Edifici sostenibili: quali sono i requisiti CAM premianti?
Nel panorama sempre più attento all'ambiente, i Criteri Ambientali Minimi (CAM) emergono come una pietra miliare nella definizione di standard ecologici e sostenibili. Questi criteri, ampiamente adottati in vari settori, delineano parametri essenziali per garantire che anche nel settore delle costruzioni si soddisfino requisiti ambientali minimi. Questo articolo esplorerà i criteri premianti all'interno dei CAM e la loro rilevanza nell'attuale contesto costruttivo.
L'obbligo di applicazione dei CAM
L'adozione di Criteri Ambientali Minimi è il risultato di un impegno da parte dei governi per promuovere la sostenibilità e ridurre l'impatto ambientale dei prodotti e dei servizi. Questo avviene attraverso l'emanazione di decreti ministeriali, leggi o regolamenti che stabiliscono standard e requisiti ambientali minimi che i prodotti devono soddisfare per essere considerati ecocompatibili.
I CAM sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministro.
In Italia, i CAM sono stati resi cogenti dalle previsioni contenute nel Codice dei contratti.
Infatti, l'articolo 57 comma 2 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, prevede l’obbligo di applicazione, per l’intero valore dell’importo della gara, delle “specifiche tecniche” e delle “clausole contrattuali”, contenute nei criteri ambientali minimi (CAM). Lo stesso comma prevede che si debba tener conto dei CAM anche per la definizione dei “criteri di aggiudicazione dell’appalto” di cui all’art. 108, commi 4 e 5, del Codice.
Oltre alla promozione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi si sposa con l’esigenza della Pubblica amministrazione di ridurre i propri consumi, ottimizzando la spesa in un’ottica di medio-lungo periodo.
Il CAM vigente di nostro interesse è quello relativo all’affidamento di servizi di progettazione e affidamento di lavori per interventi edilizi (approvato con DM 23 giugno 2022 n. 256, GURI n. 183 del 8 agosto 2022 - in vigore dal 4 dicembre 2022) . Pertanto, secondo il nuovo codice dei contratti pubblici entrato in vigore a luglio 2023 i CAM rimangono obbligatori. Quindi, si prevede l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire, nella documentazione progettuale e di gara, quanto meno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM.
Quali sono i temi sensibili dei CAM
I temi su cui porre attenzione individuati nei criteri ambientali minimi sono:
- Efficienza Energetica Avanzata: I prodotti premiati sotto i CAM devono dimostrare livelli superiori di efficienza energetica. Ciò implica l'uso di tecnologie avanzate, come componenti a basso consumo energetico e sistemi di gestione intelligente, al fine di ridurre al minimo il consumo di energia e risorse;
- Materiali Sostenibili: La selezione di materiali premianti è fondamentale. I prodotti devono incorporare materiali riciclabili, a basso impatto ambientale e provenienti da fonti sostenibili. L'adozione di design modulare facilita il disassemblaggio e il riciclaggio, contribuendo a ridurre gli scarti e promuovere l'economia circolare. Particolare attenzione va posta su i materiali basso emissivi (vedremo successivamente nel dettaglio dei criteri premianti);
- Emissioni e Impronta di Carbonio: Un criterio di rilievo nei CAM è la riduzione delle emissioni e dell'impronta di carbonio. I prodotti devono essere progettati e fabbricati con processi a bassa emissione di carbonio;
- Risparmio di Acqua: L'efficienza nell'uso delle risorse idriche è prioritaria. Le costruzioni devono integrare sistemi che minimizzano il consumo d'acqua durante la produzione e l'utilizzo, contribuendo così alla conservazione delle risorse idriche globali;
- Certificazioni e Conformità: Per ottenere riconoscimenti basati sui CAM, i produttori devono sottoporsi a procedure di certificazione rigorose. Le certificazioni, attestano la conformità ai criteri ambientali stabiliti, fornendo ai consumatori la sicurezza che il prodotto soddisfi gli standard più elevati in termini di sostenibilità.
Andando nello specifico dei criteri premianti del documento CAM, potremmo distinguere due filoni all’interno della filiera delle costruzioni, i due filoni hanno lo scopo di coprire per intero l’iter di realizzazione dell’opera dalla progettazione alla realizzazione.
