Giornata della Terra 2024: il mondo si mobilita per liberarsi dalla plastica

Obiettivo 2040 per ridurre del 60% la produzione globale di plastica

Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra, o Earth Day, un evento annuale dedicato alla conservazione del nostro pianeta. Con il tema "Planet vs. Plastics" (Pianeta contro Plastica), quest'anno l'attenzione si concentra sulla sfida cruciale di ridurre drasticamente l'impatto della plastica sull'ambiente entro il 2040. Un miliardo di persone provenienti da oltre 193 Paesi si unisce in un coro unanime per ridurre del 60% la produzione globale di plastica entro il suddetto anno.

L'iniziativa, guidata da Earthday.org, mira a costruire un futuro senza plastica per le generazioni future. Kathleen Rogers, presidente di Earthday.org, sottolinea l'urgenza di agire immediatamente per contrastare gli effetti deleteri della plastica sulla salute umana e ambientale. "Siamo diventati il prodotto stesso dell'ambiente, con la plastica che scorre nel nostro flusso sanguigno, aderisce agli organi interni e trasporta metalli pesanti noti per causare malattie", afferma Rogers.

La crisi della plastica non riguarda solo l'inquinamento derivante dalla produzione e dallo smaltimento dei rifiuti, ma anche le microplastiche, frammenti sempre più piccoli che si infiltrano nei terreni, nelle acque, nell'aria e persino nella catena alimentare, minacciando gli ecosistemi e la salute umana.

La sfida ambientale della plastica: numeri e impatti

La produzione mondiale di plastica ha superato i 380 milioni di tonnellate all'anno, un aumento senza precedenti negli ultimi dieci anni. Tuttavia, solo una piccola percentuale di plastica viene effettivamente riciclata, mentre il resto finisce in discariche o nell'ambiente, causando danni irreparabili.

Negli Stati Uniti, ad esempio, sono stati venduti 100 miliardi di contenitori di plastica per bevande solo l'anno scorso, ma la maggior parte di essi non verrà mai riciclata. Questo crea un ciclo di produzione e smaltimento insostenibile che mette a repentaglio la salute del pianeta e dei suoi abitanti.

Il doodle di Google per mostrare i progressi al fine di preservare alcuni luoghi dagli effetti del cambiamento climatico

Anche Google celebra la Giornata della Terra: il doodle di quest’anno mostra i progressi fatti da diversi paesi nel tentativo di preservare alcuni luoghi dagli effetti negativi del cambiamento climatico.

Le lettere del logo di Google sono state sostituite dalle foto di alcuni dei luoghi in tutto il mondo «in cui persone, comunità e governi lavorano ogni giorno per aiutare a proteggere la bellezza naturale, la biodiversità e le risorse del pianeta», ha spiegato la società. La lettera G mostra le isole Turks e Caicos; la prima O l’Arrecife Alacranes (la più grande barriera corallina del Golfo del Messico meridionale); la seconda O è il Vatnajökull, in Islanda, il più grande ghiacciaio d’Europa; l’altra G il parco nazionale di Jaú, nella foresta amazzonica brasiliana; la L mostra la Grande Muraglia Verde in Nigeria, un ambizioso progetto avviato nel 2007 per realizzare una grande striscia di vegetazione lunga più di 7mila chilometri dalla costa occidentale dell’Africa, in Senegal, a quella orientale, in Gibuti; la E infine mostra la riserva naturale delle isole della regione di Pilbara, nell’Australia occidentale.

Origini e significato della Giornata della Terra

La Giornata della Terra ha origini negli anni '70, quando l'attivista per la pace John McConnell propose di celebrare la vita sulla Terra e di promuovere la pace attraverso la conservazione dell'ambiente. Nel 1970, il senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson istituì ufficialmente l'Earth Day come evento ecologista nazionale, che successivamente si diffuse a livello internazionale grazie all'impegno di Denis Hayes e dell'Earth Day Network.

Oggi, la Giornata della Terra è una celebrazione globale che richiama l'attenzione sulle sfide ambientali più urgenti e invita individui, comunità e istituzioni a unirsi per proteggere e preservare il nostro pianeta per le generazioni future.