La geomatica ha piedi solidi nelle Marche

Il racconto della giornata studio che ha ufficialmente dato il via a SIFET Marche

Una bella giornata di sole, barche a vela in lontananza, e ovviamente colline marchigiane che da sempre raccontano la cordialità delle persone e la capacità di gestire un territorio come pochi posti in Italia.

Con la nascita di SIFET Marche, grazie al lavoro del gruppo di ricerca che da sempre sostiene le scienze geo-topografiche e ora incondizionatamente GEOMATICHE, si avvia un percorso di cultura tecnica e innovazione, sperando che la voglia di crescere della comunità degli operatori, continui sulla scia di questa iniziativa di convergenza tra nuove e vecchie esigenze.

Ma andiamo con ordine, e facciamo innanzitutto i complimenti agli organizzatori, in primis alla prof.ssa Eva Malinverni e al prof. Roberto Pierdicca del DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e dell’Architettura dell'Università Politecnica delle Marche, che con la loro volontà hanno perseguito l'obiettivo di portare avanti la bandiera della conoscenza, del fare e dell'innovare, che in parte raccoglie l'approccio che il compianto prof. Gabriele Fangi ha profuso nel tempo nell’Università marchigiana in quel delle Brecce Bianche.

È forse grazie a lui che la voglia di fare non è mai tramontata ? Chissà, ma è certo che “la fotogrammetria sferica”, l’ultimo percorso di innovazione portato avanti dal prof. Fangi, ha di fatto seminato cultura e voglia di fare, almeno tra chi era presente e a lui ha dedicato la voglia di fotogrammetria, dentro al nuovo mondo dei rilievi e dei Digital Twin prossimi venturi.

Nel corso dell'evento, una prima presentazione ha contestualizzato gli aspetti associativi del nuovo che avanza, attraverso la costituzione di SIFET Marche, ma poi la parola è passata subito alla realtà, fatta di studio e monitoraggio.

Pericolosità geo-idrogeologiche

Dati gli ultimi eventi in Emilia Romagna e la situazione sempre pericolosa in molti luoghi marchigiani, non ultima la Valle Esina che è grande e non proprio protetta nel contesto esondativo, con la prima relazione tenuta dal prof. Alberto Tazioli, il cui titolo iniziava proprio con le “Pericolosità geo-idrogeologiche…..”. Una dimostrazione pratica, se ancora ve ne fosse bisogno, che il motto “rilevare per conoscere, conoscere per difendere” è pur sempre attuale.

L'importanza di ruolo oggi assunto dai dati

Nella seconda relazione l’accento è posto invece sul mondo dell’agricoltura 4.0, dimostrando che “il ruolo dei dati è centrale come sempre” e che l’intelligenza degli algoritmi è pur sempre alimentata dai dati. Questo è il quadro del settore disegnato dal prof. Adriano Mancini che ha tenuto la relazione.

A seguire, due lezioni che io considero “magistralis”, per importanza, capacità e spessore dei relatori.

La prima relazione è stata tenuta dal prof. Berardo Naticchia, su un tema in questo periodo centrale su diversi fronti, come il mondo del “Digital Twin delle infrastrutture a scala nazionale”, che permette in un sol colpo la “digitalizzazione” degli asset, ma anche gestione, monitoraggio, condivisione di informazioni e integrazione nelle infrastrutture digitali dell’Italia. Insomma, qualcosa in linea con l’agognato PNRR della Next Generation EU.

Ma gestire il territorio, le infrastrutture, o già la semplice cartografia dei luoghi, non è cosa facile e immediata, se non si hanno le basi tecniche e non si è in grado di applicare le regole che specialisti del settore e delle materie di base, purtroppo non potranno più supportare perché ormai ridotti al lumicino.

È per questo che la lezione del prof. Renzo Maseroli, decano operativo della geodesia in Italia degli ultimi 40 anni, ha suscitato l’interesse adeguato sul tema della “Evoluzione dei sistemi di Riferimento”. Questione alla base di tutto ciò che è geografico e digitale oggi, dove le regole però sono sempre le regole, e usare in modo non appropriate le coordinate cartografiche o di diversa specie, può portare a danni seri in molte situazioni.

Geomatica operativa: sponsor ed eccellenze del territorio

A seguire, un altro momento molto significativo è stata la presentazione dello spaccato operativo del mondo produttivo marchigiano, che tra le diverse eccellenze trova anche il lato operativo in tutti i settori emergenti, a cominciare da Fly Engineering con l’impiego dei nuovi sistemi di volo UAV, che rappresentano la rivoluzione dominante in fotogrammetria e nel data capture in generale, insieme al mondo del Laser Scanner.

Ma per ottenere la sintesi informativa di nuova concezione, abbiamo dovuto aspettare l’ultima relazione prima del light lunch. Un excursus di bellissime immagini e di modelli 3D che modellano la realtà con precisione e continuità cromatica, affidando l’elaborazione agli strumenti di passaggio dal reale al virtuale e viceversa, con l’esperienza e la passione di William Tantucci di 3WD.

Dopo il light lunch nella stupenda cornice del complesso Domus Stella Maris, le operazioni sono proseguite con il lavoro sul campo con le tecnologie innovative degli sponsor della giornata, che in quanto a completezza di soluzioni e a concorrenzialità di formule e costi, era abbastanza variegato. Erano presenti infatti primarie aziende come Topcon, Microgeo, STONEX, NOVATEST ed altre realtà locali, come DRC, ma anche Capstudio che ci ha introdotto al mondo del monitoraggio classico, nonché al processo ormai diffuso tra Point Cloud e BIM, portando il cliente direttamente nella fase operativa della progettazione.

Un buon inizio quindi per la sezione SIFET Marche, che ha l’occasione di portare innovazione e saperi in tutta la regione, supportando le attività professionali e culturali di un vasto popolo della geomatica, tra cui geometri, ingegneri, architetti e professionisti non sempre classificabili in ordini professionali e categorie operative. SIFET MARCHE diventerà un punto di riferimento per una infinita casistica di professionisti, enti e realtà imprenditoriali che fanno della geomatica e delle sue tecnologie, il modus operandi della loro realtà quotidiana.

Un ringraziamento quindi agli organizzatori, ma anche ovviamente agli sponsor, ai patrocinanti più significativi come i Collegi dei Geometri delle Marche, ovviamente agli sponsor, e all’Università Politecnica delle Marche, e infine alla Regione Marche, tra i sostenitori dell’iniziativa.

Un ringraziamento sentito va invece ai relatori, e al pubblico che ha presenziato numeroso.