- Il primo, al paragrafo 2.7 “Criteri premianti per l’affidamento del servizio di progettazione”, sono elencati i requisiti dei criteri premianti nell’ambito della progettazione;
- Il secondo, al paragrafo 3.2 “Criteri premianti per l’affidamento dei lavori” sono definiti i requisiti dei criteri premianti nell’ambito della realizzazione.
Affidamento servizi
I criteri premianti per l’affidamento del servizio di progettazione (Paragrafo 2.7) si riassumono in quattro punti cardine:
- 2.7.1 - Competenza tecnica dei progettisti;
- 2.7.2 - Metodologie di ottimizzazione delle soluzioni progettuali per la sostenibilità (LCA e LCC);
- 2.7.3 - Progettazione in BIM;
- 2.7.4 - Valutazione dei rischi non finanziari o ESG (Environment, Social, Governance).
Data l’attenzione alle tematiche ambientali, il tema sta raggiungendo un livello di complessità che necessita di specialisti in materia, pertanto il criterio 2.7.1 ha lo scopo di premiare il fornitore di servizi di architettura e ingegneria che partecipa a procedure di affidamento congiunto di progettazione e lavori, rientrante nelle disposizioni dell'articolo 45 e dell'articolo 46 del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50. Sarà valutato positivamente, attraverso l'assegnazione di un punteggio premiante, quando venga incluso un progettista specializzato negli aspetti ambientali ed energetici degli edifici . Tale progettista deve essere certificato da un organismo di valutazione della conformità accreditato secondo la norma internazionale UNI CEI EN ISO/IEC 17024.
L’ottenimento del punteggio premiante sarà legato all’esibizione di certificati in corso di validità, rilasciati da organismi accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024. Dovrà inoltre essere fornita evidenza sull’attinenza dei contenuti (sostenibilità energetico-ambientale) dell’esame superato.
Oltre l’aspetto delle competenze in ambito di progettazione di edifici sostenibili, il CAM pone particolare attenzione, già in fase progettuale sulla scelta dei materiali. In tal senso con il criterio 2.7.2 è attribuito un punteggio premiante all’operatore economico che si impegna a realizzare uno studio LCA (valutazione ambientale del ciclo di vita) secondo le norme UNI EN 15643 e UNI EN 15978 e uno studio LCC (valutazione dei costi del ciclo di vita), secondo la UNI EN 15643 e la UNI EN16627.
La valutazione del ciclo di vita e dei costi del ciclo di vita
Ma andiamo a vedere nel particolare di cosa si tratta, nello specifico la valutazione ambientale del ciclo di vita (LCA, Life Cycle Assessment) dei materiali è un approccio metodologico avanzato finalizzato a quantificare l'impatto ambientale complessivo di un determinato materiale lungo l'intero arco della sua vita, dalla produzione all'utilizzo e alla fine del ciclo di vita. Questo processo analitico si basa su parametri multipli, includendo le fasi di estrazione delle materie prime, la produzione, il trasporto, l'installazione, l'uso, la manutenzione e, infine, lo smaltimento o il riciclaggio.
L'analisi ambientale del ciclo di vita tiene conto di vari impatti, tra cui le emissioni di gas serra, l'uso delle risorse naturali, l'inquinamento dell'aria e dell'acqua, e la produzione di rifiuti. Questa metodologia consente di ottenere una visione completa e oggettiva dell'impatto ambientale relativo ai diversi stadi del ciclo di vita del materiale in esame.
In particolare, vengono impiegate misurazioni scientifiche, dati statistici e modelli matematici per quantificare gli impatti, utilizzando indicatori ambientali specifici come le emissioni di CO2 equivalente, l'uso dell'acqua e l'energia incorporata.
Le informazioni raccolte attraverso questa analisi sono fondamentali per supportare decisioni informate nella selezione dei materiali più sostenibili e nell'ottimizzazione del design dei prodotti al fine di ridurre l'impatto ambientale complessivo. La valutazione ambientale del ciclo di vita si posiziona, quindi, come uno strumento essenziale per promuovere la sostenibilità, orientando le scelte verso materiali che minimizzano il loro impatto ambientale globale.
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