DDL sulla rigenerazione urbana: intervista al firmatario, il sen. Gasparri, per saperne di più
Quali sono le novità del ddl sulla Rigenerazione Urbana: lo abbiamo chiesto a uno dei firmatari del disegno di legge, il senatore Maurizio Gasparri
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Quali sono le novità del ddl sulla Rigenerazione Urbana: lo abbiamo chiesto a uno dei firmatari del disegno di legge, il senatore Maurizio Gasparri
La sostituzione di un casotto a servizio dell'appartamento e di un gazebo con un vero e proprio locale abitativo, realizzando il cambio di destinazione d'uso a fini residenziali di tali locali accessori, configura una ristrutturazione edilizia con variazioni essenziali.
In edilizia, eccedono dal perimetro del risanamento conservativo e rientrano nella ristrutturazione gli interventi che portano a un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal preesistente.
Per evitare la responsabilità per illecito edilizio, il direttore dei lavori deve provare di aver interrotto ogni rapporto d'ordine professionale col proprietario dell'immobile. Non basta, quindi, addossargli la colpa.
Se l'autore dell'abuso edilizio non è il proprietario esclusivo del bene, il comune ha un onere aggravato di approfondimento della posizione dei contitolari.
L'art. 31 comma 2 della legge 47/1985 prevede due criteri alternativi per la verifica del requisito dell'ultimazione, rilevante ai fini del rilascio del condono: si tratta del criterio «strutturale», che vale nei casi di nuova costruzione; e del criterio «funzionale», che opera, invece, nei casi di opere interne di edifici già esistenti oppure di manufatti con destinazione diversa da quella residenziale.
Due campi da tennis e di un campo da padel realizzati su idoneo sottofondo e delimitati lungo tutto il perimetro con opere accessorie, edificati senza titolo su terreno posto in zona agricola, sono opere abusive che vanno demolite.
Una struttura portante in legno lamellare di 3 pilastri e 7 travi orizzontali, imperniate al torrino, coperta con doghe in legno non è configurabile come pergotenda.
Per valutare l'impatto di un'opera modificativa sul decoro architettonico di un edificio condominiale, bisogna adottare un criterio di reciproco temperamento tra i rilievi attribuiti all'unitarietà di linee e di stile originaria, alle menomazioni apportate da precedenti modifiche e all'alterazione prodotta dall'opera modificativa.
L'apertura e la chiusura di porte o finestre in zona vincolata configura una ristrutturazione edilizia. Non possono considerarsi, infatti, interventi di manutenzione nè ordinaria nè straordinaria, neppure dopo l'avvento del DL Semplificazioni
La realizzazione di una mansarda, a quota piano terzo di fabbricato pre-esistente, con struttura portante in ferro e sovrastanti lamiere coibentate a falda inclinata, di circa mq. 160, nonché di una tettoia di circa mq. 35 prospiciente la cucina, non può qualificarsi come ristrutturazione edilizia perché comporta la realizzazione di nuovi volumi (per lo più in zona vincolata).
Cassazione: nel condominio le realizzazioni tecniche devono rispettare il decoro dell'edificio, anche se si tratta di cappotto termico per l'efficientamento energetico.
Per costruire un porticato in cemento armato e tegole è necessario il permesso di costruire o, al limite, la SCIA alternativa al permesso.
La legge per l'emergenza alluvione, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, innalza da 200 a 500 mila il tetto per l'utilizzo delle procedure emergenziali, che consentono di assegnare appalti senza gara e in maniera semplificata. All'interno anche la proroga per il Superbonus unifamiliari e il differimento degli obblighi antincendio per le attività delle zone colpite.
Le spese inerenti i lavori edilizi sul tetto del condominio vanno ripartite tra tutti i condomini in misura proporzionale al valore delle singole proprietà esclusive, trattandosi di bene rientrante, per la funzione necessaria all'uso collettivo, tra le cose comuni.
La sostituzione del solaio di copertura in assenza del necessario preavviso con allegato il progetto e dell'autorizzazione sismica preventiva è una palese violazione degli artt. 93 e 94 del Testo Unico Edilizia.
Il Consiglio Nazionale Ingegneri ha presentato proposte per la revisione del Testo Unico per l'Edilizia, mirate a semplificare i processi, favorire gli operatori del settore e regolarizzare le piccole difformità nel patrimonio edilizio esistente.
In materia di annullamento di titoli abilitativi in autotutela da parte della PA, le rappresentazioni non veritiere – non accertate come falso nell'ambito di un procedimento penale – non determinano l'insorgenza di un interesse dell'amministrazione al ripristino della legalità violata.
Una struttura, seppur smontabile, di rilevanti dimensioni, pari a circa 100 metri quadrati, su pedana sovrapposta al terreno e con copertura costituita da materiale plastico sorretta da elementi verticali in legno di elevato spessore, non può configurarsi come pergotenda e necessità del permesso di costruire.
La Cassazione ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell’art. 18, comma 12, del DL 98/2011 (legge 111/2011), nella parte in cui non prevede che gli ingegneri e gli architetti, che non possono iscriversi a Inarcassa per essere contemporaneamente iscritti presso altra gestione previdenziale obbligatoria, e pertanto tenuti all'iscrizione alla Gestione separata INPS, siano esonerati dal pagamento, in favore dell’ente previdenziale, delle sanzioni civili per l’omessa iscrizione con riguardo al periodo anteriore alla sua entrata in vigore.
Un abuso edilizio comportante nuovi volumi e superfici fruibili in area vincolata esclude in radice la possibilità di aver accesso al beneficio del cd. terzo condono per chiara volontà del legislatore
L'obbligo di dare preavviso, fissato dall'art. 93 del Testo Unico Edilizia, decade solo nel caso di «varianti di carattere non sostanziale», mentre l'obbligo di attendere l'autorizzazione prima di iniziare i lavori, previsto dall'art. 93, viene meno nel più esteso ambito degli interventi di «minore rilevanza» o «privi di rilevanza».
Gli interventi di manutenzione ordinaria riguardano le sole opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti
Ai fini di cui agli artt. 83 e seguenti del Testo Unico Edilizia, i calcoli strutturali devono essere presentati - e verificati - con riguardo ad ogni parte del fabbricato, come chiaramente prescritto, ad esempio, nell'art. 84, comma 1, del citato Testo Unico.