Condoni e Sanatorie

Condono e sanatoria edilizia, due modalità per ottenere a posteriori la legittimazione di opere edilizie abusive. Quando è possibile ricorrere all'una o all'altra?

In primis, va precisato che il condono edilizio è una sanatoria straordinaria, con determinati riferimenti temporali (in Italia ce ne sono stati 3, nel 1985, 1994 e 2003, ognuno con una 'forchetta temporale' specifica), che mira a regolarizzare immobili edificati in violazione della disciplina urbanistica ed edilizia (si va a sanare l'irregolarità sostanziale). Vale, cioè, solamente per abusi edilizi realizzati in un determinato periodo ed entro una determinata data, indicata appunto nella legge di riferimento (ogni condono ne ha una).

La sanatoria 'ordinaria', o accertamento di conformità, comporta la regolarizzazione di un intervento realizzato senza titolo ma che soddisfa e rispetta la normativa urbanistica ed edilizia (dell’epoca, del momento della richiesta o di entrambe o mista, a seconda se la difformità è totale o parziale, in virtù delle novità apportate in materia dal DL Salva Casa).

Si va quindi a 'sanare' un abuso di tipo formale (ad es. per mancanza del titolo abilitativo, o realizzato con autorizzazione inadeguata) e non sostanziale (gli interventi sono conformi). L’accertamento di conformità è disciplinato dalla legge ordinaria ed è sempre possibile, entro certi termini.

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Impossibilità di separare le volumetrie abusive: riflessioni sui limiti di cubatura

L'art. 39, comma 1, della Legge 724/94 stabilisce i limiti volumetrici per la sanatoria delle opere abusive realizzate entro il 31 dicembre 1993, individuando l'ampliamento della volumetria fino al 30% fino a un massimo di 750 metri cubi. Ad apportare ulteriori chiarimenti su tale problematica è la sentenza del Tar Lazio n. 23660/2024 che chiarisce l'impossibilità di separare le volumetrie di unità abitative distinte per aggirare i limiti di cubatura.

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Condono edilizio: per l'ultimazione delle opere vale il criterio strutturale o funzionale?

Per ottenere il condono edilizio, l'opera deve essere ultimata entro la data limite prevista dalla legge di riferimento, diversa a seconda che si tratti di primo, secondo e terzo condono (31 marzo 2003). Il criterio strutturale, che si applica in caso di nuove costruzioni, prevede che l'edificio debba essere completato almeno al rustico, cioè con struttura portante e tamponature esterne e mancante solo delle finiture. Il criterio funzionale è invece dedicato alle opere interne di edifici già esistenti.

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Abusi edilizi: chi vuole la sanatoria deve provare la doppia conformità

Il soggetto interessato a sanare l'abuso edilizio deve provare la doppia conformità edilizia e urbanistica dell'opera da regolarizzare, sia con riferimento al momento della realizzazione della stessa, che al momento della presentazione della relativa istanza di sanatoria, nel caso della sanatoria classica ma anche nel caso di quella semplificata (dove è sufficiente, invece, la conformità urbanistica al momento della presentazione della domanda ed edilizia al momento della realizzazione).

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Decreto Salva Casa: come si presenta l'accertamento di conformità semplificato

La Regione Lazio ha pubblicato una circolare che fornisce indicazioni operative riguardanti i procedimenti di accertamento di conformità urbanistica, introdotti dal Decreto Salva Casa con l'articolo 36-bis del dpr 380/2001, la cosiddetta sanatoria semplificata, con riferimento prioritario all'accertamento di compatibilità paesaggistica.

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Salva Casa: sanatoria sismica possibile con la dichiarazione di conformità

Prima del Decreto Salva Casa non esisteva una sanatoria sismica, mentre oggi, per determinati tipi di abusi edilizi (parziali difformità, tolleranze costruttive, variazioni essenziali), è possibile ottenerla producendo una attestazione che si conclude con l'acquisizione dell'autorizzazione sismica in sanatoria.

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Il pagamento degli oneri di oblazione non svincola dal completamento dei lavori

Gli oneri di oblazione rappresentano un pagamento necessario per la sanatoria di opere edilizie realizzate in violazione delle normative urbanistiche con l'obiettivo di compensare i danni causati dall’abuso e facilitare la regolarizzazione delle costruzioni abusive. La sentenza del Tar Lazio n. 18521/2024 sottolinea e chiarisce come il rispetto delle tempistiche e la presentazione di documentazione adeguata siano requisiti imprescindibili per l'accoglimento delle istanze di condono edilizio.

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In questa pagina, raccogliamo tutte le notizie, le sentenze e i commenti degli esperti in materia di condono e sanatoria, con l'intento fornire informazioni per la verifica della potenziale 'regolarizzazione' di un abuso edilizio.

