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Architettura e innovazione: i sei progetti vincitori di ArchitettiVerona che trasformano il territorio veronese

La settima edizione del Premio ArchitettiVerona ha premiato sei progetti d'eccellenza realizzati nella provincia di Verona, tra cui residenze, un centro comunitario, una struttura ricettiva e il recupero di un parco storico.

ArchitettiVerona: premiati i 6 migliori progetti realizzati sul territorio provinciale

Sono tre residenze, un centro per la comunità, una struttura ricettiva e il recupero di un parco storico realizzati da Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi; Bricolo Falsarella Associati; Zarcola Architetti; Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò; CLAB Architettura e MASAAI Studio. Mostra dei progetti aperta gratuitamente fino al 18 ottobre.

Si è chiusa oggi a Verona, con la premiazione dei tre progetti vincitori, dei tre menzionati e l’inaugurazione della mostra di tutti i partecipanti, la settima edizione del Premio ArchitettiVerona, lanciata in primavera dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Verona.

Tre residenze a Verona, Tregnago e Punta San Vigilio nel comune di Garda, una struttura ricettiva a Grezzana, un centro per la comunità a Villafranca di Verona e il recupero di un parco storico a Valeggio sul Mincio sono stati proclamati i sei migliori progetti. Le opere si impongono insieme ai loro sei progettisti: vincitori sono Zarcola Architetti, CLAB Architettura e Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi; menzionati sono Bricolo Falsarella Associati, Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò e i giovani MASAAI Studio.

Gli interventi selezionati sono stati individuati all’interno di un parterre di 40 opere che negli ultimi tre anni anni hanno contribuito alla trasformazione virtuosa del territorio veronese. Il Premio è infatti un osservatorio importante sull’architettura recente realizzata in tutta la provincia: ammesse alla partecipazione erano opere realizzate nel territorio provinciale da non oltre tre anni, quindi a partire dal 2021.

La valutazione è stata affidata a una giuria specializzata, composta dall’architetta altoatesina Sandy Attia (MoDusArchitects), dal professor Alberto Ferlenga (Università IUAV di Venezia) e dall’architetto e docente Enrico Molteni (EMArchitecture e Università degli Studi di Genova).

 

Giuria: Architetti Alberto Ferlenga, Sandy Attia, Enrico Molteni
Giuria: Architetti Alberto Ferlenga, Sandy Attia, Enrico Molteni (ArchitettiVerona)

 

I premi assegnati per questa edizione vanno nella direzione di segnalare”, sottolinea la giuria, “una condizione generale che riguarda in primo luogo la giovane età dei progettisti delle opere selezionate, tutte derivanti da occasioni progettuali riferite all’esistente, che oggi sembrano essere quelle prevalenti.

La capacità di lavorare nella realtà è la caratteristica che accomuna i tre progetti premiati anche per le dimensioni limitate degli interventi, dalla scala dell’abitazione minima a quella dei pochi e controllati segni nel paesaggio: con l’intensità e l’energia delle giovani generazioni, assieme a una naturale ambizione che non sfocia nel radicalismo ma si risolve bensì in gesti semplici, pieni di sensibilità e giudiziosi, da cui originano opere fresche e contemporanee”.

Il premio, istituito nel 2009 e promosso ogni tre anni, riconosce non solo gli architetti ma viene conferito congiuntamente anche ai committenti e alle imprese di costruzioni. Obiettivo è infatti la promozione della cultura architettonica nel territorio provinciale ma anche il riconoscimento del valore di tutta una filiera attraverso commesse e lavoro di realizzazione.

Secondo Luca Ottoboni, componente del comitato organizzatore del Premio: “Credo che questa edizione sia un segnale molto incoraggiante e una speranza per la professione. L’età dei vincitori è la testimonianza del grande lavoro che stanno facendo i giovani studi di architettura per emergere in un contesto in cui si riscontra una certa disattenzione verso il nostro ruolo. Nelle opere vincitrici abbiamo notato grande responsabilità verso le opportunità proposte rivelando sviluppata capacità e misurata sensibilità del gesto architettonico. L’ambizione tipica dei giovani legata alla profonda ricerca pratica nell’uso dei materiali e delle tecniche costruttive, sfocia in un grande senso del mestiere quasi sorprendente per la loro età. Spero che questa edizione oltre ad essere un bell’esempio di pratica professionale sia anche un trampolino di lancio per questi giovani studi”.

 

Fino al 18 ottobre, la mostra dei progetti

Allestita davanti alla sede dell’Ordine, presso i Magazzini Generali in via Santa Teresa 2, una mostra outdoor espone fino al 18 ottobre tutti i progetti partecipanti all’edizione 2024 del Premio.

 La settima edizione del Premio ArchitettiVerona è realizzata con il patrocinio di: Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, Comune di Verona, Ordine degli Ingegneri di Verona e provincia e ANCE Verona

Ha avuto il supporto di: Peloso Infissi, Zanini Porte, Porcelanosa Grupo, Resenterra Impresa di costruzioni, Tassullo.

