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Legge di Bilancio 2024: ecco il testo bollinato! Novità per caro materiali, mutui agevolati prima casa, progettazione enti locali

Disponibile il testo bollinato della Legge di Bilancio 2024, aggiornato al 30 ottobre. Gli Under 36, le coppie giovani, i genitori single o i conduttori degli alloggi IACP potranno, anche per il prossimo anno, acquistare immobili con i mutui agevolati per la prima casa. Inoltre, le misure eccezionali contro il caro-materiali per l'aumento del costo delle materie prime in edilizia del DL Aiuti vengono estese a tutto il 2024. Accordo sulla cedolare secca per gli affitti brevi, che sarà elevata dal 21 al 26% solo "in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d'imposta".

AGGIORNAMENTO 31/10 - In data 30 ottobre è stato trasmesso al Parlamento il testo bollinato del DDL Bilancio 2024: ora parte l'esame dalla Commissione Bilancio del Senato. La manovra 2024, dal valore di circa 24 miliardi di euro, è composta di 109 articoli e 6 allegati. Il testo è disponibile in allegato, le misure di riferimento di interesse per edilizia e professionisti sono analizzate nell'articolo.


In primis vanno considerati, nell'analisi, gli altri due provvedimenti collegati che formano, insieme al DDL Bilancio 2024, la Manovra finanziaria, per i quali bbiamo già fornito le prime coordinate nel giorno dell'approvazione del Governo al provvedimento.

Ricordando che comunque il Parlamento dovrà studiare il testo, eventualmente modificarlo, tagliarlo o ampliarlo per l'approvazione finale entro il 31 dicembre 2023 per l'entrata in vigore dal 1° gennaio 2024, riepiloghiamo tutte le misure di potenziale interesse per il comparto professionisti ed edilizia.

Mutui prima casa: agevolazioni prorogate al 31 dicembre 2024

L'articolo 3 stabilisce che il termine di cui all'art.64, comma 3, primo e secondo periodo, del DL 73/2021, è differito al 31 dicembre 2024.

Pertanto, gli Under 36, le coppie giovani, i genitori single o i conduttori degli alloggi IACP potranno, anche per il prossimo anno, acquistare immobili con i mutui agevolati prima casa.

L'agevolazione è figlia del secondo comma dell'art.3, che assegna altri 282 milioni di euro al "Fondo di garanzia per la prima casa".

Ricordiamo, sul questo Fondo, che:

  • è gestito da CONSAP ed è dedicato a tutti i cittadini non proprietari di altri immobili ad uso abitazione. L'immobile per il quale si chiede il mutuo, entro i 250 mila euro, deve essere abitazione principale e non rientrare tra gli immobili di lusso;
  • è agevolato anche l'acquisto con lavori di ristrutturazione se portano un miglioramento di efficienza energetica dell'immobile stesso;
  • la garanzia pubblica è del 50%, ma può arrivare all'80% a favore delle categorie citate in precedenza. Tali soggetti non devono avere un ISEE oltre i 4o mila euro l'anno.

Caro materiali: proroga norme e rifinanziamento di 300 milioni

Le misure eccezionali contro il caro-materiali per l'aumento del costo delle materie prime in edilizia del DL 50/2022 (art. 26 del Aiuti) vengono estese a tutto il 2024.

Lo prevede l'art.58, che quindi estende a tutto il prossimo anno l'applicazione dell'utilizzo dei prezziari aggiornati ai lavori in corso con il riconoscimento del 90% degli eventuali maggiori costi sostenuti dalle imprese e contabilizzate dal direttore dei lavori.

Previsto anche il rifinanziamento del "Fondo prosecuzione opere pubbliche", con 200 milioni in più per l'anno 2024 e 100 milioni per il 2025.

Ritenuta sui bonifici per i bonus edilizi: dall'8 all'11%

La prima versione della Legge di Bilancio alza dall'8 all'11% la ritenuta sui bonifici (effettuati dal cliente all'impresa) inerenti lavori di ristrutturazione edilizia che beneficiano o del Superbonus o di un'altra agevolazione edilizia.

Si tratta dell'importo trattenuto o dalla banca o da Poste per il 'costo' del bonifico parlante obbligatorio in questo tipo di pagamenti.

Programma di mitigazione strutturale della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici

È istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri un Fondo per il finanziamento di un «Programma di mitigazione strutturale della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici».

Ponte Stretto Messina: 780 milioni a disposizione nel 2024

L'articolo 56, rubricato "Norma su fondi e investimenti e nuovi interventi" autorizza, per i lavori inerenti il Ponte sullo Stretto di Messina, un totale di 11.630 milioni di euro, così ripartiti:

  • 780 milioni nel 2024;
  • 1035 milioni nel 2025;
  • 1300 milioni nel 2026;
  • 1780 milioni nel 2027;
  • 1885 milioni nel 2028;
  • 1700 milioni nel 2029;
  • 1430 milioni nel 2030;
  • 1460 milioni nel 2031;
  • 260 milioni nel 20232.

Periodicamente, e comunque entro il 30 giugno di ogni anno sino all’entrata in esercizio dell'opera, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti presenta informativa al CIPESS sulle iniziative intraprese ai fini del reperimento di ulteriori risorse a copertura dei costi di realizzazione dell’opera.

Con apposite delibere, su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze, il CIPESS attesta la sussistenza delle ulteriori risorse di cui sopra determinando conseguentemente la corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui al primo periodo e la relativa articolazione annuale.