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Condoni e Sanatorie

Sottotetto abitabile abusivo e altre opere interne al condominio: sanatoria impossibile e acquisizione immobile da parte del comune

Consiglio di Stato: il permesso in sanatoria per regolarizzare l'abuso edilizio non è concedibile se le opere realizzate interessano l’intero edificio condominiale, in quanto l'istante risulta privo di legittimazione autonoma.

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T.U. Edilizia

Fiscalizzazione dell'abuso edilizio: i metodi di calcolo per convertire i volumi in superficie

In una recente sentenza, Palazzo Spada autorizza l'applicazione, per analogia, della regola dei 3/5 (legge 47/1985 - Primo condono edilizio) per quantificare la sanzione ex articolo 34 comma 2 del Testo Unico Edilizia, ritenendolo un "meccanismo preferibile rispetto ad altri"

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Condoni e Sanatorie

Tra primo e terzo condono edilizio, occhio ai vincoli: quando l'abuso non prende la sanatoria

Il Consiglio di Stato torna sulle regole del Terzo Condono edilizio ricordando che la sanatoria straordinaria ex art.32 del DL 269/2003 è applicabile esclusivamente agli interventi di minore rilevanza indicati ai numeri 4, 5 e 6 dell'allegato 1 del citato decreto (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria).

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Condoni e Sanatorie

Condono edilizio: i documenti da allegare alla domanda di sanatoria e le regole sul silenzio-assenso

Il Tar Salerno riepiloga tutta la documentazione per la presentazione di un'istanza di condono edilizio e ricorda che, ai fini della formazione del silenzio-assenso su un'istanza di condono edilizio, costituiscono condizioni necessarie non soltanto il pagamento degli oneri di concessione dovuti, nonché i nulla-osta da parte delle autorità tutorie degli eventuali vincoli incidenti sulla zona oggetto dell’intervento abusivo, ma anche il deposito di tutta la documentazione prevista dalla normativa condonistica, tra cui quella volta ad identificare esattamente le opere da sanare.

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Condono edilizio fuori tempo massimo: non si può demolire a posteriori un abuso per ottenere la sanatoria

Cassazione: cercare di demolire a posteriori (cioè oltre la dead-line di quello specifico condono) una parte di abuso edilizio per ottenere la sanatoria non solo non serve a nulla, ma rappresenta un ulteriore abuso.

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Condono e sanatoria, ancora voi: tra limiti volumetrici e divieto di frazionamento dell'abuso

La Cassazione ricorda, in tema di abusi edilizi, che non è ammissibile il condono di una costruzione quando la richiesta di sanatoria sia presentata frazionando l'unità immobiliare in plurimi interventi edilizi, in quanto è illecito l'espediente di denunciare fittiziamente la realizzazione di plurime opere non collegate tra loro, quando, invece, le stesse risultano finalizzate alla realizzazione di un unico manufatto e sono a esso funzionali, sì da costituire una costruzione unica.

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Condoni e Sanatorie

Condono edilizio, la storia infinita: tra costruzione del rustico e frazionamento illegale dell'abuso

La Cassazione ci ricorda che l'articolo 31 della legge 47/1985 (Primo condono edilizio) stabilisce che si considerano ultimati gli edifici nei quali sia stato eseguito il rustico e completata la copertura, o meglio dove c'è stato il completamento tutte le strutture essenziali, tra le quali vanno annoverate le tamponature esterne, che determinano l'isolamento dell'immobile dalle intemperie e configurano l'opera nella sua fondamentale volumetria. Inoltre, il frazionamento artificioso dell'abuso edilizio è illegale e preclude ogni possibilità di sanatoria.

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Titoli Abilitativi

Certificato di agibilità e abuso edilizio: impossibile ottenerlo senza conformità al titolo abilitativo

Consiglio di Stato: il certificato di agibilità presuppone in ogni caso la conformità delle opere realizzate al titolo edilizio abilitativo.

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Abusi maggiori da ampliamento fabbricato commessi in zona vincolata: le regole del Terzo condono edilizio

Consiglio di Stato: secondo le previsioni di cui alla legge 326/2003, gli “abusi maggiori” non sono mai condonabili quando commessi in zona sottoposta a vincolo in epoca anteriore alla realizzazione delle opere, indipendentemente che si tratti di vincolo a inedificabilità assoluta o relativa

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Titoli Abilitativi

Spogliatoio, deposito di materiale e realizzazione difformità prospettiche: CILA, SCIA o permesso di costruire?

