Industria AEC: quali sono le società di progettazione e le imprese di costruzione leader in Italia?
Attraverso la sua classifica annuale, Guamari ha reso noti i nomi delle 200 società di ingegneria, architettura e imprese di costruzione più performanti in Italia. Scopriamo i top players e come l'industria italiana del settore AEC si inserisce nel panorama internazionale.
Report 2023 dell'Industria dell'AEC in Italia
Pubblicato il Report 2023 sull'Industria Italiana dell'Architettura, dell'Ingegneria e delle Costruzioni. Il rapporto, giunto alla sua tredicesima edizione, è stato redatto dalla società di ricerca Guamari. A partire dall'analisi dei bilanci depositati dalle diverse società, il professor Aldo Norsa - già docente presso l'Università Iuav di Venezia e attuale direttore scientifico di Guamari - in collaborazione con il dottor Stefano Vecchiarino, ha stilato la classifica dei 200 top players dell'Industria AEC italiana per ciò che concerne la fornitura di servizi professionali (progettazione architettonica e ingegneristica) e la costruzione di opere edili e infrastrutturali.
Il Rapporto analizza dettagliatamente, nelle tre sue categorie - architettura, ingegneria e costruzioni - i bilanci pubblici 2022 e le prime indicazioni per il 2023 delle principali realtà italiane, esaminando le strategie a breve e lungo termine con le prospettive di crescita, redditività e sviluppo internazionale.
Dall'analisi dei bilanci emergono segnali positivi per l'Industria AEC. Come sottolinea il Report, gli impatti favorevoli degli incentivi fiscali nel settore dell'edilizia privata e degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel settore pubblico sono evidenti. La sfida ora "sarà mettere a frutto le competenze, i guadagni e gli investimenti imprenditoriali di questo periodo per rafforzare la propria posizione competitiva anziché rischiare arretramenti a causa di un contesto non più così stimolante e incentivante."
Il Report edito da Guamari sulla fornitura di servizi professionali e opere nell'ambiente costruito, negli anni ha dimostrato di essere uno strumento prezioso per identificare le tendenze di mercato e i modelli di business vincenti nel campo della professione.
Il settore dell'AEC è fondamentale per lo sviluppo economico complessivo del paese. Non solo, gioca anche un ruolo strategico nel raggiungere obiettivi ambientali e di giustizia sociale secondo gli standard ESG internazionali.
Industria AEC italiana a confronto con l'Industria AEC internazionale
Per contestualizzare l'industria AEC italiana a livello globale, l'analisi inizia con uno sguardo ai dati forniti dal mensile newyorkese ENR (Engineering News-Record) per avere un quadro competitivo mondiale, seguito da informazioni specifiche circa il panorama europeo, per poi concentrare l'attenzione nello studio approfondito dell'industria AEC italiana.
Dall'analisi di mercato mondiale è emerso che l'Europa è la regione che maggiormente esporta servizi professionali. L'Europa guida la classifica con il 32,9 punti percentuale, seguita da Stati Uniti (23,4%), Canada (19,6%), Cina (6,5%), Giappone (1,5%), Corea del Sud (0,9%).
Tra i principali settori di attività, i trasporti rappresentano il 27,1%, segue l'edilizia (19,5%), il petrolio (14,6%), l'energia (11,9%), l'industria e l'acqua (entrambi 5,6%), rifiuti pericolosi (5%) ect.
Rispetto ad altri paesi, l’Italia purtroppo è ancora debole nell’export di servizi di progettazione. La sua quota sul mercato mondiale, che già rappresentava un magro 1,3%, è scesa nel 2022 all’1,2%. Leader mondiale restano gli Stati Uniti (23,4% del totale delle esportazioni di design), seguiti dal Canada (19,6%) e poi, a maggiore distanza, altri paesi industrializzati, Regno Unito e Paesi Bassi. La Cina, molto forte nell’export dell’edilizia, in termini di servizi di progettazione, detiene solo una quota mondiale del 6,2%. La Germania, con il suo potente apparato industriale ha solo il minimo consueto (0,8% di quota mondiale).
Rispetto alle società di ingegneria e architettura, la performance italiana nel mondo è sicuramente più soddisfacente nel caso delle imprese appaltatrici. Anche se quest'anno la società epc Saipem (gruppo ENI), leader mondiale nel settore oil&gas, non ha risposto all'indagine. La quota italiana sul mercato internazionale si attesa nel 2022 a un 3,8%. Guida questa classifica la Cina (27,5%), segue la Francia (14,7%) e la Spagna (13,9%).
Cresce il fatturato dell'industria AEC italiana
Le indagini specializzate sul settore AEC rivelano che tutti e tre i settori hanno registrato importanti incrementi di fatturato e redditività nel 2022.
Gli studi di architettura hanno visto un aumento del 26,2% nei ricavi, l'ingegneria del 20,7% e le imprese appaltatrici del 21,1%. I risultati netti mostrano notevoli miglioramenti rispettivamente del 43,9% per gli architetti, del 64,3% per gli ingegneri e un aumento di 7,7 volte per le imprese appaltatrici.
Nel complesso, le imprese del settore A/E hanno registrato miglioramenti significativi nelle situazioni di cassa, con un aumento del 28,3% e del 56,8%, mentre i debiti netti dei primi 200 appaltatori sono diminuiti di un terzo nel 2022.
Il Report non manca di segnalare criticità che già ben conosciamo: "la piccola dimensione delle imprese italiane del settore A/E non cessa di sorprendere (e in alcuni casi addirittura di preoccupare) gli osservatori, sia nazionali che internazionali".
Architettura, ingegneria, imprese di costruzione: le società leader in Italia dove sono localizzate?
