Codice Appalti
Il Codice dei Contratti Pubblici e delle Concessioni, disciplinato dal D.Lgs. 36/2023 e aggiornato con il correttivo 2024 (D.Lgs. 31 marzo 2024, n. 43), è il quadro normativo di riferimento per l'affidamento e l'esecuzione di lavori, servizi e forniture nella pubblica amministrazione.
L'appalto è il contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro.
Il nuovo Codice degli Appalti è basato su due principi cardine, stabiliti nei primi due articoli:
- il “principio del risultato”, inteso quale interesse pubblico primario del Codice medesimo, che afferisce all’affidamento del contratto e alla sua esecuzione con la massima tempestività e il migliore rapporto tra qualità e prezzo nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza;
- il “principio della fiducia” nell’azione legittima, trasparente e corretta della P.A., dei suoi funzionari e degli operatori economici.
Questa sezione di INGENIO raccoglie articoli, commenti tecnici, analisi giuridiche e casi pratici sulle novità introdotte dal nuovo Codice, con focus su digitalizzazione, qualificazione, concessioni e partenariato pubblico-privato.
Uno spazio utile per RUP, tecnici, professionisti, imprese e pubbliche amministrazioni che operano negli appalti pubblici e necessitano di aggiornamenti chiari, affidabili e orientati alla pratica.
Gli ultimi articoli sul tema
Appalti Pubblici: Legittimità e Validità del Contratto di Avvalimento misto
Il contratto di avvalimento rappresenta uno strumento fondamentale nel Codice dei contratti pubblici, che consente a un operatore economico privo di specifici requisiti di gara di avvalersi formalmente delle capacità tecniche, economiche o professionali di un altro soggetto, detto ausiliario. La recente sentenza del TAR Campania n. 3746/2025 ha confermato la legittimità del contratto di avvalimento anche in caso di “avvalimento misto” e in presenza di stretti legami societari tra l’ausiliario e l’operatore economico, ribadendo che la validità del contratto va valutata “ex se”, indipendentemente dal rapporto tra le parti.
Codice dei contratti pubblici, il Correttivo del 2024 e le “buone pratiche”: un cambio di paradigma?
Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (d.lgs. 36/2023), pur complesso, rappresenta un cambiamento di paradigma verso maggiore chiarezza e semplificazione, grazie alla combinazione di princìpi generali e regole operative. Il GICCP promuove buone pratiche per aiutare tecnici e operatori ad applicarlo efficacemente, soprattutto negli enti medio-piccoli. Se ne è parlato in un convegno a Torino, di cui vengono presentate le considerazioni principali
Opere pubbliche non collaudabili? Responsabilità solidale tra progettista e appaltatore: il Comune può scegliere chi citare
Il collaudo delle opere pubbliche rappresenta una fase essenziale nel processo realizzativo di un’opera, poiché ne attesta la conformità al contratto d'appalto e ne consente l'accettazione da parte della stazione appaltante. Oltre alla sua funzione tecnica e certificativa, il collaudo assume rilevanza in caso di esito negativo, poiché può far emergere responsabilità in capo ai soggetti coinvolti nella realizzazione dell’opera, quali l’appaltatore e il progettista. L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 11592/2025 conferma come la responsabilità per vizi o difetti dell’opera ricada su entrambi, senza che sia necessario per il committente citare in giudizio ciascuna figura.
OICE 60 anni: l’ingegneria italiana tra AI, PNRR e sfide globali. Salvini: “Stiamo lavorando sull’anticipazione per i progettisti”
OICE celebra 60 anni: al centro del convegno, il ruolo delle società di ingegneria e architettura nello sviluppo infrastrutturale, l’urgenza di un nuovo Codice Appalti, digitalizzazione e AI. Consegnati i Premi OICE alle migliori pratiche e progetti innovativi del settore.
Percezione della Gestione Informativa Digitale nella stazione appaltante: stato dell’arte e implicazioni operative
L’articolo analizza la Gestione Informativa Digitale nelle stazioni appaltanti, evidenziando la scarsa comprensione del BIM come strumento per la trasformazione digitale e non solo come modellazione tridimensionale. Il testo propone una svolta: dalle logiche formali e documentali imposte dal Codice Appalti verso una visione strategica e patrimoniale dei dati e dei processi, con modelli informativi integrati nel ciclo di vita dell’opera. Cruciale è il ruolo della dirigenza pubblica nel governare ecosistemi digitali evoluti.
Premio OICE Ingenio 2025 a Ing. Pietro Baratono per il contributo alla digitalizzazione nell'edilizia pubblica
Premiato nell'ambito dei Premi OICE 2025 con il riconoscimento OICE Ingenio per la "Promozione e diffusione della digitalizzazione", l’Ing. Pietro Baratono si è distinto per l’impulso strategico alla trasformazione digitale delle opere pubbliche, alla diffusione del BIM e all’innovazione nelle procedure di affidamento. La sua visione ha potenziato l’efficienza della Pubblica Amministrazione e aperto nuove opportunità per le imprese italiane sui mercati internazionali, offrendo un modello di riferimento per progettisti, ingegneri e professionisti delle costruzioni e delle infrastrutture.
Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici
Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, in vigore dal 1° luglio 2023, è stato oggetto di modifiche e chiarimenti importanti con il correttivo 2024. Il decreto legislativo 43/2024 ha introdotto modifiche su:
- Qualificazione delle stazioni appaltanti e centralizzazione delle committenze
- Revisione prezzi e maggiore chiarezza sulle soglie di affidamento diretto
- Procedure negoziate e semplificazioni nei contratti sotto soglia
- Contratti in ambito digitale, interoperabilità e obblighi di trasparenza
In questa sezione trovi approfondimenti su:
- Digitalizzazione del ciclo di vita del contratto
- Affidamenti, criteri e procedure di gara
- Gestione delle concessioni e partenariati pubblico-privati
- Responsabilità del RUP e funzioni delle stazioni appaltanti
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