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Le Estati stanno davvero diventando più calde? I Dati parlano chiaro

Le estati stanno diventando più calde, come dimostrato da un'analisi della Columbia University citata nel New York Times. Mentre meno dell'1% delle estati a metà del 20° secolo erano estremamente calde, ora superano il 25%. Questo aumento delle temperature ha gravi conseguenze globali, sottolineando l'urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico.Ecco qualche informazione in più.

Da un recente articolo del New York Times dal titolo “It’s Not Your Imagination. Summers Are Getting Hotter.” scritto da Nadja Popovich e Adam Pearce, è emerso un dato inconfutabile: le estati stanno diventando sempre più calde.

Se aveste avuto l'impressione che le estati diventassero progressivamente più torride, le vostre percezioni sono giustificate. È sorprendente e preoccupante come molti negazionisti scelgano di ignorare la crescente mole di prove, preferendo sminuire l'urgenza della crisi climatica a favore di problemi a breve termine come i prezzi del carburante. Allo stesso modo, i "doomer" che credono che ormai sia troppo tardi per agire, fanno poco per aiutare la causa. Il cambiamento è possibile, ma richiede impegno e azione.

Esaminiamo ora la fonte che ha ispirato questo articolo.

Il pezzo si basa su un'analisi aggiornata dei ricercatori della Columbia University.

Questa analisi mostra come, nel corso degli ultimi decenni, le temperature estive locali dell'emisfero settentrionale abbiano subito un marcato aumento.

È interessante notare che, come evidenziato dai dati, non ogni estate di oggi è più calda rispetto al passato, ma la distribuzione delle temperature estive si è notevolmente spostata verso l'alto.

Il clima: un cambiamento significativo

Una delle statistiche più impressionanti menzionate da Popovich e Pearce è che in meno dell'1% delle estati a metà del 20° secolo era estremamente caldo per la loro localizzazione. Questo in confronto al più di un quarto delle estati nell'ultimo decennio. Questo dato parla da solo e dimostra l'evoluzione rapida e drammatica delle temperature globali.

L'estate scorsa è stata un esempio lampante dell'impatto che il calore estremo può avere.

Abbiamo assistito a incendi devastanti nel Mediterraneo, città cinesi costrette a sospendere lavori all'aperto e ad aprire centri di raffreddamento d'emergenza e, negli Stati Uniti, settimane di caldo insopportabile hanno messo sotto pressione gli ospedali.

Singh, leader del Climate Extremes Lab alla Washington State University, ha affermato che "il calore estremo è uno dei modi più diretti in cui stiamo sperimentando gli impatti del riscaldamento globale". La sua affermazione sottolinea l'importanza di riconoscere e agire di fronte a questi cambiamenti.

Per comprendere meglio queste variazioni, James Hansen, un rinomato scienziato climatico e attuale professore alla Columbia University, insieme ai colleghi Sato e Ruedy, ha confrontato le temperature estive locali di ogni decennio con quelle mediamente registrate tra il 1951 e il 1980.

Durante questi anni di riferimento, le estati si distribuivano equamente tra normali, fredde e calde. Tuttavia, avvicinandoci al 2023, i dati rivelano una preoccupante tendenza: la maggior parte delle estati erano ora calde o estremamente calde.

I risultati? Mentre un terzo delle estati durante quel periodo erano considerate nella norma, entro il 2023, la vasta maggioranza delle estati era calda o estremamente calda.

Questi numeri, benché freddi e impersonali, dipingono un quadro inconfutabile.

Non stiamo parlando di leggere variazioni stagionali o di piccoli cambiamenti marginali. Questi dati ci mostrano una trasformazione marcata del nostro clima, con potenziali ripercussioni per ogni aspetto della vita sulla Terra.

Le parole di Dr. Hansen riassumono eloquentemente la situazione: "Le persone notano gli estremi".

Questi dati, come evidenziato da Popovich e Pearce, ci mostrano che non possiamo più ignorare la realtà del cambiamento climatico.

Non si tratta solo di temperature più elevate, ma delle conseguenze dirette e tangibili che esse comportano per la nostra società, economia e ambiente. Grazie al New York Times e agli autori per aver gettato luce certa su una questione tanto cruciale.

Il cambiamento c’è già stato

Il cambiamento climatico non è più un'allerta lontana: è una realtà tangibile e preoccupante, come evidenziano chiaramente i dati.

Per chi opera nel campo della progettazione urbanistica e architettonica, è imperativo adeguarsi a queste nuove circostanze. Le crescenti temperature e le prolungate periodi di siccità ci costringono a ripensare completamente la progettazione delle nostre città, dei nostri spazi pubblici e dei luoghi turistici.

L'incremento dei fenomeni estremi come ondate di calore, incendi e siccità influisce non solo sul benessere delle comunità, ma anche sull'economia, dagli edifici in costruzione ai luoghi turistici, passando per i trasporti pubblici e le strutture industriali.

Alcuni mesi fa, ho esaminato la crescente sfida del cambiamento climatico nell'articolo

Qualche mese fa ho scritto l’articolo “Il Nuovo Volto dell'Estate: dovremo adattarsi ai Cambiamenti Climatici”, eco delle parole di un ministro tedesco che ci avvertiva: con queste condizioni climatiche, molte destinazioni potrebbero diventare invivibili durante i mesi estivi.

Grandine, trombe d'aria, incendi e ondate di calore estremo sono solo alcune delle minacce emergenti. L'immagine romantica dell'estate come stagione idilliaca sta velocemente sfumando, sostituita da un crescente senso di apprensione.

Oltre alla necessità di costruzioni ad alta efficienza energetica, diventa essenziale implementare misure come la raccolta e il riciclo dell'acqua, l'installazione di tetti verdi, l'utilizzo di materiali che riflettono il calore e la creazione di aree ombreggiate pubbliche.

È giunto il momento di riformare le normative urbanistiche e edilizie, prendendo in seria considerazione le nuove sfide climatiche.

Solo con un'azione decisiva e proattiva possiamo sperare di costruire un futuro sostenibile e resiliente per le prossime generazioni, ma anche adatto per il presente, lasciando finalmente il passato.


LINK all’articolo del NYT richiamato all’interno del testo.

Immagini

FONTE: NYT “ It’s Not Your Imagination. Summers Are Getting Hotter.”

Il riscaldamento terrestre. Analisi dei diversi decenni

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