Progettare edifici del futuro: intelligenza artificiale, automazione e nuove linee guida europee

Integrazione dell'intelligenza artificiale negli edifici: sfide e opportunità

La trasformazione digitale del settore edilizio è una leva fondamentale per accelerare la transizione energetica e migliorare la qualità e la resilienza degli ambienti costruiti. L’integrazione di tecnologie smart non rappresenta un semplice aggiornamento tecnologico, ma una svolta nel modo in cui gli edifici sono progettati, gestiti e vissuti.

In questo scenario si colloca il progetto europeo BuildON, che sviluppa soluzioni innovative e scalabili per trasformare gli edifici in sistemi intelligenti, efficienti e centrati sull’utente, capaci di adattarsi dinamicamente ai bisogni energetici e operativi in evoluzione.

Quadro politico e contesto dell’UE

La trasformazione digitale del settore edilizio è uno degli assi strategici della politica energetica europea. Gli edifici intelligenti, grazie a tecnologie capaci di monitorare e controllare dinamicamente i sistemi impiantistici, offrono un potenziale concreto per ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO₂, migliorando al contempo comfort, salute e funzionalità.

Tuttavia, la diffusione su larga scala di queste soluzioni è ancora frenata da ostacoli tecnici ed economici, dalla scarsa interoperabilità tra tecnologie e dalla frammentazione delle strategie tra il settore residenziale e quello terziario. Con l’aggiornamento della Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD) attraverso il testo (UE) 2024/1275, l’Unione Europea intende rafforzare il ruolo dell’automazione e della digitalizzazione come strumenti abilitanti della transizione energetica.

In particolare, l’articolo 13 introduce l’obbligo per gli Stati membri di assicurare l’adozione di sistemi tecnici intelligenti, come i BACS (Building Automation and Control Systems), per garantire il monitoraggio continuo, l’ottimizzazione dei consumi e una gestione dinamica degli edifici.

Secondo la direttiva, a partire dal 31 dicembre 2024, tutti gli edifici non residenziali con impianti HVAC di potenza superiore a 290 kW dovrebbero essere dotati di sistemi BACS, ove tecnicamente ed economicamente fattibile; questo obbligo verrebbe esteso, entro il 2029, anche agli edifici con impianti superiori a 70 kW.

Inoltre, dal 29 maggio 2026, i BACS dovranno includere anche il controllo della qualità ambientale interna. Gli Stati membri saranno tenuti a stabilire criteri chiari per valutare la fattibilità tecnica ed economica e a definire i requisiti minimi di funzionamento per questi sistemi.

La Direttiva introduce anche prescrizioni specifiche per i nuovi edifici e per quelli oggetto di ristrutturazioni importanti: a partire dal 29 maggio 2026, dovranno integrare sistemi per il monitoraggio e la gestione intelligente dell’energia, funzionalità per il bilanciamento dei circuiti idronici e la capacità di interagire con reti e piattaforme esterne, come comunità energetiche o sistemi di demand response.

In questo contesto si rafforza il ruolo dello Smart Readiness Indicator (SRI), già previsto nella revisione del 2018. Questo strumento consente di valutare il livello di “intelligenza” di un edificio in termini di capacità di adattamento, efficienza operativa e connettività, promuovendo l’adozione di soluzioni automatizzate che migliorano le prestazioni energetiche e la qualità dell’ambiente indoor.

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Le funzionalità dei BACS

Building Automation and Control Systems sono il fulcro della transizione verso edifici intelligenti. Questi sistemi devono essere in grado di eseguire in modo automatico e continuo una serie di funzioni avanzate, tra cui:

• Monitorare, registrare e analizzare i consumi energetici, abilitando interventi di regolazione automatica;
• Valutare le prestazioni degli impianti, identificare inefficienze e suggerire miglioramenti;
• Interagire con dispositivi e sistemi eterogenei, garantendo l’interoperabilità tra tecnologie e produttori diversi;
• Controllare la qualità ambientale interna, includendo parametri come CO₂, temperatura, umidità e ventilazione.

Nel contesto del progetto BuildON, i BACS assumono un ruolo strategico non solo per la gestione efficiente degli edifici ad alte prestazioni, ma soprattutto come leva per trasformare anche quegli edifici che, per limiti tecnici o economici, non possono essere oggetto di interventi di riqualificazione profonda. In questi casi, l’adozione di soluzioni smart – modulari, scalabili e interoperabili – rappresenta un’opportunità concreta per migliorare il profilo energetico e ambientale del parco edilizio esistente.

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