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Digitalizzazione e sostenibilità un binomio vincente

Dialogo tra il Segretario Generale e il Vicepresidente di AIS - Associazione Infrastrutture Sostenibili.

Progettare e realizzare infrastrutture sostenibili: il contributo dato dalla digitalizzazione

Alfredo Martini, Segretario generale AIS

Il percorso che porta alla realizzazione di una infrastruttura è complesso. Sempre più norme e scelte da parte delle stazioni appaltanti e di conseguenza dei diversi operatori, dalle società di progettazione alla imprese si concretizzano in una attenzione e in azioni volte ad aumentare la sostenibilità delle opere durante la costruzione, ma anche durante l’intero ciclo di vita. Potrebbe in sintesi evidenziare in quale modo e in quali ambiti la digitalizzazione costituisce un fattore essenziale a supporto di questi processi, sotto il duplice punto di vista della progettazione e del monitoraggio e della misurazione dei risultati?

Luca Ferrari, Vicepresidente AIS

La digitalizzazione sta caratterizzando il mondo delle costruzioni e dell’ambiente costruito attraverso una sempre crescente evoluzione tecnologica declinata in varie forme. Molti sono i vantaggi dell’utilizzo della digitalizzazione nei confronti di un’infrastruttura, lungo tutto il suo ciclo vita. Ma prima di qualunque altra azione è propedeutico confrontarsi con alcuni aspetti metodologici al fine di ottimizzare i flussi informativi, le risorse, i tempi e i relativi costi, in tutte le fasi, dal progetto all’esercizio dell’opera.

Gli strumenti specializzati alla generazione e gestione dei modelli informativi consentono, infatti, di individuare soluzioni progettuali in grado di rendere l’utilizzo dell’opera più funzionale.

Nell’ambito delle opere lineari, ad esempio, si possono sfruttare software dedicati agli studi di fattibilità che consentono di valutare le migliori alternative dei tracciati, misurando le emissioni di CO2 legate alle lavorazioni e/o al traffico veicolare: elementi preziosissimi ai fini della valutazione di sostenibilità di un’opera.

La collaborazione tra modelli, attraverso l’utilizzo di formati interoperabili, è un altro elemento fondante della progettazione digitale di un’opera. Essa agevola il processo di condivisione, limita il numero di piattaforme da acquistare, riducendo gli investimenti necessari, a vantaggio della sostenibilità economica.

Una delle innovazioni che consente uno scambio dati tra virtuale e reale è il Digital Twin, grazie al quale l’opera d’arte diviene un elemento vivo e “parlante”, dove le attività di monitoraggio divengono efficienti e tali da garantire la migliore programmazione degli interventi, a vantaggio della sicurezza, della sostenibilità e dei costi per la manutenzione.

Notevoli infine sono i benefici derivanti dall’utilizzo di tecnologie che consentono la realtà immersiva o mista, le quali, in un perfetto connubio virtuale-reale offrono un valido supporto al professionista a partire dalla fase realizzativa dell’opera e lungo tutto il suo ciclo vita.

Position Paper di AIS sul cantiere sostenibile

Alfredo Martini

Come AIS abbiamo prodotto un documento metodologico volto a favorire una verifica dei livelli di sostenibilità nella fase cantieristica e dove la digitalizzazione è chiamata a svolgere un ruolo spesso determinante. Quale?

Luca Ferrari

Il Position Paper sul cantiere sostenibile è frutto di un importante lavoro che ha affrontato in maniera pragmatica tematiche verticali legate a suolo e terre, gestione delle acque, gestione dei rifiuti, energia, aria e clima, agenti fisici, elementi biotici e impatto sul paesaggio, ciclo di vita, mobilità, ambiente sociale e sicurezza.

Nel perseguire 4 precisi obiettivi di sostenibilità (contenimento delle emissioni, tutela/salvaguardia degli elementi naturali e storici, riuso e riciclo, riduzione impatto sulla comunità/ambiente sociale/ambiente esterno), il documento propone specifiche metodologie per l’individuazione e il calcolo di vari indicatori sia qualitativi che quantitativi.

Questi, inquadrati in 10 strategie, concorrono al calcolo del cosiddetto livello di sostenibilità del cantiere.

In tale scenario, la digitalizzazione interviene in maniera trasversale e sinergica, fungendo da ulteriore elemento abilitante per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

Nello specifico, vengono proposti e descritti 20 cosiddetti approcci di digitalizzazione: 10 predisposti per la fase di progettazione (DP) e 10 per quella di realizzazione dell’opera. Essi riguardano, ad esempio, l’implementazione di ambienti di condivisione dati (ACDat/CDE), tecnologie di rilievo, modellazioni informative e relative validazioni, sviluppo di simulazioni, tecnologie di realtà mista. La loro applicazione può contribuire in maniera premiale (come punteggi “bonus”) ad incrementare la classe di sostenibilità del cantiere.

