Cambiamenti climatici, a rischio il Mediterraneo: ondate di calore più frequenti, emissioni CO2 e metano in aumento
Questi i dati presentati dall’ENEA durante l’evento organizzato per i 25 anni dell’Osservatorio Climatico di Lampedusa, punto di riferimento internazionale per lo studio dell’evoluzione del clima e delle sue variabili essenziali.
Osservatorio Climatico di Lampedusa
La scelta di Lampedusa come sito dei rilevamenti non è casuale, infatti le sue dimensioni, sua posizione isolata, la lontananza da influenze vegetali e antropiche esterne e la sua composizione del terreno, senza particolari rilievi permettono di ottenere immagini dallo spazio valide e certificate.
Qui si snodano le informazioni nel campo atmosferico e le reti osservative mondiali ed europee, aiutando a fornire anche un quadro complessivo sul ciclo del carbonio, grazie ai dati presi in una zona rappresentativa, come il Mediterraneo, dove i cambiamenti climatici impattano con effetti amplificati.
Cos'è il piranometro? Uno strumento che misura il flusso della radiazione solare. Di solito sono dei piccoli apparecchi dotati di un apposito sensore che misura l’irradianza. Esistono tre tipologie di strumenti: a termopila, il solarimetro a cella fotovoltaica (detto anche piranometro fotovoltaico) e quello a fotodiodo.
Cos'è il Pirgeometro? Questo strumento misura la radiazione infrarossa emessa dall’atmosfera verso la superficie, radiazione che dipende dalla struttura termica dell’atmosfera, da contenuto e distribuzione verticale di vapor d’acqua, CO2 e altri gas serra, particolato di grandi dimensioni, e soprattutto dalle nubi, ben visibili nella foto. La cupoletta dello strumento riflette la radiazione solare e lascia passare quella infrarossa.
Clima e relazioni, a cosa servono i dati rilevati
I dati rilevati dall'Osservatorio forniscono delle informazioni aggiuntive per comprendere maggiormente il clima e le sue relazioni con altri fenomeni atmosferici tra cui:
- le misure per la caratterizzazione degli aerosol nella colonna atmosferica nell’ambito della rete AERONET (AErosol RObotic NETwork) della NASA;
- lo studio dell’interazione, distribuzione e caratteristiche di componenti atmosferici quali nubi e aerosol (questi ultimi di origine naturale e antropica), e loro effetti sul bilancio radiativo terrestre, anche nell’ambito dell’infrastruttura europea ACTRIS (Aerosols, Clouds, and Trace Gases Research InfraStructure);
- lo studio delle proprietà della colonna d’acqua, anche nell’ambito della rete nazionale dell’infrastruttura europea EMSO (European Multidisciplinary Sea Floor and Water Column Observatory) le attività sull’inquinamento nell’ambito del progetto PULVIRUScondotto da ENEA, ISS e SNPA;
- gli studi sull’evoluzione dei gas serra e il ruolo di oceano e vegetazione nel ciclo del carbonio nell’ambito della infrastruttura di ricerca europea ICOS (Integrated Carbon Observation System);
- le misure atmosferiche di concentrazione di gas serra che contribuiscono alla Global Atmosphere Watch(GAW) – la rete mondiale per lo studio del cambiamento climatico che coinvolge circa 80 Paesi nell’ambito dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale(WMO);
- le collaborazioni con istituzioni nazionali ed internazionali per la misura della concentrazione di ozono e delle proprietà chimico-fisiche del particolato atmosferico (PM), e per misure ionosferiche e sismiche;
- il monitoraggio dei gas ad effetto serra nell’ambito della rete Global Greenhouse Gas Reference Network della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration, USA).
Clima: la Co2 in aumento del +15%, il metano del +9%
Dagli ultimi rilevamenti effettuati dall'Osservatorio Climatico di Lampedusa negli ultimi 20-30 anni le emissioni di CO2 sono aumentate da circa 365 a circa 420 parti per milione (+15%), mentre il metano cresce da circa 1825 a 1985 parti per miliardo (+9%). Aumentano e si fanno più intensi anche i fenomeni climatici legati delle ondate di calore, mentre la temperatura media è cresciuta di circa 0.5°C.
Metano, incide di oltre il 30% sul riscaldamento globale
L’osservatorio atmosferico è utilizzato inoltre per lo studio di altre grandezze fondamentali per gli effetti sulla radiazione solare e infrarossa e sul ciclo dell’acqua, tra cui:
- aerosol;
- vapor d’acqua;
- nubi;
- altri gas serra tra cui, il protossido di azoto (N2O), i composti alogenati;
- il metano (CH4), responsabile di oltre il 30% del riscaldamento globale.
Aumento della temperatura media del mare (+1.5°C) e dei fenomeni delle ondate di calore
A 5 chilometri dalla costa sorge l’osservatorio oceanografico, una boa hi-tech dotata di sistemi di sensoristica che permette di acquisire dati sulle caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua e che rileva valori importanti per la comunità scientifica, tra cui:
- temperatura;
- radiazione;
- pressione;
- pH, ma anche clorofilla e materia organica disciolta a varie profondità.
Questa “sentinella” del clima ha confermato anche l’aumento della temperatura media del mare che negli ultimi 100 anni ha subito un incremento (+1.5°C), quindi molto di più della media globale, e una maggiore frequenza di fenomeni come le ondate di calore intense e durature, con temperature del mare che nel 2022 hanno raggiunto i 30°C e che mettono a rischio la biodiversità, modificano gli habitat di varie specie e influiscono principalmente su pesca, acquacultura, condizioni atmosferiche ed evaporazione.
Alle misure atmosferiche e oceanografiche a breve si aggiungeranno anche quelle relative agli scambi di CO2 tra vegetazione e atmosfera permettendo di avere un quadro complessivo integrato sugli scambi e la distribuzione della CO2 e di energia tra mare, terra ed atmosfera che regolano il clima di tutta la regione.
L'Osservatorio Climatico di Lampedusa è stato anche al centro delle attività del progetto ES-PA che ha come fine il miglioramento delle competenze delle PA regionali e locali sui temi dell'energia e della sostenibilità. Con questi obbiettivi comuni, sono stati implementati progetti integrati territoriali per lo sviluppo sostenibile, l'uso efficiente delle risorse e il turismo sostenibile. Inoltre, in collaborazione con Area Marina Protetta delle isole Pelagie, sono state realizzate diverse attività, tra cui eventi di citizen science per gestire l'ecosistema marino e il rapporto con l'atmosfera, eventi, fornendo anche le infrastrutture e i dati per il monitoraggio.
Fonte: ENEA
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