 

I progetti vincitori

Casa Larun, Tregnago (2024)

Il progetto recupera un piccolo edificio residenziale collocato all’interno di una corte privata e condivisa nel centro storico di Tregnago. I suoi due affacci, a nord e a sud, diventano gli elementi generatori di una struttura lignea interna modulare, antisismica e collaborante con le pareti perimetrali che fungono da controvento, costituita da esili listelli (3x3 cm di sezione). All’interno sono distribuiti 70 mq su due livelli: ingresso e servizi verso la facciata nord, realizzata con pietre di Prun, soggiorno e camera verso quella sud, più aperta e vetrata. Tra i due livelli, una scala di connessione che conferisce maggiore stabilità.

Motivazioni: Per le caratteristiche dell’intervento di recupero di un ex fienile che, nella condizione eccezionale della casa per sé e dell’autocostruzione, diventa palestra progettuale di un processo sartoriale sull’esistente mosso da una rigorosa coerenza nella scelta del materiale e da un attento studio del dettaglio costruttivo.

 

Casa Larun, Tregnago (2024), di Zarcola architetti (Edoardo Giancola e Federico Zarattini)
Vincitore Casa Larun, Tregnago (2024), di Zarcola architetti (Edoardo Giancola e Federico Zarattini) (foto di Alessandro Saletta)

 

Progetto: Zarcola architetti (Edoardo Giancola e Federico Zarattini)
Committente:
privato
Collaboratori e consulenti:
Opera mista srl, servizi d’ingegneria
Imprese:
Marchi immobiliare srl, Falegnameria Aresi srl, Falegnameria Zenari srl, Fattori Raffaele (carpenteria metallica, alcune lavorazioni in autocostruzione)

 

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Recupero e la valorizzazione del Giardino Storico di Villa Maffei-Sigurtà a Valeggio Sul Mincio (2024)

Il progetto interviene nei 3 ettari del compendio della seicentesca villa, mirato a risvegliare l'antica grandiosità di un ampio “orto” caratterizzato da piante secolari, anfiteatri di cipressi, specchi d’acqua e sculture di bosso. Lavora sul paesaggio ripristinando il bosco di bossi, piantumando alberature in sostituzione degli alberi secolari persi nel tempo e rafforzando l’impianto romantico del giardino, e sugli elementi architettonici introducendo una casetta nel parco, una peschiera e un nuovo belvedere in dialogo con il verde circostante.

 

Recupero e la valorizzazione del Giardino Storico di Villa Maffei-Sigurtà a Valeggio Sul Mincio (2024), di CLAB Architettura
Recupero e la valorizzazione del Giardino Storico di Villa Maffei-Sigurtà a Valeggio Sul Mincio (2024), di CLAB Architettura (foto Marcello Mariana)

 

Motivazioni: per la sensibilità nell’espressione del punto di vista degli architetti sul progetto di paesaggio, attraverso piccoli segni puntuali che danno la misura del luogo nel delicato contesto di un giardino romantico, e che si affiancano a un completo recupero del verde storico.

 

Recupero e la valorizzazione del Giardino Storico di Villa Maffei-Sigurtà a Valeggio Sul Mincio (2024), di CLAB Architettura
Recupero e la valorizzazione del Giardino Storico di Villa Maffei-Sigurtà a Valeggio Sul Mincio (2024), di CLAB Architettura (foto Marcello Mariana)

 

Progetto: CLAB Architettura
Committente:
Josè Antonio Pedro Ruiz-Berdejo dei Sigurtà di Valeggio
Collaboratori e consulenti: Anna Valbusa, Ilaria Signorini, Ing. Paolo De Beni, Dott. For. Stefano Dionisi, Garden Designer Gaia Chaillet Giusti, Soprintendenza beni architettonici (funzionario architetto Marco Cofani)
Imprese
: Ediltre SNC, FPM Impianti, Lugo Vivai, Simes Illuminazione, MetalRiv, Marini Porfidi, Piantitalia, Tisato Restauri

 

Residenza Savonarola, Verona (2023)

Il recupero di una casa unifamiliare in via Savonarola, destinata nei primi anni del Novecento ai dipendenti delle ferrovie, rende opportunità il vincolo di mantenimento della sagoma e dei caratteri originari. Il progetto restaura l’esterno e trasforma radicalmente l’interno con un nuovo innesto costituito da un telaio in carpenteria metallica, sottili solai in lamiera grecata e corpo scala in calcestruzzo armato. All’interno, 160 mq in tre livelli con spazio living, cucina e un patio esterno al piano terra e la zona notte con servizi ai piani superiori.

Motivazioni: per la capacità di determinare con pochi elementi una buona qualità e una buona evoluzione tipologica dello spazio abitativo, che riesce a porsi come esempio di riqualificazione in un contesto marginale della città attraverso un uso attento e inventivo dei materiali.

