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Massetti galleggianti: cosa sono

I massetti galleggianti sono posati su uno strato di isolamento termico e/o acustico e completamente separati da altri elementi dell’edificio quali pareti e strutture in elevazione. In questo caso lo spessore del massetto deve essere dimensionato in relazione alle caratteristiche di comprimibilità degli strati sottostanti.

I massetti galleggianti sono posati su uno strato di isolamento termico e/o acustico e completamente separati da altri elementi dell’edificio quali pareti e strutture in elevazione. In questo caso lo spessore del massetto deve essere dimensionato in relazione alle caratteristiche di comprimibilità degli strati sottostanti.

Nel perimetro di ogni elemento di discontinuità del massetto deve essere presente una striscia perimetrale comprimibile che permetta i movimenti del massetto. Dal punto di vista del dimensionamento del Sistema Pavimento, la Rev. 5 del Codice di Buona Pratica Massetti considera massetti galleggianti anche quelli aderenti e desolidarizzati i cui sottofondi non rientrano nei parametri definiti nei paragrafi dedicati del Codice ai massetti desolidarizzati e aderenti.


In fase progettuale, la quota del sottofondo deve essere pari a quella nominale aumentata della tolleranza di quota ammessa nella posa del massetto e del sottofondo. Ciò significa che il suo spessore finale deve essere inferiore a quello nominale. Questo accorgimento garantisce lo spessore minimo del massetto. Vedi paragrafo 6.3 della Rev. 5 del Codice di Buona Pratica Massetti. Comunque la tolleranza massima della quota del sottofondo per i sottofondi leggeri deve essere inferiore a ±8 mm. Per i sottofondi alleggeriti e pesanti si richiede la stessa tolleranza massima della quota dei massetti: ±2 mm.

Il modulo di elasticità, e quindi la cedevolezza, del sottofondo influenza in maniera determinante la resistenza meccanica e in generale le deformazioni di tutto il Sistema Pavimento. Gli stati limite ultimi saranno diversi in funzione della finitura: rottura del pavimento ceramico e lapideo, distacco del parquet e rottura del massetto in presenza di finiture resilienti, laminate tessili e resinose: vedi Allegato A del Codice di Buona Pratica Massetti.

In queste applicazioni, in cui viene previsto un freno al vapore come elemento desolidarizzante, il contenuto di acqua libera del sottofondo non influenza direttamente il piano di posa. Comunque, in presenza di pavimentazioni in legno, è buona norma tenere presente che un’eccessiva umidità del sottofondo potrebbe, nel tempo, aumentare quella ambientale dei locali con effetti negativi sulla pavimentazione. Analogamente, anche in presenza delle altre pavimentazioni occorre non eccedere con il contenuto di acqua libera nel sottofondo che potrebbe risalire dai muri fino a staccare i battiscopa o infiltrarsi tra rivestimento e massetto.

Per il dimensionamento si rimanda all’Allegato A del Codice di Buona Pratica Massetti edito da Conpaviper.


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Tutto quello che è necessario sapere sui Massetti, in poche parole

Massimo Bocciolini, coordinatore della Rev. 5 del Codice di Buona Pratica sui Massetti CONPAVIPER, ha predisposto una serie di "pillole" con l'obiettivo di rendere disponibile in forma semplificata le informazioni essenziali sui massetti di supporto. Ecco l'elenco delle pillole pubblicate:

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