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Integrare, ottimizzare, innovare: il valore del BIM nella progettazione MEP secondo Tekne

Tekne adotta da anni il BIM nella progettazione MEP, ottimizzando impianti termotecnici integrati, riducendo errori e costi in cantiere e migliorando sostenibilità, efficienza energetica e gestione degli edifici. Grazie a workflow digitali, cloud e automazioni, il BIM supporta ogni fase del ciclo di vita dell’opera, promuovendo l'interoperabilità tra discipline e la progettazione coordinata.

Progettazione impiantistica con BIM: automazione, interoperabilità e gestione dati

Valeria Cattaneo (BIM Manager) e Giulia Grosso (BIM Coordinator MEP) raccontano l’approccio integrato di TEKNE all’uso del BIM per impianti sempre più sostenibili, coordinati e performanti.

Da quanto tempo utilizzate il BIM nei vostri progetti e quali vantaggi riscontrate nell’ambito MEP?

Utilizziamo il BIM per la progettazione interdisciplinare da una decina d’anni e, negli ultimi cinque, stiamo introducendo la metodologia anche per la direzione lavori. L'applicazione del BIM è ormai consolidata in molti nostri progetti, soprattutto quelli più complessi, come edifici commerciali di grande scala, residenziali, laboratori, strutture logistiche, stadi e aeroporti.

È diventato uno strumento imprescindibile in tutte le fasi del ciclo di vita del progetto, dalla progettazione iniziale fino alla gestione e manutenzione dell'edificio. In particolare, per quanto riguarda i progetti MEP, il BIM è fondamentale per ottimizzare la progettazione e l'esecuzione, garantendo la corretta integrazione di impianti e sistemi, riducendo i rischi di interferenze e migliorando l'efficienza operativa.

In generale, il BIM viene utilizzato quotidianamente nelle attività di progettazione con l'obiettivo di migliorare la qualità, ridurre i tempi e ottimizzare i costi.

Grazie alla modellazione tridimensionale e parametrica, possiamo prevedere e prevenire alcune questioni relative a clash e geometrie prima che si presentino in cantiere, con un notevole vantaggio in termini di gestione e coordinamento delle risorse.

La direzione lavori riesce a collaborare tramite piattaforma o CDE all’interno del progetto BIM, tramite di flussi di approvazione e la gestione delle revisioni all’interno dei modelli di disciplina.

 

Efficienza energetica e manutenzione predittiva: il ruolo del BIM negli impianti termotecnici 

Quali sono i benefici del BIM nell’integrazione degli impianti termotecnici all’interno del progetto?

Il BIM consente di creare un modello digitale tridimensionale che integra tutti gli aspetti del progetto, inclusi gli impianti termotecnici. Questo approccio facilita il coordinamento tra le diverse discipline (architettura, strutture, impianti) e riduce il rischio di conflitti tra i vari sistemi, come ad esempio interferenze tra condotti di ventilazione e strutture edilizie.
Tramite l’esportazione dei modelli in formato IFC o tramite l’utilizzo di diversi software di authoring, sarà possibile anche simulare e analizzare le prestazioni energetiche degli impianti termotecnici in fase di progettazione, permettendo di ottimizzare l'efficienza energetica dell'edificio fin dalle prime fasi.

La modellazione 3D permette di visualizzare il progetto in modo più completo e dettagliato, riducendo gli errori di progettazione e i cambiamenti in corso d’opera quindi cercando di evitare anche certe problematiche relative ai costi.
Il BIM non si limita alla fase di progettazione, ma fornisce anche un modello digitale che può essere utilizzato per la gestione e manutenzione degli impianti nel lungo periodo. Le informazioni dettagliate sugli impianti termotecnici, come schemi e manuali, possono essere consultate facilmente durante la fase di gestione, migliorando la manutenzione predittiva e riducendo i costi di gestione.

 

Modello BIM centralizzato: la chiave per evitare errori e disallineamenti progettuali 

Come viene garantita la collaborazione tra le diverse discipline progettuali in un modello BIM?

La progettazione BIM consente di creare un modello parametrico digitale integrato, che rappresenta un contenitore unico di tutte le discipline e informazioni. Tutti i progettisti coinvolti, per ogni disciplina, collaboreranno alla costruzione di un unico modello, riducendo il rischio di disallineamenti tra le diverse discipline. Il modello centralizzato sarà sempre aggiornato, quindi tutte le parti coinvolte hanno accesso alle stesse informazioni in tempo reale, migliorando la trasparenza e riducendo la possibilità di errori derivanti da informazioni obsolete o incomplete.
Come già accennato, una delle grandi potenzialità è sicuramente la possibilità di settare una periodica verifica delle interferenze ed incoerenze tra le diverse discipline e sistemi.

 

Collaborazione in tempo reale nei progetti BIM: vantaggi del cloud e del formato IFC

In che modo il le piattaforme cloud contribuiscono alla collaborazione interdisciplinare nei progetti BIM?

