Palazzo dei Diamanti a Ferrara, dopo i lavori di restauro riapre con una mostra sul Rinascimento
Dopo due anni di lavori di restauro e diverse polemiche, Palazzo dei Diamanti ha riaperto il 18 febbraio con la mostra "Rinascimento a Ferrara. Ercole de' Roberti e Lorenzo Costa", dedicato agli artisti fra il 400 e 500 della corte degli Este.
Il monumento simbolo della città riapre al pubblico dopo un periodo di restauro
Dal 18 febbraio 2023 la città di Ferrara ha visto riaprire le porte di uno degli edifici simbolo della città, il Palazzo dei Diamanti. Il monumento riapre dopo un intenso intervento di restauro e valorizzazione del complesso del 500', oltre che di un adeguamento degli spazi interni, esterni ai fini espositivi.
Gli architetti Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, che hanno fondato lo studio Labics nel 2002, sono i progettisti della proposta che ha vinto il concorso nel 2017 dal Comune di Ferrara, per il restauro, l’adeguamento funzionale e l’ampliamento dell’edificio disegnato da Biagio Rossetti nel 1492.
In seguito al dibattito iniziato nel 2019 attorno al “padiglione” (ovvero alla soluzione che, in base al bando, avrebbe dovuto ovviare all’assenza del quarto lato del Palazzo, fornendo di fatto una chiusura al percorso espositivo e un’addizione per vari usi), Labics ha proseguito l’incarico nel palazzo ferrarese: in particolare, su richiesta della committenza, ha elaborato una nuova visione per la (discussa e necessaria) struttura di collegamento.
“Non c’è mai un solo modo di fare un progetto. Tutto però dipende dalla domanda che ti viene posta”, dichiarano i progettisti Clemente e Isidori.
Nel 2019 il progetto di restauro aveva causato diverse polemiche. Un convegno ha approfondito sul piano culturale il dibattito circa il tanto discusso progetto di ampliamento del Palazzo dei Diamanti di Ferrara. >> Palazzo dei Diamanti: le ragioni del SÌ, le ragioni del NO
Le caratteristiche dell'intervento di restauro
Il bando del concorso di progettazione chiedeva un'integrazione per poter chiudere il percorso espositivo (l'antico Palazzo è privo del quarto lato), insieme alla ristrutturazione di alcune parti del Palazzo per accogliere alcuni servizi convenzionati con lo spazio espositivo ( la mensa, il bookshop, i servizi igienici e uno spazio per i bambini). Il progetto del nuovo padiglione espositivo, che rappresenta il fulcro del progetto, genera un dialogo con il contesto del Palazzo attraverso quattro diverse strategie.
Alternanza di pieni e di vuoti
Il nuovo progetto crea una relazione perfetta con la struttura spaziale del Palazzo ed è basato sulla successione di pieni e vuoti: lasciando uno spazio tra il nuovo edificio e il muro che inquadra il cortile cinquecentesco si realizza un nuovo cortile che arricchisce il già abbondante sequenza spaziale.
Matrice formale in linea con la geometria del Palazzo
Il padiglione basa la sua matrice formale sulla stessa logica geometrica che struttura il Palazzo, una scelta che consente al nuovo intervento, altrimenti diverso per linguaggio formale e materializzazione, di inserirsi nella logica evolutiva dell'edificio esistente.
Soglia: transizione tra un vuoto e l'altro
Assume un ruolo importante l'antico muro che separa il cortile dal giardino. L'allontanamento del nuovo edificio dal muro esistente ha permesso di conservare il suo status di soglia, elemento di transizione da un vuoto all'altro: prima lo spazio geometrico e controllato del cortile interno, poi lo spazio più naturale del giardino.
Sguardo sull'incompiutezza delle facciate del Palazzo
La nuova realizzazione permette di cogliere la condizione incompiuta che caratterizza le facciate interne del Palazzo, chiaramente visibile nel contrasto tra la ricchezza delle facciate marmoree esterne e il carattere spoglio del cortile interno. Così, il nuovo padiglione è stato concepito come una sorta di struttura “nuda”.
Nel varcare la soglia di Palazzo dei Diamanti, i fruitori del museo possono attraversare l'innesto di architettura contemporanea trilitico, leggero, essenziale, in parte chiuso da vetrate che però si relazionano anche con gli spazi esterni, nello specifico il giardino, anch’esso riqualificato, e gli ambienti interni valorizzati ed aree esterne ritrovate.
Committente: Comune di Ferrara
Luogo: Ferrara, Italia
Programma: Spazi espositivi
Stato: progettazione dello schema
Date: in corso
Superficie: 650 mq
Distacco di un pannello dal soffitto del Palazzo, rischio per alcune persone presenti
Inaugurata da pochi giorni l'apertura del Palazzo Diamanti e già c'è un problema di distacco del soffitto. Nessuno per fortuna si è fatto male, nonostante la caduta del pannello sia successa durante la visita del curatore della mostra "Rinascimento a Ferrara" aperta al pubblico il 18 febbraio.
Il distacco di un pannello dal soffitto della nuova passerella realizzata a Palazzo Diamanti ha ‘mancato’ alcune persone che si trovavano a percorrere la struttura da poco realizzata durante i lavori di restauro e riqualificazione.
Ancora non è stato chiarito quali possano essere le cause che hanno portato al distacco, se si tratti cioè di un difetto del materiale o di un problema di fissaggio.
Architettura
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Restauro e Conservazione
Con il topic "Restauro e Conservazione" vengono raccolti tutti gli articoli pubblicati che esemplificano il corretto approccio a quel sistema di attività coerenti, coordinate e programmate, dal cui concorso si ottiene la conservazione del patrimonio culturale.
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