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Riqualificazione scuole e messa in sicurezza in zone sismiche: in Italia solo il 5,4% è in classe energetica A

I dati del XXIII Report Ecosistema Scuola di Legambiente indicano che le scuole italiane stanno affrontando ritardi significativi nella riqualificazione edilizia e nei servizi offerti. L'analisi dei fondi del PNRR mostra che la realizzazione di nuove scuole è un miraggio, con solo lo 0,6% negli ultimi 5 anni, con oltre il 40% degli interventi bloccati nella fase iniziale del progetto.

Report Ecosistema Scuola: +40% dei progetti è bloccato fin dall'inizio, ritardi cronici soprattutto al Sud

Nei servizi scolastici, soprattutto al Sud, si riscontra una bassa garanzia di mobilità sostenibile. La transizione ecologica delle scuole procede a passi troppo lenti, e c'è urgente bisogno di un'accelerazione e dell'istituzione di una struttura di governance per facilitare l'accesso e la gestione dei fondi destinati all'edilizia scolastica, rendendo le scuole più sicure, innovative e inclusive.

Nonostante alcuni casi virtuosi, le scuole in Italia continuano a essere in ritardo cronico sulla riqualificazione edilizia e i servizi scolastici. I divari regionali persistono, e la transizione ecologica nel settore è troppo lenta. I fondi del PNRR hanno un impatto limitato, con oltre il 40% degli interventi bloccati nella fase iniziale. Il XXIII Report Ecosistema Scuola di Legambiente, riferendosi al 2022, evidenzia ritardi maggiori nel Mezzogiorno, con preoccupazioni anche per il centro Italia colpito dal sisma del 2016.

Sicilia e Calabria mostrano un alto bisogno di interventi di manutenzione nelle scuole, e la costruzione di nuove strutture è assente negli ultimi 5 anni, con il governo concentrato sul Ponte sullo Stretto di Messina a discapito delle necessità scolastiche e della mobilità sostenibile.

I servizi scolastici, specialmente al Sud, sono carenti, con il tempo pieno praticato solo nel 20% delle scuole. Le palestre e gli impianti sportivi sono spesso assenti, con una carenza significativa nel Sud Italia. Le risorse del PNRR dovrebbero rappresentare un'opportunità per migliorare la qualità delle scuole e dei servizi, ma più del 40% degli interventi è bloccato nella fase iniziale di progetto.

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Transizione ecologica e messa in sicurezza sismica

Il report Ecosistema Scuola evidenzia la situazione di 6.343 edifici scolastici in 93 comuni capoluogo di provincia, frequentati da oltre 1,2 milioni di studenti. Legambiente chiede al Governo Meloni e al Ministro dell'Istruzione di dare priorità alla messa in sicurezza delle scuole in zone sismiche e di istituire una struttura di governance per facilitare l'accesso ai fondi e monitorare lo stato dei progetti.

Claudia Cappelletti, responsabile nazionale scuola di Legambiente, sottolinea la necessità di accelerare la transizione ecologica nelle scuole, affinché il settore non rimanga indietro e le disuguaglianze non aumentino. Le risorse del PNRR rappresentano un'opportunità che non deve essere sprecata, e l'infrastruttura scolastica dovrebbe essere considerata un asse strategico per la crescita del Paese.

L'analisi dei fondi del PNRR mostra che la realizzazione di nuove scuole è un miraggio, con solo lo 0,6% negli ultimi 5 anni. I fondi per mense e tempo pieno sono stanziati, ma la realtà sul campo è differente, con una disparità significativa tra Nord e Sud. Gli investimenti nelle infrastrutture sportive sono concentrati nel Sud e nelle Isole, ma le carenze infrastrutturali persistono.

Elena Ferrario, presidente di Legambiente scuola e formazione, sottolinea che la scuola non può essere un presidio educativo adeguato senza fondi sufficienti per funzioni socialmente strategiche come palestre, mense e asili nido. La necessità di gestire tali servizi è cruciale per garantire un'educazione completa.

A livello nazionale, la transizione ecologica nelle scuole è limitata, con solo l'1,3% degli edifici costruiti secondo principi di bioedilizia nel 2022. L'efficientamento energetico riguarda solo il 12,7% degli edifici scolastici costruiti negli ultimi 5 anni. La sicurezza è un problema, con solo il 5,4% degli edifici in classe A, mentre il 73% è nelle classi E, F e G.

Il Paese ha bisogno di scuole innovative, sicure e inclusive. Le buone pratiche, come quelle presentate da scuole di Trento, Bolzano, Perugia, Mantova, Prato, Torino, Lecce e Arezzo, mostrano che esistono esempi positivi che dovrebbero essere seguiti. La mobilità collettiva e la gestione efficiente dei servizi sono fondamentali per affrontare le sfide della transizione ecologica nelle scuole.

 

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Messa in sicurezza delle zone sismiche in Italia

Gli edifici scolastici posti in zona sismica 1, relativi ai Comuni di Belluno, Benevento, Isernia, Ragusa, Siracusa e Vibo Valentia sono 150, tra questi 40 risultano progettati o adeguati alla normativa tecnica di costruzione antisismica; quelli in zona sismica 2 sono 1.511 di cui 178 progettati o adeguati alla normativa.

Cosenza, Messina e Potenza le amministrazioni in zona 1 che non forniscono dati; tra quelle in zona 2 Ascoli Piceno, Catanzaro, Crotone,Palermo, Udine.

