Impermeabilizzazione coperture piane: prescrizioni per il progetto e posa in opera
Un focus dedicato all'impermeabilizzazione di coperture piane, terrazzi e balconi.
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Un focus dedicato all'impermeabilizzazione di coperture piane, terrazzi e balconi.
L'articolo fornisce una panoramica degli errori che è possibile rilevare in cantiere nella posa degli impianti radianti che possono portare a problematiche in fase di posa del massetto o al pavimento in esercizio e la soluzione raccomandabile per evitarle
L'articolo fornisce una panoramica degli errori che è possibile rilevare in cantiere nella posa degli impianti radianti che possono portare a problematiche in fase di posa del massetto o al pavimento in esercizio e la soluzione raccomandabile per evitarle.
L'articolo fornisce una panoramica degli errori che è possibile rilevare in cantiere nella posa degli impianti radianti che possono portare a problematiche in fase di posa del massetto o al pavimento in esercizio e la soluzione raccomandabile per evitarle.
L'articolo è estratto dall’Allegato H della Rev. 5 del Codice di Buona Pratica Massetti e fornisce una panoramica degli errori che è possibile rilevare in cantiere nella posa degli impianti radianti che possono portare a problematiche in fase di posa del massetto o al pavimento in esercizio e la soluzione raccomandabile per evitarle.
L'articolo fornisce una panoramica degli errori che è possibile rilevare in cantiere nella posa degli impianti radianti che possono portare a problematiche in fase di posa del massetto o al pavimento in esercizio e la soluzione raccomandabile per evitarle.
I pavimenti che prevedono finiture in legno incollate sono di gran lunga quelle più a rischio di distacchi, rigonfiamenti e arricciamenti della pavimentazione. Per limitare questo genere di fenomeni la Rev. 4 del Codice di Buona Pratica nell’Allegato A prevede massetti più prestanti in termini di resistenza, spessore e resistenza alle sollecitazioni superficiali.
Le quote si misurano con l’apposita livella laser o ad acqua, traguardando il riferimento riportato sul muro a 1000 mm sul piano finito (cioè pavimentato) con un’asta in cui sono stati riportati i segni del riferimento
Concettualmente è come progettare un pavimento sito all’interno ma avente inclinazione di almeno 1% in una o più direzioni per favorire il deflusso delle acque meteoriche verso i pluviali.
Per i rivestimenti ceramici e lapidei lo SLU è la rottura del rivestimento o il suo distacco dal massetto, per i rivestimenti in legno incollati lo SLU è il distacco della pavimentazione dal massetto o il suo sollevamento, per i rivestimenti resilienti, laminati, tessili e resinosi lo SLU è la rottura del massetto o il distacco del rivestimento da questo.
Per tolleranza di planarità si intende la distanza di due piani paralleli al piano medio individuato dal massetto che ne contengono le irregolarità superficiali.
Il Progettista del Sistema Pavimento non ha la responsabilità di tutto ciò che interagisce col Sistema Pavimento. Si riportano di seguito i compiti dei tecnici con cui collabora.
Per la Rev.5 del Codice di Buona Pratica Massetti, la responsabilità della progettazione del Sistema Pavimento ed il controllo della sua realizzazione, sono del Progettista del Sistema Pavimento. Questo può a sua volta avvalersi della collaborazione di esperti e specialisti nel settore della progettazione dei pavimenti, acustico e termodinamico.
La Rev. 5 del Codice di Buona Pratica Massetti definisce massetti radianti ribassati su impianti radianti tradizionali: massetti radianti, cioè che incorporano un impianto radiante, ribassati, cioè che prevedono uno spessore minimo del massetto sul tubo inferiore a 3 cm, su impianti radianti tradizionali, cioè di tipo A1 e A2 in conformità alla norma EN 1264-1.
In che modo è opportuno progettare massetti radianti ribassati a bassa inerzia? Quali sono i valori limite delle tolleranze del sottofondo? Vediamo i consigli di Massimo Bocciolini, coordinatore del Comitato Tecnico Massetti di Conpaviper.
La Rev. 5 del Codice di Buona Pratica Massetti definisce i massetti radianti ribassati in aderenza come massetti radianti, cioè che incorporano un impianto radiante, ribassati, cioè che prevedono uno spessore minimo del massetto sul tubo inferiore a 3 cm, in aderenza, cioè che utilizzano pannelli grigliati incollati al sottofondo e che consentono al massetto di aderire anch’esso sulla medesima superficie
Le fessure possono essere definite giunti naturali che il massetto crea nei punti in cui i carichi di trazione a cui è sottoposto superano la propria resistenza a trazione.
I massetti desolidarizzati sono quelli realizzati interponendo tra il massetto e il sottofondo uno strato separatore orizzontale e posizionando lungo il perimetro delle pareti e intorno alle strutture in elevazione uno strato di materiale comprimibile (giunti perimetrali).
I giunti di contrazione sono previsti per controllare la posizione delle fessurazioni da ritiro igrometrico durante la fase di stagionatura e per assorbire le variazioni dimensionali dovute al ritiro stesso. La geometria dei giunti di contrazione tiene conto della geometria della pianta del locale su cui viene posato il massetto.
Si supponga che il sottofondo non sia stato ancora posato, quindi, per tenere conto delle tolleranze di posa del sottofondo e dei vincoli architettonici, è possibile correggere la sua quota senza variare il pannello radiante e lo strato resiliente di progetto
Il Progettista del Sistema Pavimento è una nuova funzione in grado di proporre soluzioni tecnicamente ed economicamente sostenibili e compatibili con le esigenze dei cantieri edili odierni.
La necessità di misurare il contenuto di acqua libera nei sottofondi è necessario nei massetti aderenti in cui non è prevista nessuna barriera al vapore tra il sottofondo ed il massetto.
L’umidità residua del massetto viene determinata in cantiere mediante la misurazione effettuata con igrometro a carburo di calcio in conformità alla norma UNI 10329.
I massetti aderenti sono quelli realizzati in aderenza al sottofondo con impiego di appositi promotori di adesione (boiacca a base di acqua, legante e lattice o resina epossidica), se non diversamente indicato dal Progettista del Sistema Pavimento.