Sicuramente l’utilizzo del formato IFC permette di ottimizzare la compatibilità tra più team che utilizzano software diversi. Molti software offrono plug-.in che permetto di migliorare l’integrazione. L'adozione di piattaforme cloud per la gestione dei progetti BIM, come il construction cloud di Autodesk, consente di centralizzare il progetto e di migliorare la gestione delle informazioni, riducendo le perdite di dati durante il trasferimento tra i diversi software.

  

Come ottimizzare l’aggiornamento dei modelli BIM: strumenti, automazione e controllo qualità

Quali strumenti e metodi adottate per ottimizzare l’aggiornamento dei modelli BIM?

La corretta impostazione iniziale del modello e la possibilità di utilizzare parametri condivisi all’interno del progetto aiuteranno ad ottenere una miglior gestione dei modelli e della loro relazione.

Per semplificare l'aggiornamento dei modelli, l'uso di scripting (ad esempio, Dynamo per Revit) e strumenti di automazione del flusso di lavoro può velocizzare alcune operazioni ripetitive, come la gestione delle modifiche in massa o l'aggiornamento di parametri specifici.

Questi strumenti possono automatizzare la parte di adattamento dei modelli impiantistici, riducendo gli errori umani e migliorando la velocità di risposta.

Implementare controlli di clash detection regolari come parte della routine di aggiornamento del progetto. Questo aiuta a garantire che ogni modifica architettonica non causi problemi ai modelli MEP e riduce i rischi di conflitti durante la fase di costruzione.

L’utilizzo di software o plug in che permettono il monitoraggio continuo della progettazione integrata, delle issues progettuali e delle incoerenze è fondamentale per non arrivare al momento della verifica delle interferenze senza aver attuato dei filtri di verifica precedenti.

 

BIM e prevenzione degli errori in fase esecutiva: controllo delle interferenze e gestione delle forometrie

Come aiuta il BIM nella gestione e nella prevenzione di errori in cantiere e nella progettazione esecutiva?

Il costante monitoraggio delle clash interdisciplinari è fondamentale per ridurre al minimo le variabili progettuali che potrebbero emergere durante la fase di cantiere. In particolare, per quanto riguarda le discipline impiantistiche, è cruciale valutare lo sviluppo delle reti e verificare che non interferiscano con le strutture esistenti. La tempestiva rilevazione di questi conflitti nel modello digitale consente di riposizionare gli impianti senza compromettere la struttura, evitando così modifiche costose in cantiere.

Senza un'attenta pianificazione e la corretta anticipazione di potenziali problematiche, si rischiano costi aggiuntivi per interventi correttivi. Negli ultimi anni, l'uso del BIM ha contribuito in modo significativo a prevenire problemi durante la fase di costruzione, in particolare per quanto riguarda la gestione delle forometrie per l'inserimento di impianti e apparecchiature. Grazie al monitoraggio continuo delle clash e all’uso di strumenti come BIM Track, siamo riusciti a ridurre quasi a zero le forometrie necessarie in cantiere, ottimizzando i tempi e i costi del progetto.

 

BIM e green building: come gestire LCA, simulazioni energetiche e verifiche normative in un unico flusso

State integrando flussi di lavoro BIM con strumenti di analisi ambientale e normativa?

Sì, anche nel campo della progettazione impiantistica questa esigenza è sempre più sentita. La necessità di creare workflow integrati che uniscano modellazione, verifica normativa e sostenibilità ambientale ha portato a una profonda evoluzione nel nostro approccio progettuale.

Abbiamo iniziato a sviluppare workflow personalizzati per l’analisi della sostenibilità ambientale, che ci hanno permesso di comprendere a fondo le difficoltà di integrazione tra il mondo BIM e i software dedicati al green building, come quelli per l’analisi LCA (Life Cycle Assessment), simulazioni energetiche e valutazioni ambientali.

Nel contesto impiantistico, questa integrazione è ancora più sfidante, poiché richiede una stretta collaborazione tra le discipline e un coordinamento preciso tra modello informativo e analisi prestazionali.

Per superare queste criticità, stiamo sviluppando soluzioni su misura tramite script, intelligenza artificiale e linguaggi di programmazione (come Python e Dynamo per Revit), con l’obiettivo di automatizzare il flusso di dati tra il modello BIM e i software di analisi, riducendo il margine di errore e aumentando l’efficienza del processo.

 

eBIM e progettazione sostenibile: ridurre i consumi e migliorare il comfort con modelli intelligenti

Qual è il ruolo dell’integrazione tra BIM ed efficienza energetica nella progettazione sostenibile?

L'integrazione tra BIM e analisi delle prestazioni energetiche rappresenta una pietra miliare per la progettazione di edifici più sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico. Non solo facilita la progettazione e la realizzazione di edifici ad alte prestazioni, ma consente anche una gestione energetica intelligente durante il ciclo di vita dell'edificio. In un'era in cui la sostenibilità e l'efficienza energetica sono diventate priorità globali, questa integrazione è fondamentale per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e per migliorare la qualità della vita nelle città.

L'integrazione tra energetica e BIM è un passaggio fondamentale verso la progettazione di edifici più sostenibili, efficienti e resilienti.

