Coperture sostenibili e spazi didattici di design per il nuovo campus green di Bologna Business School
Il New Campus di Bologna Business School integra edifici storici con strutture moderne, valorizzando il paesaggio circostante. Progettato da MCA, il campus coniuga sostenibilità e design per creare un ambiente educativo all'avanguardia.
Un nuovo polo universitario in cui storia e contemporaneità dialogano e si fondono con il paesaggio circostante
Il contesto
Il progetto del campus nasce dall’esigenza di creare nuovi spazi didattici e di condivisione per la Bologna Business School, recuperando un luogo di rilevanza storica e integrando rinnovate funzioni culturali e ambientali. Un polo universitario che sorge dalla riqualificazione di alcuni edifici già presenti nel sito di proprietà della Fondazione Bologna Business School sui colli bolognesi e permette di ripensare la distribuzione dei servizi al momento ospitati in Villa Guastavillani, attuale landmark del campus, includendone di nuovi. L’intervento si propone così di valorizzare l’intero potenziale dell’area e delle connessioni territoriali a essa legate dando alla scuola un respiro internazionale.
“Il progetto del New Campus di Bologna Business School si sviluppa attorno all’idea di unitarietà nella diversità: il nuovo edificio si relaziona con il paesaggio quale elemento unificatore e generatore, sviluppando un dialogo empatico tra l’ambiente circostante e l’architettura. La rilevanza storica di questi luoghi, inoltre, si intreccia con la contemporaneità generando un mutuo scambio capace di ispirare i giovani studenti.”
Dichiarazione di Mario Cucinella, Founder & Design Director di MCA – Mario Cucinella Architects
Il progetto architettonico
Coniugando riqualificazione e funzionalità degli edifici con l’ambiente circostante, la nuova polarità posta sul crinale della collina risulta perfettamente integrata nella natura e nel paesaggio. Un intervento “leggero” in cui spazi interni ed esterni si compongono quasi senza soluzione di continuità, consentendo una fruibilità massima in termini di veduta e un’ampia gamma di attività all’aperto. Il nuovo campus, inoltre, attraverso un asse pedonale diretto e rettilineo, si pone in continuità sia visiva sia fisica con Villa Guastavillani, generando un dialogo continuo tra presente e passato.
I due edifici di maggior pregio, la casa colonica e l’ex forno, sono stati recuperati per accogliere alcuni dei servizi del campus: nella casa colonica, aule flessibili per lo svolgimento di lezioni e momenti di studio, uffici e una sala riunioni; nell’ex forno, invece, una reception al servizio degli studenti per orientarli all’interno dell’area universitaria.
Altri tre edifici presenti nel sito sono stati, invece, riconfigurati in un unico blocco per dare vita a uno spazio più funzionale e capace di ospitare le funzioni didattiche principali.
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La nuova edificazione
La nuova edificazione si sviluppa su due piani con un grande interrato ed è collegata attraverso un tunnel sotterraneo alla casa colonica, così da dare una continuità “coperta” agli spazi accademici. All’esterno, un grande canopy che, come una piazza, crea uno spazio sociale di interazione tra gli studenti, e due giardini a gradoni, con solarium, che delimitano gli spazi del piano interrato garantendo il giusto apporto di luce e offrendo agli studenti un’estensione naturale della zona studio e della mensa.
Il disegno del paesaggio, il richiamo delle onde
Il disegno del paesaggio si ispira alle onde, richiamando la forma del cerchio. Dal fulcro del nuovo campus si irradiano, infatti, come cerchi di propagazione una serie di percorsi fluidi che, immettendosi nel paesaggio, formano dei terrazzamenti per ospitare attività sportive e di svago. Tale fluidità contrapposta alla rigidità e alla regolarità dei fabbricati fa da eco al contrasto tra la spensieratezza del praticare attività fisica e il rigore e la dedizione dello studio.