Indennità di discontinuità reddituale - ISCRO

Si tratta di una nuova indennità, riconosciuta in via sperimentale a partire dal 1° gennaio 2024, previa domanda, ai soggetti iscritti alla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 335/1995, che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.

L’indennità è riconosciuta ai soggetti di cui al comma 2 che presentano i seguenti requisiti:

  • a) non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  • b) non essere beneficiari di Assegno di inclusione;
  • c) aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell'anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 70 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all'anno precedente alla
    presentazione della domanda;
  • d) aver dichiarato, nell'anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12.000 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all'anno precedente la presentazione della domanda;
  • e) essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
  • f) essere titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all'iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

Misure in favore delle imprese

Per il finanziamento dei contratti di sviluppo, relativi ai programmi di sviluppo industriale, disciplinati ai sensi dell’articolo 43 del DL 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 133/2008, è autorizzata la spesa complessiva di 190 milioni di euro per il 2024 e di 210 milioni di euro per il 2025.

Progettazione enti locali: rifinanziamento

La Manovra rimodula le assegnazioni per il Fondo progettazione enti locali istituito dall'art.1 comma 51 della legge di Bilancio 2020, in questo modo:

  • 300 milioni per gli anni 2024, 2025 e 2026;
  • 200 milioni per gli anni dal 2027 al 2031.

Plusvalenza per vendita di casa ristrutturata fruendo del Superbonus: tassa al 26%

Un altro 'effetto collaterale' della versione n.1 della Legge di Bilancio 2024 è rappresentata dal fatto che i costi dei lavori per l'efficientamnto energetico, il miglioramento sismico o la riqualificazione degli immobili ristrutturati (agevolati col Superbonus) entreranno nella plusvalenza tassata al 26% in caso di vendita nei successivi 5 anni.

Affitti brevi: la tassa sale al 26% ma solo in caso di più di un appartamento

In virtù di quanto disposto dall'art.18 comma 1 lett.a) del DDL Bilancio 2024 bollinato, la cedolare secca per gli affitti brevi sarà elevata dal 21 al 26% solo "in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d'imposta".

Normalizzazione Superbonus: ultima scadenza per le unifamiliari al 110% è il 31 dicembre 2023

Nella Legge di Bilancio, come già chiarito a più 'voci' degli esponenti del Governo, non c'è più spazio per proroghe riferite al Superbonus.

Il Superbonus non sarà quindi rifinanziato e inizierà dal 2024 il decalage per i condomini, mentre si attendono eventuali novità per gli altri bonus, anche se la sensazione è che quelli in scadenza a fine 2024 (Ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus, Sismabonus Acquisti, ecc) non verranno toccati, in attesa del decreto che andrà a fissare i contorni del Bonus edilizio unico di cui ha anticipato i contenuti il ministro Pichetto qualche giorno fa.

Non ci saranno neppure ulteriori modifiche in merito alla scadenza del pagamento per le spese sostenute (al 31/12/2023) per i lavori sulle case unifamiliari (Superbonus 110%) che abbiano terminato però il 30% degli stessi entro il 30/9/2022.

Tradotto: dalle spese sostenute a partire da gennaio 2024 l'unica possibilità, per i condomini, sarà quella di usufruire del credito (con decalage) detraendolo dalle tasse (cioè in dichiarazione dei redditi), se si eccettuano ovviamente le operazioni precedenti al 16 febbraio 2023 (rimandiamo alle specifiche del DL Cessioni in tal senso).

Non ci sarà più invece la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito per le case unifamiliari al 110% 'fuori tempo massimo', cioè quelle sulle quali era stato completato il 30% dei lavori al 30 settembre 2022 ma per le quali non è stato versato integralmente il corrispettivo (cioè non sono state pagate le spese) entro il 31/12/2023. In merito alla coincidenza tra il pagamento dell'ultimo SAL e il termine effettivo dei lavori, segnaliamo che secondo quanto precisato dall'Agenzia delle Entrate a Telefisco 2023, è possibile usufruire del Superbonus 110% per le spese sostenute entro il 2023 solo se trovano corrispondenza in un SAL riferito al 31 dicembre (serve un visto di conformità rilasciato a fine SAL o a fine lavori).

In ultimo, ricordiamo che la premier Meloni ha dichiarato in sede di presentazione della Manovra finanziaria che "lo sconto in fattura l’abbiamo già abolito, ciononostante la dinamica del Superbonus continua imperterrita. Noi non abbiamo fatto nessun intervento in legge di bilancio su questo: i lavori devono essere completati entro la fine dell’anno, se si vuole beneficiare dello sconto in fattura. Altrimenti parte il meccanismo delle detrazioni senza la possibilità di sconto in fattura e cessioni, salvo quelli maturati in precedenza".

Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, Ristrutturazioni, Verde: scadenze aggiornate di tutti i bonus edilizi e tabella ANCE

In virtù dell'ultima modifica apportata dal Decreto Asset e Investimenti, le case unifamiliari sulle quali, entro il 30 settembre 2022, sono stati completati almeno il 30% dei lavori (SAL), prenderanno il Superbonus nella vecchia aliquota maggiorata (110%) per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023.


Il riepilogo delle scadenze su Ingenio!


IL TESTO BOLLINATO DEL DDL BILANCIO 2024 (NON ANCORA IN VIGORE), TRASMESSO AL PARLAMENTO IN DATA 31 OTTOBRE 2023, E' SCARICABILE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE.

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