Grazie alla possibilità di simulare, monitorare e ottimizzare le prestazioni energetiche durante l'intero ciclo di vita dell'edificio, l'eBIM permette di ridurre l'impatto ambientale, abbattere i costi operativi e migliorare il comfort degli occupanti. Nel contesto della crescente attenzione alla sostenibilità e alla gestione responsabile delle risorse, l'uso di BIM per l'analisi energetica diventa sempre più un requisito fondamentale nella progettazione moderna.

 

Negli ultimi anni, molti produttori hanno sviluppato e reso disponibili famiglie BIM per il settore MEP (Meccanico, Elettrico, Idraulico) tramite i loro siti web, plug-in o cloud. Sebbene queste risorse siano più facili da ottenere rispetto al passato, ci sono ancora alcune criticità che rendono difficile l'accesso e l'uso delle famiglie BIM, come l'accesso complesso ai siti, la mancanza di compatibilità tra software, la difficoltà di utilizzo dei plug-in e la gestione di file pesanti. Inoltre, spesso le librerie non vengono aggiornate regolarmente e i modelli non sono sufficientemente dettagliati o personalizzabili.

Suggerimenti per migliorare l’esperienza:

  1. Semplificazione dell'accesso: I produttori dovrebbero rendere il processo di registrazione e accesso ai loro cataloghi più veloce e intuitivo, migliorando la navigazione sui siti con filtri di ricerca avanzati.
  2. Maggiore interoperabilità: È fondamentale offrire modelli in formati compatibili con vari software BIM, come .rfa, .ifc, .dwg, per garantire un utilizzo universale delle famiglie.
  3. Ottimizzazione dei plug-in: Se i produttori utilizzassero plug-in, dovrebbero renderli facili da installare e compatibili con tutte le versioni più diffuse dei software BIM, con guide chiare per l'utente.
  4. Aggiornamenti regolari: I produttori dovrebbero impegnarsi a mantenere aggiornate le famiglie BIM, in modo che riflettano i prodotti più recenti e le normative attuali.
  5. Personalizzazione dei modelli: Le famiglie dovrebbero essere facilmente personalizzabili per adattarsi alle diverse esigenze progettuali. Inoltre, dovrebbe essere inclusa una maggiore quantità di informazioni tecniche nei modelli.
  6. Uso del cloud per il download: Fornire accesso alle famiglie BIM tramite piattaforme cloud consentirebbe un download più rapido e semplice, senza necessità di software aggiuntivi.

In sintesi, sebbene ci siano stati progressi, i produttori dovrebbero concentrarsi sulla semplificazione dei processi, sull'interoperabilità e sull'aggiornamento continuo delle librerie per rendere l'uso del BIM nel settore MEP più efficace e user-friendly.

 

Digitalizzazione nel settore costruzioni: investire nella formazione BIM e MEP conviene

Qual è lo stato della formazione MEP e BIM nelle aziende italiane del settore costruzioni?

La formazione specialistica in ambito MEP (Mechanical, Electrical, and Plumbing) e BIM (Building Information Modeling) è diventata un elemento cruciale per il personale tecnico nel settore delle costruzioni e dell'ingegneria. Tuttavia, sebbene ci sia un crescente riconoscimento dell'importanza di queste competenze, la situazione attuale varia a seconda delle realtà aziendali e dei contesti geografici.

Da un lato, molte aziende hanno già integrato programmi di formazione specifici per MEP e BIM, rispondendo alla crescente richiesta di competenze digitali nel settore. In questi casi, l'aspetto della formazione specialistica può essere considerato consolidato, soprattutto nelle organizzazioni più grandi e strutturate, che hanno investito tempo, risorse e tecnologie adeguate per sviluppare e mantenere le competenze del personale.

D'altra parte, in molte piccole e medie imprese o in alcune aree geografiche, l'adozione di queste tecnologie è ancora un processo in fase di sviluppo. Le sfide principali includono la necessità di aggiornamenti continui e la difficoltà nell'accesso a risorse formative adeguate. Per queste realtà, l'integrazione di competenze MEP e BIM può rappresentare una sfida significativa, richiedendo investimenti in formazione, software e hardware specifici.

  


 

ABOUT TEKNE

TEKNE – Società Benefit è una società di ingegneria integrata sostenibile con sede a Milano, specializzata nella progettazione di edifici complessi e infrastrutture. TEKNE offre servizi che spaziano dall'architettura all'ingegneria strutturale e impiantistica, con un forte focus sull'adozione del Building Information Modeling (BIM) per garantire qualità, efficienza e sostenibilità in ogni fase del progetto. TEKNE opera in diversi settori, tra cui edilizia civile, industriale, logistica, sportiva e aeroportuale, collaborando con clienti pubblici e privati sia in Italia che all'estero. Con un team di oltre 200 professionisti e un approccio orientato all'innovazione, TEKNE ha collaborato ad alcuni progetti strategici di Milano, come il Progetto Porta Nuova, l’hub di Malpensa 2000 e il nuovo quartiere dell’innovazione MIND.

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