La Rev. 4 del Codice di Buona Pratica Massetti definisce i massetti radianti ribassati in aderenza come massetti radianti, cioè che incorporano un impianto radiante, ribassati, cioè che prevedono uno spessore minimo del massetto sul tubo inferiore a 3 cm, in aderenza, cioè che utilizzano pannelli grigliati incollati al sottofondo e che consentono al massetto di aderire anch’esso sulla medesima superficie.
Sono realizzati in aderenza al sottofondo con impiego di appositi promotori di adesione (tipo resina vinilica o resina epossidica), se non diversamente indicato dal Progettista del Sistema Pavimento. Per questa tipologia la Rev. 4 del Codice di Buona Pratica Massetti considera esclusivamente la Classe di destinazione P1 (interno, zone sottoposte a carchi leggeri e pedonali: civili abitazioni, uffici pubblici).
I massetti aderenti devono essere cementizi o a base di leganti speciali. Possono essere a base anidrite se si utilizzano appositi primer.
È possibile applicare le pavimentazioni ceramiche, lapidee e anche quelle lignee solo se in posa flottante purché siano verificate da parte dal Progettista del Sistema Pavimento le condizioni seguenti:
Per altre pavimentazioni (resilienti, laminate, tessili e resinose), occorre una progettazione specifica.
Massetti di questo tipo possono essere realizzati esclusivamente su supporti meccanicamente resistenti. Nel caso che il sottofondo non possa essere considerato sufficientemente “rigido” ai fini del dimensionamento del Sistema Pavimento (solaio, massetto pesante, pavimento, sottofondo pesante, alleggerito e leggero con massa volumica > 800 kg/m3) allora il massetto si considera galleggiante.
Il massetto deve avere uno spessore minimo di 8 mm sulla tubazione. A tal fine occorre prestare molta attenzione all’esecuzione delle quote del sottofondo e a quella dei vincoli come altezza soffitto, pavimenti, soglie, ascensore, piatto doccia, scale, ecc., in quanto tale applicazione richiede elevata accuratezza da parte di tutti applicatori coinvolti (vedi i paragrafi 6.3 e 6.4 della Rev. 4 del Codice Buona Pratica Massetti).
I valori limiti delle tolleranze del sottofondo e i corrispondenti valori di correzione della quota del sottofondo e del valore nominale del massetto, riportati nella tabella sotto, sono quelli raccomandabili in fase di progettazione ed esecuzione dei sottofondi. Capita comunque, soprattutto nelle ristrutturazioni, di trovare valori delle tolleranze ben più elevati e voler comunque realizzare massetti radianti ribassati in aderenza. Evitare inoltre i rilievi puntiformi e la rugosità che vanno a minare la levigatezza della superficie del sottofondo.
Il massetto deve avere classe di resistenza nominale minima in conformità alla norma EN 13813, pari a C 30 F6 e non necessita di armatura.
Occorre prevedere l’utilizzo del giunto di dilatazione perimetrale senza bandella.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda all’Allegato A della Rev. 4 del Codice di Buona Pratica Massetti edito da Conpaviper.
Tutto quello che è necessario sapere sui Massetti, in poche parole
Massimo Bocciolini, coordinatore del Comitato Tecnico Massetti di Conpaviper, ha predisposto una serie di "pillole" partendo dal Codice di Buona Pratica sui Massetti CONPAVIPER con l'obiettivo di rendere disponibile in forma semplificata le informazioni essenziali sui massetti di supporto. Ecco l'elenco delle pillole pubblicate:
- Massetti non aderenti o desolidarizzati
- Massetti galleggianti
- Massetti radianti
- Massetti aderenti
- Misura dell’umidità residua dei massetti
- Misura dell’umidità residua dei sottofondi
- Esempio di progettazione dello spessore dei massetti in funzione delle tolleranze di posa dei vincoli del sottofondo
- Esecuzione dei giunti di contrazione nei massetti
- Esecuzione dei giunti di espansione e di costruzione nei massetti
- Fessurazione dei massetti ed utilizzo di armatura
- Progettazione dei massetti radianti ribassati in aderenza
- Progettazione dei massetti radianti ribassati a bassa inerzia
- Progettazione dei massetti radianti ribassati su impianti radianti tradizionali
- Progettazione del sistema pavimento: cosa fare
- Limiti delle responsabilità del Progettista del Sistema Pavimento
- Misura della planarità del massetto e dei sottofondi
- Dimensionamento del freno al vapore
- SLU del sistema pavimento: le pavimentazioni
- Progettazione dei pavimenti esterni
- Misura delle quote dei massetti e dei vincoli
- Raccomandazioni per le pavimentazioni in legno
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 1
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 2
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 3
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 4
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 5
Oggi la quasi totalità dei massetti è realizzata da professionisti in grado di guidare i progettisti e le imprese nella realizzazione in cantiere del pavimento (o sistema pavimento), cioè di tutta la stratigrafia compresa tra il solaio ed il rivestimento, adeguandolo agli specifici vincoli di cantiere.
Negli ultimi anni i rappresentanti di questa categoria iscritti a Conpaviper hanno deciso di convogliare in un unico documento le informazioni sparpagliate in numerose norme e documenti tecnici nazionali ed internazionali, il “Codice di Buona Pratica per la progettazione, l’esecuzione e il controllo dei massetti”.
Con la quarta revisione del documento, gli associati Conpaviper hanno deciso di fare un ulteriore passo avanti: travasare le proprie conoscenze tecniche di cantiere trasformandole in caratteristiche misurabili ed oggettive ottenute dopo due anni di prove di cantiere realizzate su numerose tipologie di pavimenti. La rev. 04 Codice di Buona Pratica presenta numerose modifiche radicali rispetto a quella precedente: il documento non tratta solo di massetto di supporto ma con una visione operativa approfondisce l’intera stratigrafia del pavimento, introduce la funzione del progettista del sistema pavimento, apre all’utilizzo di massetti leggeri, fornisce requisiti per i sottofondi e parametri certi rilevabili da prove meccaniche eseguite in cantiere.
CONPAVIPER è l’Associazione Italiana di Categoria delle Imprese di Pavimentazioni Continue e rappresenta le aziende che operano nell'ambito dei settori delle pavimentazioni industriali, dei rivestimenti resinosi e dei massetti di supporto.
CONPAVIPER è una libera associazione delle imprese che operano nei seguenti comparti:
CONPAVIPER è un Ente, riconosciuto giuridicamente, che raggruppa, su base volontaria, più di 100 imprese di tutte le dimensioni, operanti nella realizzazione di pavimenti, nella produzione di materiali dedicati, nella fornitura di servizi e consulenze e progettazioni.
L'Associazione ha per scopo:
CONPAVIPER è socio di UNI.
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