Consiglio di Stato: se la non autorizzata realizzazione di uno spogliatoio e di un deposito atto ad ospitare materiale per i trattamenti in agricoltura viene effettuata in un magazzino interessato da una pluralità di interventi in difformità dal titolo, ne consegue un organismo edilizio diverso da quello assentito, anche sotto il profilo del prospetto.

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Condono edilizio e doppia conformità per la sanatoria: la legge statale prevale su quella regionale e la cancella

In base alla normativa statale di principio sopravvenuta, che prevede il principio della doppia conformità, è da intendersi abrogata la legge regionale Lazio n. 28/1980 laddove in tema di illecito edilizio, richiede unicamente la conformità dell’opera al momento del rilascio del titolo in sanatoria.

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Condono edilizio della demo-ricostruzione: se l'immobile originario è abusivo, niente accertamento di conformità

Consiglio di Stato: la legittimità dell’immobile originario è rilevante come presupposto per il rilascio dell’accertamento di conformità di opere di ristrutturazione dell’esistente (parziale demolizione e ricostruzione dell’immobile)

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Terzo condono edilizio: l'ampliamento in altezza di un sottotetto in zona vincolata non è sanabile

Consiglio di Stato: un abuso comportante la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in area assoggettata a vincolo, indipendentemente dal fatto che il vincolo non sia di carattere assoluto, non può essere sanato.

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Condono edilizio e completamento funzionale dell'opera: ok anche per la costruzione non ultimata al rustico

Consiglio di Stato: il completamento funzionale deve essere inteso nel senso che la costruzione, anche se non completamente ultimata, deve essere idonea alle funzioni cui l’opera è destinata

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Sopraelevazione abusiva: occhio a non confondere l'accertamento di conformità con la domanda di condono edilizio

Consiglio di Stato: la differente natura dei due istituti (istanza di sanatoria e domanda di condono edilizio) esplica un differente effetto sugli atti sanzionatori, aventi ad oggetto il medesimo intervento edilizio

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Condono edilizio in zona tutelata: l'edificio sanato può vedersi negare l'autorizzazione paesaggistica

Consiglio di Stato: il fatto che siano stati rilasciati i titoli edilizi, pur in assenza dell’autorizzazione paesaggistica, non può in alcun modo legittimare anche sotto il profilo paesaggistico il fabbricato

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Condono edilizio: il permesso in sanatoria non copre gli abusi realizzati negli anni successivi

La Corte di Cassazione, in una recente sentenza, riepiloga svariati aspetti inerenti il condono edilizio e la sanatoria, in particolare sull'ordine di demolizione impartito dal giudice con la sentenza di condanna

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Autorizzazione sismica in sanatoria: tutti i segreti

Tutto sull'autorizzazione sismica in sanatoria, procedimento non tipizzato dal legislatore nazionale: riferimenti normativi, particolari della sanatoria celata, tipo di procedimento, ambito soggettivo ed effetti

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Condono edilizio e lottizzazione abusiva: le regole per la sanatoria delle singole unità immobiliari

Consiglio di Stato: non è possibile la sanatoria della lottizzazione abusiva tramite il condono delle singole unità immobiliari realizzate abusivamente, non potendo le singole porzioni di suolo ricomprese nell’area abusivamente lottizzata essere valutate in modo isolato e atomistico, ma in relazione allo stravolgimento della destinazione di zona che ne deriva nel suo complesso

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Terzo condono edilizio: le coordinate della sanatoria straordinaria

La Cassazione, in una recente sentenza, ricorda che rispetto a primo e secondo condono edilizio, col terzo condono è stato ristretto notevolmente il campo di operatività della sanatoria straordinaria

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Sanatoria e condono: due lati non della stessa medaglia

Il presente contributo è finalizzato ad evidenziare quelle che sono le maggiori differenze intercorrenti tra la sanatoria edilizia ed il condono...

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Tra sanatoria e agibilità: il condono edilizio non garantisce automaticamente l'abitabilità

Consiglio di Stato: anche in presenza di una concessione in sanatoria condonistica, non esiste dovutezza in deroga dell'agibilità in quanto l'art. 35, comma 20, legge 47/1985 non contiene una deroga generale e indiscriminata alle norme che presidiano i requisiti di abitabilità degli edifici

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Cassazione: per ammettere a condono un immobile abusivo è sufficiente che alla data di scadenza della sanatoria l'edificio risulti completato nelle sue strutture principali, anche in assenza di finiture

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Costruzioni vicino ai corsi d'acqua demaniali: niente condono edilizio, sono vietate

Consiglio di Stato: il divieto di costruzione ad una certa distanza dagli argini dei corsi d’acqua demaniali ha carattere assoluto ed inderogabile, così da rendere legittimo e doveroso il diniego di rilascio di una concessione edilizia in sanatoria

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