I giunti di lavorazione sono realizzati per delimitare il punto di interruzione della lavorazione o al termine di una giornata di lavoro o sul bordo di una campitura e interessano tutto lo spessore del massetto e della pavimentazione. In prossimità dei giunti di lavorazione occorre interrompere l’armatura del massetto, ove presente. Per limitare il fenomeno dell’imbarcamento delle due porzioni di getto è buona norma fare ricorso ad una particolare armatura costituita perni passanti perpendicolari al giunto assimilabili ai barrotti utilizzati nei pavimenti industriali. I giunti di lavorazione sono anche giunti di dilatazione.
I giunti di dilatazione sono realizzati tra elementi costruttivi o campiture di massetto al fine di consentire il loro adattamento alle variazioni dimensionali o ai movimenti di assestamento della struttura e del pavimento. Possono coincidere con i giunti di lavorazione.
In presenza di armatura, al fine di consentire i movimenti, occorre interromperla.
I giunti perimetrali di isolamento consentono di isolare il massetto dalle adiacenti strutture verticali in elevazione e sono generalmente realizzati in materiale comprimibile per assorbire i movimenti di origine termica e igrometrica del Sistema Pavimento e i movimenti di assestamento della struttura. I giunti sono posati in aderenza al perimetro e interessano l’intera sezione del massetto e della pavimentazione.
Se opportunamente dimensionati e posizionati, i giunti perimetrali possono partecipare anche all’isolamento acustico per calpestio.
Occorre porre attenzione al posizionamento dei giunti perimetrali. Si riporta di seguito la corretta stratigrafia in prossimità del giunto perimetrale di un massetto radiante su isolante termico con utilizzo di freno al vapore.
Si ricorda di rifilare la parte che sborda dei giunti perimetrali solo dopo la posa della pavimentazione e del riempimento delle fughe tramite stuccature nel caso della piastrellatura ceramica e lapidea.
Altre raccomandazioni, riguardanti l’isolamento acustico, sono riportate nella norma UNI 11516 Indicazioni di posa in opera dei sistemi di pavimentazione galleggiante per isolamento acustico e nell’Allegato H del Codice di Buona Pratica Massetti.
In mancanza di dati specifici, per il calcolo dei movimenti del massetto dovuti alle variazioni termiche, è possibile utilizzare la nota formula:
DL = a DT L0
Dove:
- a è il coefficiente di dilatazione termica lineare del Sistema Pavimento: cautelativamente è possibile considerare = 12 10-6 °C-1 per i massetti cementizi e = 16 10-6 °C-1 per quelli a base di solfati di calcio in quanto i rivestimenti rigidi come i ceramici, lapidei e il legno presentano coefficienti di dilatazione termica lineare inferiori.
- DL è la variazione di lunghezza di due estremi posti a distanza L0 espressa in mm.
- DT è la massima variazione di temperatura di progetto espressa in °C.
Tali valori possono essere utilizzati per quantificare il numero e l’ampiezza dei giunti di dilatazione.
Cautelativamente si consiglia di trascurare fenomeni iniziali di contrazione del massetto per ritiro igrometrico.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al paragrafo 8.5 della Rev. 4 del Codice di Buona Pratica Massetti edito da Conpaviper.
Tutto quello che è necessario sapere sui Massetti, in poche parole
Massimo Bocciolini, coordinatore del Comitato Tecnico Massetti di Conpaviper, ha predisposto una serie di "pillole" partendo dal Codice di Buona Pratica sui Massetti CONPAVIPER con l'obiettivo di rendere disponibile in forma semplificata le informazioni essenziali sui massetti di supporto. Ecco l'elenco delle pillole pubblicate:
- Massetti non aderenti o desolidarizzati
- Massetti galleggianti
- Massetti radianti
- Massetti aderenti
- Misura dell’umidità residua dei massetti
- Misura dell’umidità residua dei sottofondi
- Esempio di progettazione dello spessore dei massetti in funzione delle tolleranze di posa dei vincoli del sottofondo
- Esecuzione dei giunti di contrazione nei massetti
- Esecuzione dei giunti di espansione e di costruzione nei massetti
- Fessurazione dei massetti ed utilizzo di armatura
- Progettazione dei massetti radianti ribassati in aderenza
- Progettazione dei massetti radianti ribassati a bassa inerzia
- Progettazione dei massetti radianti ribassati su impianti radianti tradizionali
- Progettazione del sistema pavimento: cosa fare
- Limiti delle responsabilità del Progettista del Sistema Pavimento
- Misura della planarità del massetto e dei sottofondi
- Dimensionamento del freno al vapore
- SLU del sistema pavimento: le pavimentazioni
- Progettazione dei pavimenti esterni
- Misura delle quote dei massetti e dei vincoli
- Raccomandazioni per le pavimentazioni in legno
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 1
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 2
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 3
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 4
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 5
Oggi la quasi totalità dei massetti è realizzata da professionisti in grado di guidare i progettisti e le imprese nella realizzazione in cantiere del pavimento (o sistema pavimento), cioè di tutta la stratigrafia compresa tra il solaio ed il rivestimento, adeguandolo agli specifici vincoli di cantiere.
Negli ultimi anni i rappresentanti di questa categoria iscritti a Conpaviper hanno deciso di convogliare in un unico documento le informazioni sparpagliate in numerose norme e documenti tecnici nazionali ed internazionali, il “Codice di Buona Pratica per la progettazione, l’esecuzione e il controllo dei massetti”.
Con la quarta revisione del documento, gli associati Conpaviper hanno deciso di fare un ulteriore passo avanti: travasare le proprie conoscenze tecniche di cantiere trasformandole in caratteristiche misurabili ed oggettive ottenute dopo due anni di prove di cantiere realizzate su numerose tipologie di pavimenti. La rev. 04 Codice di Buona Pratica presenta numerose modifiche radicali rispetto a quella precedente: il documento non tratta solo di massetto di supporto ma con una visione operativa approfondisce l’intera stratigrafia del pavimento, introduce la funzione del progettista del sistema pavimento, apre all’utilizzo di massetti leggeri, fornisce requisiti per i sottofondi e parametri certi rilevabili da prove meccaniche eseguite in cantiere.
CONPAVIPER è l’Associazione Italiana di Categoria delle Imprese di Pavimentazioni Continue e rappresenta le aziende che operano nell'ambito dei settori delle pavimentazioni industriali, dei rivestimenti resinosi e dei massetti di supporto.
CONPAVIPER è una libera associazione delle imprese che operano nei seguenti comparti:
CONPAVIPER è un Ente, riconosciuto giuridicamente, che raggruppa, su base volontaria, più di 100 imprese di tutte le dimensioni, operanti nella realizzazione di pavimenti, nella produzione di materiali dedicati, nella fornitura di servizi e consulenze e progettazioni.
L'Associazione ha per scopo:
CONPAVIPER è socio di UNI.
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