Le amministrazioni del Centro (75%) e del Nord (6%) sono quelle che maggiormente hanno realizzato interventi di adeguamento sismico negli ultimi 5 anni, a beneficiarne il 4,8% degli edifici del Centro e il 3,3% di quelli del Nord. Caserta, Gorizia, Isernia, Oristano, Parma, le città che hanno realizzato i maggiori interventi di adeguamento sismico.

Le amministrazioni che hanno realizzato la verifica di vulnerabilità sismica in tutti gli edifici scolastici di loro competenza sono solo il 13,9%, nonostante costituisca uno dei principali strumenti per verificare lo stato di salute degli stessi e del terreno su cui sono costruiti; il 25,7% nel caso di amministrazioni ricadenti in zona sismica 1 e 2. 

 

Le 10 Proposte di Legambiente

  1. Rendere di facile consultazione i dati dell’anagrafe scolastica e dello stato di avanzamento dei fondi e interventi per l’edilizia scolastica, al fine di sostenere il diritto ai cittadini di conoscere lo stato qualitativo degli edifici scolastici
  2. Istituire una struttura di governance per la facilitazione all’accesso e alla gestione dei fondi per l’edilizia scolastica da parte degli Enti Locali che hanno più difficoltà nella progettazione e realizzazione degli interventi. In tal senso, va urgentemente convocato l’Osservatorio per l’edilizia scolastica come luogo di co-programmazione, ormai fermo da almeno due anni
  3. Inaugurare una generazione di scuole sostenibili, innovative e aperte anche in orario extrascolastico, nelle periferie, caratterizzate da alto tasso di dispersione scolastica e povertà educativa, coprogettate con i diversi attori territoriali a partire da specifici bisogni educativi e sociali e dotate di servizi integrati (mensa, palestra, trasporti...)
  4. Dare priorità nell’indirizzo dei fondi, compreso il PNRR, alla messa in sicurezza e adeguamento sismico delle scuole in area sismica 1 e 2 e all’efficientamento energetico degli edifici raggiungendo una diminuzione dei consumi almeno del 50%
  5. Facilitare con normative e misure di accompagnamento, la realizzazione di Comunità energetiche rinnovabili e solidali (C.E.R.S.) nelle scuole anche come misura di contrasto alle povertà
  6. Istituire la figura del mobility manager scolastico e sostenere piani di mobilità partecipata e co-progettata che prevedano l’incremento del trasporto pubblico scolastico, pratiche di mobilità ecosostenibile (pedibus, bicibus...), strade scolastiche, piste ciclabili in prossimità delle scuole, percorsi protettizone 30
  7. Fare una proiezione della futura popolazione scolastica, per programmare a parità degli attuali investimenti in istruzione, condizioni di benessere negli spazi di apprendimento, riduzione del numero di alunni per classe e sviluppo di una didattica laboratoriale
  8. Attivare da parte degli Enti Locali processi di amministrazione condivisa sulla base di patti educativi di Comunità che abbiano lo scopo di rigenerare spazi scolastici e migliorare qualità e tipologia dei servizi e delle attività educative
  9. Definire il sistema complessivo dei servizi essenziali di prestazione inerenti all’istruzione e procedere al loro progressivo finanziamento, al fine di superare divari territoriali e offrire accesso gratuito a servizi come mensa e trasporti, specie per le fasce sociali più deboli
  10. Aprire tavoli di co-programmazione sul tema del dimensionamento fra Ministero dell’Istruzione, Regioni e territori, per superare il solo approccio quantitativo e individuare anche parametri qualitativi per il mantenimento delle istituzioni scolastiche a garanzia del servizio del diritto allo studio

Realizzata sui dati forniti dai Comuni capoluogo di provincia, Ecosistema Scuola è la ricerca annuale di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche. I dati, raccolti tramite questionario, sono relativi all’anno 2022.

Giunta alla XXIII edizione, l’indagine restituisce una fotografia di quanto le amministrazioni comunali, che hanno competenza sulle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, investono su politiche che intrecciano sicurezza e sostenibilità degli edifici con la diffusione di buone pratiche.

 

Quali sono i parametri di ricerca

I parametri della ricerca sono:

  • Edifici costruiti secondo criteri della bioedilizia
  • Possesso delle certificazioni di sicurezza, verifica vulnerabilità sismica, indagini diagnostiche solai
  • Zona sismica, edifici progettati/adeguati alla normativa di costruzione antisismica
  • Esigenze di manutenzione e investimenti in manutenzione ordinaria e straordinaria
  • Accesso a fondi nazionali e regionali per l’edilizia scolastica
  • Nuove edificazioni, interventi di adeguamento sismico ed efficientamento energetico Efficienza energetica e rinnovabili
  • Edifici con impianti di energia rinnovabile
  • Classe energetica- Strutture per lo sport e aree verdi
  • Edifici con impianti per lo sport
  • Impianti agibili, aperti in orario extrascolastico, che necessitano di interventi
  • Scuole con giardini o aree verdi fruibili Servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche, di studenti e famiglie
  • Scuolabus, linee scolastiche, pedibus, bicibus
  • Biblioteche per ragazzi/e
  • Classi a tempo pieno
  • Finanziamenti per servizio di pre e post scuola, attività educative e progetti rivolti a under 14
  • Sicurezza urbana delle aree esterne agli edifici
  • Mense scolastiche
  • Raccolta differenziata dei rifiuti Rischio ambientale indoor
  • Inquinamento indoor (amianto, radon) e relativi monitoraggi
  • Presenza di wi-fi e/o reti cablate nelle scuole

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Fonte: Legambiente

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