SCARICA IL POSITION PAPER SUL CANTIERE SOSTENIBILE

Stakeholder engagement: quale contributo può dare la digitalizzazione?

Alfredo Martini

Un altro tema sul quale l’Associazione sta sviluppando una riflessione originale riguarda lo Stakeholder engagement. Anche qui la digitalizzazione può svolgere un ruolo molto importante…

Luca Ferrari

Il processo di coinvolgimento attivo della cittadinanza nei processi decisionali rappresenta il perno attorno al quale si sono sviluppate alcune delle più importanti novità legislative introdotte negli ultimi anni.

Si pensi ad esempio all’istituzione del Dibattito Pubblico per i progetti relativi alle grandi opere infrastrutturali e di architettura, aventi particolare rilevanza sociale ed ambientale.

La digitalizzazione può fornire un aiuto essenziale su questi temi. Si possono sfruttare gli strumenti per la modellazione digitale degli edifici e delle infrastrutture, strumenti dedicati alla fase di studio di fattibilità delle opere lineari, le piattaforme di collaborazione di modelli BIM, i software che permettono di valutare gli impatti di CO2, la creazione di Digital Twin che permettono all’utente di vivere l’esperienza di navigare lungo l’opera e poterne valutare l’impatto vedendola dalla esatta posizione esatta in cui un cittadino ha la propria abitazione.

Il coinvolgimento – sin dalle prime fasi di sviluppo di un progetto – della comunità interessata all’opera, il c.d. stakeholder engagement, rientra tra i criteri di valutazione dei sistemi di rating e misurazione della sostenibilità delle opere infrastrutturali. Infatti, il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate, è cruciale al fine di concordare quale sia la soluzione progettuale migliore per l’ambiente e per la comunità.

La presenza di tecnologie e strumenti a supporto della fruizione e dell’interazione di un’opera da parte della comunità, permette di conferire maggiore valore e sostenibilità all’infrastruttura stessa, contribuendo al benessere degli individui che la utilizzano.

Infrastrutture sostenibili, digitalizzazione e nuovo Codice dei Contratti

Alfredo Martini

Veniamo al quadro normativo. Come si colloca tutto questo rispetto al nuovo Codice dei contratti?

Luca Ferrari

La recente pubblicazione del nuovo Codice degli appalti (Dlgs. 31 Marzo 2023 n.36) che conferma al 2025 l’estensione dell’utilizzo di ”metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni” (Art. 43) a tutte le opere con valore al di sopra del milione di euro, non fa che ribadire l’importanza della digitalizzazione per il comparto delle costruzioni.

Il richiamo al nutrito allegato I.9, che disciplina l’adozione di metodologie e strumenti che favoriscano un approccio digitale a tutto il ciclo di vita del contratto (dal progetto alla gestione), con l’evidente intento di trarne benefici in termini di riduzione dell’errore, potrà determinare un miglioramento dei processi decisionali relativamente alla vita intera delle opere, con evidenti vantaggi sul piano della sostenibilità ambientale.

Il normatore dedica un intera sezione, dall’articolo 19 al 36, alla “digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti” nella quale sono contenuti i principi fondanti della trasparenza e dell’efficienza rispetto alla loro gestione che hanno una stretta correlazione con la sostenibilità sociale e istituzionale.

Alfredo Martini

Un’ultima domanda riguarda la pubblica amministrazione. Come si può fare per accelerare il processo di crescita delle competenze e dal punto di vista della gestione e dell’organizzazione delle procedure e della gestione in materia di appalti pubblici?

Luca Ferrari

Il Codice degli appalti fornisce un’idea chiara di come debba evolvere una amministrazione pubblica per adottare metodi e strumenti digitali, sia in merito alle competenze che agli strumenti, che al necessario assetto organizzativo. Il percorso non è privo di asperità.

La maggiore criticità riguarda i tempi di adozione e la necessaria preparazione di chi è chiamato a guidare questo genere di cambiamento.

Per questi motivi è sempre più auspicabile affidarsi ad esperti qualificati, che conoscano le peculiarità, i vincoli e le caratteristiche di una amministrazione pubblica e che coerentemente la supportino nella formazione del personale, nella predisposizione di un assetto organizzativo efficace e nella scelta degli strumenti più adatti.

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