiudizio ai diritti dei vicini. È onere del ricorrente dimostrare, con prove tangibili, l'esistenza di un danno effettivo e non bastano valutazioni generiche o critiche ipotetiche.

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Titoli Abilitativi

Soppalco: serve il permesso di costruire o la SCIA alternativa?

Il soppalco, spesso adottato per ottimizzare gli spazi nelle ristrutturazioni, è soggetto a precise norme edilizie. La sentenza TAR Lazio n. 10332/2025 ha ribadito che, in caso di significativo aumento della superficie utile, è necessario un titolo abilitativo e può essere legittimo l’ordine di demolizione.

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Condominio

La Cassazione boccia la convocazione condominiale trasmessa con e-mail

La Cassazione, con l’ordinanza n. 16399/2025, ha stabilito che la convocazione dell’assemblea condominiale non può avvenire tramite e-mail ordinaria, anche se autorizzata dal condomino. Sono ammesse solo PEC, raccomandata, fax o consegna a mano, a tutela della regolarità della procedura.

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Condoni e Sanatorie

Stato legittimo dell'immobile: con la sanatoria si può ottenere, con il condono no

Il condono edilizio non rende legittima l'opera, ma ne evita solo la demolizione e ne consente la circolazione giuridica. In ogni caso, le opere condonate non possono costituire il presupposto per ulteriori interventi edilizi soggetti a sanatoria.

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Condoni e Sanatorie

Condono edilizio e opere aggiuntive: quando gli interventi successivi compromettono la sanatoria

La realizzazione di opere aggiuntive su immobili oggetto di domanda di condono edilizio si inserisce in un contesto normativo complesso e pone interrogativi per i proprietari. La recente sentenza del TAR Sicilia n. 761/2025 evidenzia come solo specifici lavori di completamento siano ammessi, purché autorizzati secondo precise modalità. Qualsiasi opera aggiuntiva, anche se apparentemente minore, può comportare l’improcedibilità della domanda di condono, aggravata dall’eventuale sopravvenienza di nuovi vincoli urbanistici o ambientali.

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Condoni e Sanatorie

Condono edilizio: volumetria unica per l'immobile con accessi multipli

Anche se un immobile ha accessi con numeri civici diversi e viene suddiviso amministrativamente in sottopratiche, la volumetria relativa all'istanza per il condono edilizio deve essere calcolata come unica per l'intero fabbricato. Nel computo rientrano anche le superfici non residenziali, dato che l'art. 39 della legge 724/1994 pone un limite generico di 750 mc senza distinzioni di destinazione d'uso.

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