Impianti termici industriali, decarbonizzazione e sicurezza: ANICA presenta la sua visione futura del comfort ambientale

Conferenza Stampa Nazionale, ANICA (Associazione Nazionale Comfort Innovazione Ambiente), Milano 5 giugno 2025 presso la prestigiosa location eventi milanese SWISS CORNER

Formazione, efficienza e cultura della manutenzione: queste le parole chiave che hanno guidato la conferenza stampa di ANICA – Associazione Nazionale Innovazione Comfort Ambiente – tenutasi oggi con l’intervento del presidente David Herzog, del segretario generale Jacques Gandini e del consigliere Paolo Marcati.

Un momento di riflessione condivisa che ha tracciato con chiarezza il ruolo sempre più strategico della filiera termotecnica nel percorso di transizione energetica, con particolare attenzione al mondo industriale e commerciale.

Herzog: “Un nuovo modo di collaborare, un nuovo ruolo per il nostro settore”

Aprendo i lavori, David Herzog ha evidenziato il significato profondo di questa fase di cambiamento:

“Il nostro settore è chiamato a svolgere un ruolo attivo nella transizione ecologica. Non possiamo limitarci al comparto residenziale: il mondo commerciale e industriale ha un immenso potenziale inespresso in termini di recupero energetico, efficienza e sostenibilità.”

Herzog ha poi ricordato come ANICA – fondata nel 1981 – sia oggi molto più di un’associazione tecnica. Con il nuovo payoff “Innovazione, Comfort, Ambiente”, l’associazione si propone come motore culturale, capace di creare ponti tra industria, istituzioni, enti normativi e nuova generazione di tecnici.

“La formazione è centrale”, ha ribadito, “e deve rispondere a nuove competenze, a nuovi strumenti, a nuovi modi di vivere il mestiere: artigiani digitali, capaci di gestire impianti evoluti, saranno sempre più richiesti”.

Gandini: “L’efficienza non è un dettaglio: è valore, è strategia industriale”

Nel suo intervento, il segretario generale Jacques Gandini ha messo in luce il legame diretto tra efficienza degli impianti e competitività delle imprese:

“Un impianto termico industriale vetusto, laddove modernizzato ad esempio con una caldaia a condensazione e/o integrato con i recuperi termici, può passare da un rendimento mediocre dell’80% a oltre il 100%, integrando sistemi avanzati che possono includere anche le modernissime pompe di calore ad alta temperatura, adatte per i cascami termici. Questo significa ridurre i costi di esercizio, abbattere le emissioni e restituire valore all’azienda.”

Gandini ha poi presentato i primi dati della campagna digitale ANICA strutturata in 10 punti strategici, che toccano temi come la riduzione dei consumi, l’uso dei calori di scarto, l’integrazione delle rinnovabili, il miglioramento del punteggio ESG e la valorizzazione del sito industriale.

“La ristrutturazione sarà il cuore dell’edilizia dei prossimi 25 anni – ha ricordato Gandini – e noi dobbiamo farci trovare pronti con impianti intelligenti, efficienti, sicuri.”

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Marcati: “La sicurezza è il punto di partenza, non il traguardo”

Il consigliere Paolo Marcati ha invece posto l’accento su un altro nodo cruciale: la qualità dell’installazione e della manutenzione.

“Oggi anche un prodotto semplice, come una canna fumaria, richiede grande competenza per essere installato in sicurezza. Troppo spesso i materiali evolvono, ma le maestranze non sono formate. Questo genera errori, rischi, incidenti.”

Marcati ha denunciato un dato allarmante: ogni anno in Italia si verificano oltre 10.000 incendi da fuliggine, legati a cattiva installazione o mancata manutenzione degli impianti di evacuazione fumi.

“Serve una cultura della manutenzione, della responsabilità, della tracciabilità. E serve anche un salto di qualità nei prodotti, che devono essere sempre più preassemblati, certificati e ispezionabili a colpo d’occhio.”

ANICA: da associazione di categoria a promotore di sistema

Il filo rosso che unisce gli interventi della conferenza stampa è chiaro: ANICA non rappresenta solo un settore, ma un’intera visione. Un approccio che tiene insieme innovazione tecnologica, cultura impiantistica, sicurezza, formazione, normativa e valore industriale.

Un percorso condiviso con enti come il Comitato Termotecnico Italiano (CTI/UNI) di cui ANICA fa parte e con cui ANICA lavora ai tavoli normativi, ma anche attraverso collaborazioni con università, ITS, scuole professionali e stakeholder istituzionali.

Dieci punti per ripensare il comfort e l’energia

La conferenza stampa si è chiusa con un invito: uscire dalla logica del solo prodotto, e ragionare in termini di ciclo di vita, valore infrastrutturale, servizi post-vendita, manutenzione programmata. Non si tratta solo di “vendere impianti”, ma di costruire un ecosistema di comfort, sicurezza e sostenibilità.

Come ha sintetizzato in chiusura Herzog:

“Il nostro compito non è solo aggiornare le tecnologie, ma aggiornare la cultura con cui le pensiamo, le installiamo, le manteniamo e le valorizziamo.”

Fonte: ANICA – Associazione Nazionale Innovazione Comfort Ambiente