Secondo il Report 2023 edito da Guamari, per ciò che riguarda le prime 200 società di architettura, la regione Lombardia è quella che ospita più società di architettura (47,9%), segue la Toscana (15,8%), il Lazio (9.2%) e l'Emilia-Romagna (7,9%).
La Sardegna si colloca in coda con lo 0,1% di valore, seguita dalle regioni non considerate nell'infografica, ovvero il Molise, la Basilicata, la Calabria e la Valle d'Aosta.
Per ciò che riguarda invece le prime 200 società di ingegneria, la regione Lazio è quella che ospita più realtà (35,5%), seguono la Lombardia (20,3%), il Veneto (15%) e la Liguria (5,9%).
La Sardegna si colloca in coda con lo 0,1% di valore, seguita dalle regioni non considerate nell'infografica, ovvero il Molise, la Basilicata e la Sicilia.
Se guardiamo alle prime 200 imprese di costruzione in Italia, la regione Lombardia è quella che ospita più realtà (39,8%), seguono l'Emilia-Romagna (19,2%), il Lazio (12,7%) e il Piemonte (7,8%). Fanalino di coda, in questo caso, Molise, Calabria e Valle d'Aosta e, quasi sicuramente, la Basilicata che non viene nemmeno riportata in infografica.
Industria AEC Italiana: chi è al vertice della classifica?
Tra le 200 società di architettura, si conferma in vetta alla classifica Lombardini22, seguita da ACPV Architects (fondato da due famosi architetti, Antonio Citterio e Patricia Viel e tanto attivi all'estero da apparire nel ENR top ranking internazionale) e poi dal primo studio che porta il nome dell'architetto, Marco Casamonti & Partners (nato dallo spin off di Archea Associati, classificatosi al 14° posto e con alcuni degli stessi azionisti).
Al quarto posto ATI Project, azienda giovane e dinamica che prospera in collaborazione con imprese di costruzione con proposte ben ingegnerizzate, presente anche nella classifica ENR) seguita da Luca Dini Associati (che opera in Arabia Saudita solo per insediamenti di lusso).
Tra le 200 società di ingegneria, anche quest'anno in testa alla classifica c'è Italferr (gruppo FS), molto attiva negli appalti pubblici soprattutto per il completamento della rete ferroviaria italiana ad alta velocità: non vende solo il suo know-how all'estero ma attraverso la società Crew recentemente acquisita anche nel campo dell'architettura trasporto.
Rina Consulting resta seconda grazie al suo bilancio consolidato informale: fa parte del gruppo di certificazione navale Rina (che, dopo aver acquistato la filiale italiana della L’americano D’Appolonia, è cresciuto con l’acquisizione della britannica Edif e di quella tunisina Ingegneria Comete). Terza resta EniProgetti (già Tecnomare) nata dalla fusione con Eni Engineering E&P, specializzata nell'ingegneria offshore del petrolio e del gas. Sale alla quarta posizione Tecne (gruppo Aspi).
In vetta alla classifica delle 200 imprese di costruzioni in Italia, leader indiscusso è Webuild (che rinforza il suo primato solitario e a febbraio 2023 ha acquisito l'azienda australiana Clough), la seconda rimane Itinera (che lavora principalmente in house per la sua gruppo, concessionario delle autostrade Gavio, secondo al mondo per estensione delle sue network), terzo Pizzarotti, general contractor alla ricerca di una gestione adeguata che, nel mercato privato, è stato costretto a chiudere Pizzarotti U.S.A. ma anche a rinunciare ai suoi progetti in Australia (rispettivamente nell’edilizia ad uffici e nell’edilizia residenziale).
La prima sorpresa è il più grande appaltatore specializzato, Sicim (gasdotti) che balza dal 18° al quarto posto sostituendo la più grande impresa cooperativa; quinto si conferma Ghella, leader nel tunnelling ma diversificato anche nel solare, tradizionalmente forte nelle esportazioni (a volte in associazione con la spagnola Acciona). Il sesto è Cmb (dopo essere stato quarto), si specializzò in ospedali ed edifici alti.
Il Report 2023 edito da Guamari in sintesi
Al termine del 2023 il Report presenta dati finanziari in sintonia con quelli positivi registrati nel 2022 per il settore dell'architettura, dell'ingegneria e delle costruzioni. Questo successo è principalmente attribuibile alla continua presenza di incentivi fiscali nel settore edilizio e agli sforzi di investimento nelle infrastrutture, mirati a rispettare le scadenze stabilite dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tale approccio ha contribuito a mitigare le sfide derivanti dalla complessa situazione del mercato globale, caratterizzato da conflitti in diverse regioni del mondo. Attualmente, 49 società di architettura e 56 di ingegneria gestiscono filiali permanenti, mentre 55 imprese di costruzioni sono attivamente coinvolte in cantieri, sia a livello nazionale che internazionale.
Tuttavia, le preoccupazioni per le prospettive economiche si estendono anche in Italia, un paese comunque coinvolto nella globalizzazione. Nel settore privato, gli investitori istituzionali adottano un approccio più cauto a causa di una discesa troppo lenta dell'inflazione, mentre le famiglie affrontano difficoltà legate ai livelli record dei costi finanziari. Nel settore pubblico, le promesse di ulteriori investimenti nelle opere infrastrutturali riflettono crescenti preoccupazioni sulla sostenibilità del massiccio debito statale.
Il Report edito dalla società Guamari, continua una lunga tradizione di “classifiche” iniziata nel 1986. Il documento è disponibile sia in formato cartaceo che digitale grazie al supporto di oltre 100 sponsor. La direzione scientifica è a cura del professor Aldo Norsa con la collaborazione del dottor Stefano Vecchiarino, chief analyst.
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