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Utilizzo di SFRC nelle pavimentazioni e nella struttura prefabbricata di un impianto logistico: vantaggi in termini di emissioni di CO2

L’edificio preso in esame ha pannelli isolanti a taglio termico e viene valutato nell’ipotesi di armature tradizionali dei pannelli e armature modificate con uso di SFRC. Come impattano queste scelte in fase iniziale sull’impronta di C02 dei materiali da costruzione? Che ruolo ha l’uso dello SFRC in termini di riduzione carbon footprint in fase LCA (A1-A3)? Quali scenari si delineano per le varie tecnologie, come impattano a livello di certificazioni LEED e BREEAM? Si propone di ottenere un quadro di confronto delle tecnologie scelte nelle simulazioni, analizzando quali sono i valori aggiunti per i gestori delle piattaforme logistiche.

Sostenibilità e relativi protocolli: usare SFRC può essere d'aiuto?

Lo sviluppo del settore logistico in tutta l’Unione Europea ha portato in questi ultimi anni ad una impetuosa crescita di realizzazioni, in termini di mq coperti di edifici adibiti a tale scopo (piattaforme logistiche).

Tali edifici, in virtù delle esigenze di costruzione in tempi il più rapidi possibili e con tempi certi, sono sempre più spesso prefabbricati e nel caso italiano prefabbricati in calcestruzzo.

Al contempo tali edifici, vedono come elemento rilevante le pavimentazioni in calcestruzzo sia per interni che per esterni.
In entrambi i settori, ovvero prefabbricazione e pavimentazioni industriali, trovano campo di applicazione da anni le fibre metalliche strutturali.
Lo sviluppo del quadro normativo europeo ed italiano, sull’uso del cls fibrorinforzato SFRC ha contribuito al diffondersi di tale tecnologia.

Mentre gli aspetti tecnici dell’uso del SFRC sono consolidati, è interessante valutare l’impatto di tale tecnologia su un edificio “medio” ritenuto come campione rispetto ad altre tecnologie considerando le emissioni di CO2, ovvero il carbon footprint delle varie tecnologie attualmente in essere, in considerazione del fatto che sempre più nel mondo della logistica sono richieste certificazioni in tema di sostenibilità quali BREEAM e LEED.
Quali possono essere i vantaggi della tecnologia SFRC rispetto alle tradizionali e ad altre tecnologie sull’aspetto sostenibilità e su alcuni dei principali protocolli adottati dal settore?

Metodo di studio per determinare le emissioni

Si è deciso di condurre un’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA) tramite gli strumenti di calcolo One Click LCA in conformità con l’attuale standard EN-15978. I dati di input per la progettazione del calcestruzzo e delle armature derivano da vere esperienze dei clienti e le fibre in acciaio Dramix® sono coperte da uno specifico certificato EPD, che viene rilasciato da un organismo noti-ficato esterno.

L’analisi è stata effettuata confrontando il rinforzo tradizionale con quello in fibra di acciaio Dramix®. Si è calcolato l’impatto sul Potenziale di riscalda-mento globale (Global Warming Potentials, GWP) di entrambe le soluzioni a livello di prodotto e di processo dalla creazione alla costruzione (fasi A1-A4, come mostrato nel grafico seguente).

Fasi di uno studio LCA secondo EN 15978

Edificio tipo e scenari progettuali

Dimensioni e caratteristiche edificio

L’edificio di riferimento è ad un piano fuori terra, copre una superficie di 25.000 mq ed insiste su di un’area di 30.000 mq, si è scelto di considerare nel calcolo il solo edificio ad uso deposito e non includere alcuna palazzina uffici.

La struttura portante è a pilastri in c.a., pannelli tamponamento spessore 35cm in c.a. con interposto isolante in EPS (10cm) , la copertura è con sistema “bacassier” quindi arcarecci in c.a. pref con interposto lamiera grecata autoportante altezza 15,3 cm con pacchetto isolante costituito usualmente da lana di roccia spessore minimo 15cm e successivo strato di tenuta all’acqua in teli di poliofeline. Il tutto con fissaggio a secco esclusivamente a mezzo tasselli.
Tale tipologia è ritenuta rappresentativa del mercato attualmente in essere in Italia come superfici e tecnologie realizzative. I calcoli del GWP saranno per semplicità riferiti a 1000 mq.

Design for flooring different cases

Profilo emissioni e GWP pavimentazioni

Per il calcolo dell’impronta di CO2 delle miscele di cls si è fatto riferimento alle seguenti miscele reali utilizzate in pavimentazioni eseguite in logistiche italiane. Le pavimentazioni hanno tutte le medesime prestazioni nei confronti dei carichi gravanti.
Per le emissioni degli elementi si vedano i riferimenti in coda per gli EPD utilizzati.

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