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Rigenerazione urbana: 855 km² di suolo rigenerabile in Italia per un futuro sostenibile ed economico

La rigenerazione urbana in Italia entro il 2050 interesserà 855 km² di suolo con 320 milioni di m² di superfici realizzabili, generando un valore economico complessivo di 1.900 miliardi di euro e creando 100.000 nuovi posti di lavoro.

Le infrastrutture guidano la rigenerazione urbana e la crescita economica dell’Italia

La rigenerazione urbana, supportata dallo sviluppo infrastrutturale, si conferma un elemento strategico per la crescita sostenibile del Paese. Secondo il rapporto di Scenari Immobiliari in collaborazione con Urban Up | Unipol, entro il 2050 saranno disponibili 855 km² di suolo rigenerabile, pari al 4,1% della superficie urbanizzata italiana, con la possibilità di sviluppare 320 milioni di m² di nuove superfici immobiliari. Questo processo produrrà un valore economico complessivo di 1.900 miliardi di euro, includendo ricadute dirette, indirette e indotte, e contribuirà alla creazione di 100mila nuovi posti di lavoro.

 

La rigenerazione urbana come leva di sviluppo

La rigenerazione non si limita alla riqualificazione fisica delle aree urbane, ma si pone come un’opportunità per promuovere sostenibilità ambientale, qualità della vita e crescita economica. Riqualificando aree dismesse e sottoutilizzate, si stima un fatturato immobiliare di 660 miliardi di euro in 26 anni, con benefici diretti per lo Stato grazie a un gettito fiscale annuo aggiuntivo stimato tra i 17,5 e i 26 miliardi di euro.

 

Superficie territoriale interessabile da interventi di rigenerazione urbana (ripartizione regionale 2025+2050)
Superficie territoriale interessabile da interventi di rigenerazione urbana (ripartizione regionale 2025+2050) (Fonte: Elaborazione Scenari Immobiliari su fonti varie)

  

Città e aree coinvolte

Le città protagoniste della rigenerazione includono Trieste, Genova, Firenze, Roma, Cagliari, affiancate da poli chiave come Milano, Venezia, Napoli e Lecce. Tra gli interventi più significativi, l'area Stephenson di Milano si distingue per lo sviluppo di 90.000 m² di spazi, che integrano infrastrutture ferroviarie e nuove centralità urbane, capaci di attrarre oltre 100.000 residenti e lavoratori. Inoltre, si prevedono interventi significativi in Reggio Emilia, Rimini e nel triangolo apulo-campano-lucano, con epicentri a Foggia, Taranto e Napoli.

 

Infrastrutture: il motore della rigenerazione

L’integrazione tra rigenerazione urbana e sviluppo infrastrutturale è fondamentale per trasformare i territori. Investimenti in reti di trasporto, servizi e connettività digitale favoriscono l’inclusione sociale e la competitività economica. A Milano, la filosofia di sviluppo “transit-oriented” nell’area Stephenson dimostra l’importanza di infrastrutture ben integrate nel processo di rigenerazione, trasformando aree periferiche in nuovi poli urbani.

 

Superficie lorda generabile da interventi di rigenerazione urbana
Superficie lorda generabile da interventi di rigenerazione urbana (Fonte: Elaborazione Scenari Immobiliari su fonti varie)

 

Benefici economici e sociali

Oltre a ridurre il consumo di suolo, la rigenerazione urbana punta a migliorare il patrimonio edilizio esistente, rispondendo alle esigenze di un tessuto sociale ed economico in continua evoluzione. Le ricadute economiche includono un valore aggiunto diretto di 135 miliardi di euro per lo Stato, oltre alla creazione di spazi pubblici e privati moderni, inclusivi e sostenibili.

 

Valore aggiunto immobiliare correlabile a interventi di rigenerazione urbana
Valore aggiunto immobiliare correlabile a interventi di rigenerazione urbana (Fonte: Elaborazione Scenari Immobiliari su fonti varie)

 

Il Secondo Rapporto sulla Rigenerazione Urbana evidenzia come il successo dei processi di rigenerazione dipenda da strategie infrastrutturali nazionali e locali coerenti. La qualità della vita nelle città è strettamente legata alla capacità di adattare il patrimonio edilizio esistente alle nuove esigenze sociali e ambientali, garantendo inclusione, sostenibilità e resilienza.

La rigenerazione urbana non è solo un’opportunità economica, ma una strategia per il futuro delle città italiane. Grazie alla collaborazione tra pubblico e privato e al miglioramento della reputazione dei territori, questo processo trasformerà il modo di vivere gli spazi urbani, rendendoli più sostenibili e a misura d’uomo.

“Le aree urbane nelle quali opera la rigenerazione urbana - ha sottolineato Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari - sono sistemi complessi e dinamici che ospitano cittadini residenti e lavoratori, persone che vivono gli spazi per svago o necessità differenti. Per questo devono sapersi modificare per rispondere al mutare delle esigenze di chi li vive, così da non far concretizzare criticità derivanti da problematiche di tipo economico, sociale o ambientale. A livello economico, Le ricadute della rigenerazione urbana per lo Stato appaiono, ancora una volta, importanti quanto gli effetti indiretti e indotti, quantificabili in un valore diretto, indiretto e indotto complessivamente pari a 1.900 miliardi di euro, composto rispettivamente da 660 miliardi di euro di ricadute dirette, 640 miliardi di euro indirette e 600 miliardi di euro indotte. Utilizzando gli andamenti storici immobiliari, i volumi di valore aggiunto prodotti, le reazioni del sistema immobiliare alle crisi, le previsioni di crescita degli indicatori confrontati con le tavole intersettoriali delle risorse e degli impieghi pubblicate da Istat, è possibile considerare che non solo potrebbe essere notevole il valore indiretto della produzione e dell’indotto anche attivato in altri settori del sistema economico, ma il gettito per lo Stato, direttamente derivante, può essere prudentemente stimato nel venti per cento del valore immobiliare realizzato, quantificabili in almeno 135 miliardi di euro, circa cinque miliardi l’anno."


SCENARI IMMOBILIARI Istituto indipendente di studi e di ricerche analizza i mercati immobiliari, e in generale, l'economia del territorio in Italia e in Europa. Fondato nel 1990 da Mario Breglia, l'Istituto opera attraverso le sedi di Milano e Roma e può contare su un ampio numero di collaboratori attivi sul territorio nazionale ed europeo. Un personale altamente qualificato e multidisciplinare, proveniente da esperienze professionali diversificate, è in grado di fornire servizi a elevato valore aggiunto in tutta la filiera immobiliare (esclusa l'intermediazione).

Fonte: Scenari Immobiliari

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