Per la compatibilità paesaggistica in caso di incremento volumetrico è irrilevante la distinzione tra volume tecnico e utile
L’accertamento di compatibilità paesaggistica è uno strumento previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (DLGS n. 42/2004) che consente, in casi limitati, la regolarizzazione a posteriori di interventi edilizi abusivi realizzati in aree vincolate, purché non comportino aumento di volume o superficie utile. La sentenza n. 8589/2025 del TAR Lazio chiarisce che, in presenza di una pluralità di abusi, la valutazione deve essere complessiva e non atomistica. Viene inoltre sottolineata l’irrilevanza della distinzione tra volumi tecnici e volumi ordinari, ai fini paesaggistici, con la conseguente impossibilità di regolarizzare qualsiasi incremento volumetrico.