Copertura nuova con lamelle frangisole per limitare la radiazione termica e il controllo della luce
Le coperture rappresentano uno degli elementi caratterizzanti dell’intervento, combinando al meglio gli aspetti architettonici e di sostenibilità. Per la copertura del nuovo edificio, è stato studiato un apposito sistema di lamelle frangisole che permette di limitare l’ingresso della radiazione termica e controllare la quantità di luce all’interno degli spazi didattici. Nel caso della casa colonica, invece, la copertura contribuisce alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico, alimentando l’intero campus.
Grazie al grande parco in cui è immerso il campus, è stato previsto un sistema di raccolta e gestione delle acque meteoriche, riutilizzabili durante i mesi estivi.
Il progetto di interior design: spazi flessibili, rimodulabili
Per il nuovo campus, lo studio MCA ha curato anche il progetto di interior design ispirandosi al principio di flessibilità degli spazi didattici, che sono rimodulabili sulla base delle esigenze quotidiane della vita accademica, e sviluppando un dialogo continuo tra interni ed esterni.
La distribuzione degli ambienti
Una grande scala teatro in rovere naturale caratterizza il blocco di nuova edificazione: pensata per connettere i due livelli dell’edificio, la scalinata è attorniata da una libreria lignea ad anello, simbolo del valore culturale dello studio e della formazione accademica tradizionale, e integra sedute per gli studenti. Al primo piano si trovano la hall e le aule didattiche con ampie superfici vetrate alternate a superfici opache dai toni caldi che si fondono con il controsoffitto a lamelle e offrono una vista a 360 gradi sul paesaggio collinare.
La copertura a lamelle caratterizza anche il seminterrato, dove un ampio open-space è dedicato in parte alla didattica, con spazi modulabili per ospitare momenti di studio, eventi e conferenze, e in parte alla zona ristorazione. La cucina è concepita come un cubo in acciaio satinato, totalmente trasparente - per incarnare l’idea dello show-cooking -, opacizzabile a fine servizio. Lo spazio mensa si ispira, invece, al mondo vegetale, con un grande tavolo flessibile e dinamico che, con l’ausilio di elementi modulari, ricorda i rami di un albero. Episodi verdi, inoltre, arricchiscono il tavolo e rinsaldano la relazione tra gli interni e il paesaggio dei colli bolognesi.
Una scala elicoidale in rovere definisce gli interni dell’ex casa colonica, inserendo forme curvilinee e dinamiche nell’ambiente. Nell’interrato, il tunnel sotterraneo di collegamento è dedicato, invece, all’installazione di opere d’arte e acquisisce così una valenza iconica e comunicativa.
Crediti
Informazioni generali
Cliente: Bologna Business School
Anno: 2024
Luogo Bologna, Italia
Area: 2500 mq
Progetto
Team di progetto
Mario Cucinella
Project Director: Andrea Rossi
Project Leader: Davide Raffaelli, Enrico Iascone
Architect: Francesca Fochi, Stefano Bastia, Francesco Rosa
Interior & Product + Material Unit Manager: Elena Cerizza
Interior Design Specialist: Edoardo Caizzi, Ginevra Venturini, Michela Galli
Senior Material Specialist: Lucrezia Rendace
Visual Unit Manager: Alessia Monacelli
Senior Visual Artist Specialist: Walter Vecchio
R&D Unit Manager Lori Zillante
Senior R&D Specialist: Lapo Naldoni, Elena Biason
Ingegneria strutturale: Studio Ballardini
Ingegneria impiantistica: Galileo Ingegneria; STEP Engineering
Ingegneria acustica: Studio Raffellini
Ingegneria antincendio: IDF Ingegneria del Fuoco
Landscape design: La Stanza C
Direzione lavori generale: EN7 srl
Direzione lavori strutturale: Studio Ballardini
Impresa opere edili e impiantistiche: ING.FERRARI SPA
Impresa opere esterne: Arcadia Impianti s.r.l.
Arredi custom: Henoto Spa e UniFor Spa
Visual: MCA Visual, GDA-V Studio
Foto: Walter Vecchio
Fonte: Mario Cucinella Architects comunicato stampa
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