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La durabilità di Geogard EPMD per realizzare laghi in un intervento di recupero di aree degradate

Nell'ambito di un intervento di recupero e valorizzazione delle aree degradate della ex Polveriera di Caraglio, in provincia di Cuneo sono stati realizzati un lago irriguo e un biolago balneabile, utilizzando Geogard EPDM come materiale principale. L'EPDM è stato apprezzato per la sua durabilità, resistenza ai fattori ambientali e facilità di lavorazione.

Geogard EPDM è stato apprezzato per la sua durabilità e facilità di lavorazione

Un progetto ambizioso di recupero e valorizzazione delle aree degradate della ex Polveriera di Caraglio, in provincia di Cuneo, è finalmente giunto al termine. Grazie al finanziamento ottenuto dal Bando Interventi Faro della Fondazione Cassa di Risparmi di Cuneo, la Fondazione CRC, è stato possibile riqualificare questa zona abbandonata da anni a causa dell'uso militare passato.

L'area presentava un evidente degrado ambientale e paesaggistico, con strutture in precarie condizioni strutturali. Tuttavia, dopo una serie di valutazioni sulla fattibilità dei lavori, il progetto è stato presentato e ha ricevuto il sostegno finanziario necessario per portarlo a termine.

L'obiettivo principale del progetto era la valorizzazione del sistema irriguo, turistico ed architettonico della zona. Oltre al recupero delle aree degradate, si è deciso di creare un lago irriguo e un biolago balneabile con fitodepurazione, armonizzandoli nel contesto montano circostante.

Per la realizzazione di tali laghi, è stata scelta di Geogard EPDM come materiale principale. L'EPDM è stato apprezzato per la sua durabilità, resistenza ai fattori ambientali e facilità di lavorazione. Inoltre, offre la possibilità di apportare modifiche di forma in fasi successive, consentendo un'adattabilità alle esigenze del progetto.

Un aspetto rilevante del biolago è stata la scelta del colore nero e la texture del materiale, che inizialmente potevano sembrare un limite. Tuttavia, è stato dimostrato che il telo può essere coperto con materiali diversi a seconda della destinazione d'uso. Ad esempio, è possibile coprirlo con ciottoli, ghiaia o sabbia, creando giochi e divertimento. Tuttavia, è importante notare che il telo può diventare scivoloso quando è bagnato, il che potrebbe limitare l'uso di rivestimenti in feltro o malte con fibre in determinate aree.

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Il biolago è stato progettato per accogliere bagnanti con diverse esigenze. Sono state create diverse zone con profondità variabili da 20 cm a 3 metri. Per i bambini più piccoli è stata creata un'area separata, facilmente controllabile e separata dalle altre, dotata di un filtro di depurazione e rigenerazione dell'acqua. Anche il materiale del fondo è stato scelto in base alle esigenze specifiche di ogni area. Ad esempio, l'area per i bambini presenta un fondo con piccoli ciottoli arrotondati.

Per coloro che desiderano rilassarsi, è stato previsto un gradone perimetrale che permette di sedersi e appoggiare la schiena ai massi, godendosi il sole a mezz'acqua.
Il lago irriguo, con una capacità totale di 58.000 m3, ha una base quasi pentagonale, una profondità massima di 4 metri e una pendenza delle sponde del 27°. La superficie in EPDM è di circa 19.200 m2.

Il biolago balneabile, invece, ha una capacità complessiva di 3.400 m2, con una forma "a fagiolo" e una profondità massima di 3 metri. La superficie in EPDM è stata scelta per garantire durabilità e resistenza nel tempo.

Dopo un lungo percorso che ha visto la fattibilità del progetto verificata nell'ottobre 2017, il progetto definitivo presentato nell'aprile 2018 e il progetto esecutivo finalizzato nell'ottobre 2018, i lavori sono stati affidati a marzo 2019. La consegna ed avvio dei lavori sono avvenuti nello stesso mese. I lavori di scavo dei bacini e stesa dell'EPDM si sono svolti entro dicembre 2019 per il lago irriguo principale, mentre il biolago è stato lavorato durante il 2020 nelle finestre di possibile lavorazione. I lavori generali sono stati sostanzialmente terminati nel 2021, ma a seguito di interventi di completamento, la fine dei lavori è avvenuta nel maggio 2022.

Questo progetto di valorizzazione del sistema irriguo, turistico ed architettonico è un esempio di come sia possibile recuperare e riqualificare aree degradate, trasformandole in luoghi di interesse e svago per la comunità locale e i visitatori. Il risultato finale, con i suoi laghi e spazi ricreativi, testimonia l'impegno profuso per ridare nuova vita a questa ex Polveriera e per valorizzare il territorio circostante.

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