 

Residenza Savonarola, Verona (2023), di Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi.
Residenza Savonarola, Verona (2023), di Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi. (foto di Federico Villa)

 

Progetto: Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi
Committente:
privato
Imprese
: Edilmorselli di Morselli Massimo, Cunego termoidraulica, Enecom Tech srl

 

Interni di Residenza Savonarola, Verona (2023), di Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi.
Interni di Residenza Savonarola, Verona (2023), di Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi. (foto di Federico Villa)

I progetti menzionati

Locanda Case Vecie, Grezzana (2023)

Un ecosistema agricolo di 70 ettari con boschi, vigneti d’altitudine e casolari sta sviluppando un progetto di ospitalità diffusa che, in progressiva realizzazione secondo un piano decennale, prevede glamping, riuso dei ruderi sul territorio, percorsi tematici e aree camper. Punto di partenza il recupero della Locanda, un piccolo edificio rurale i cui 760 mq sono trasformati in un agriturismo che offre ospitalità, ristoro, punto di riferimento e supporto per il cicloturismo e degustazione del vino in loco prodotto: cantina, osteria con sala degustazione, due appartamenti e sala polifunzionale a doppia altezza nell’ex fruttaia.

 

Locanda Case Vecie, Grezzana (2023), di MASAAI Studio.
Locanda Case Vecie, Grezzana (2023), di MASAAI Studio. (foto di francesca iovene)

 

Motivazioni: per il rispetto nei confronti di un edificio rurale e delle sue caratteristiche tipologiche, grazie a misurati gesti progettuali frutto di un sano realismo e di un equilibrato rigore, capaci di riattivare anche dal punto di vista sociale il luogo senza nessuna forzatura estetica. 

 

Locanda Case Vecie, Grezzana (2023), di MASAAI Studio.
Locanda Case Vecie, Grezzana (2023), di MASAAI Studio. (foto di francesca iovene)

 

Progetto: MASAAI Studio
Committente:
Azienda Agricola Brigaldara
Impresa:
Begalli Cav. Dario
Collaboratori e consulenti:
Studio Breoni (Sicurezza, progettazione e direzione lavori strutturale), BRN Engineering (progettazione impiantistica)

 

Centro Civico, Villafranca di Verona (2022)

Un flessibile atrio con pareti mobili, un ufficio, due aule per la didattica e gli incontri che possono diventare una all’occorrenza, una biblioteca e un blocco servizi, ma anche una piccola sala convegni da 120 mq ricavabile unendo l’atrio e un’aula sono il programma funzionale del nuovo centro comunitario destinato alle famiglie del Comune. 330 mq di spazi sotto la grande piastra in legno lamellare che, con i suoi 550 mq, unisce i volumi sottostanti e si relaziona con il contesto.

Motivazioni: per la chiara leggibilità dell’impianto e della logica costruttiva, grazie alla grande copertura lignea sostenuta dai setti in calcestruzzo, che ha restituito, nel controllo del budget di un’opera pubblica, un edificio di chiara riconoscibilità del suo ruolo assieme a una certa piacevolezza e allegria.

 

Centro Civico, Villafranca di Verona (2022), di Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò
Centro Civico, Villafranca di Verona (2022), di Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò. (foto di Marco Totè)

 

Progetto: Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò
Collaboratori e consulenti:
Arch. Simone Pelliconi, Arch. Valentina Zago, Ing. Roberto Daducci (strutture), Ing. Andrea Fornari (impianti)
Committente:
Comune di Villafranca di Verona
Imprese:
Edilconfort, B.O.N.O. Costruzioni, Falegnameria Cereghini

 

Villa Tarika, Punta San Vigilio nel comune di Garda (2021)

Si affaccia direttamente sulle rive del lago, in un paesaggio di acqua, montagne, rocce e declivi, un luogo che nasce per rallentare, filtro tra la velocità della vita e la quiete del lago. I 995 mq di superficie complessiva del lotto racchiudono un piccolo edificio rivestito in roccia locale sbozzata che, tra il suo interno e l’esterno, lavora per creare studiate viste sul panorama: Rocca di Garda, il Monte Luppia e i folti alberati presenti nell’intorno.

 

Villa Tarika, Punta San Vigilio nel comune di Garda (2012), di Bricolo Falsarella Associati (Filippo Bricolo e Francesca Falsarella).
Villa Tarika, Punta San Vigilio nel comune di Garda (2012), di Bricolo Falsarella Associati (Filippo Bricolo e Francesca Falsarella). (foto atelierxyz)

 

Motivazioni: per la grande capacità professionale con cui il progetto fa propria, con gli strumenti della composizione, la condizione privilegiata di un contesto di eccellenza, cogliendo le tracce del luogo per accompagnare lo sguardo sul paesaggio del lago in maniera equilibrata e attenta.

 

Villa Tarika, Punta San Vigilio nel comune di Garda (2012), di Bricolo Falsarella Associati (Filippo Bricolo e Francesca Falsarella).
Villa Tarika, Punta San Vigilio nel comune di Garda (2012), di Bricolo Falsarella Associati (Filippo Bricolo e Francesca Falsarella). (foto atelierxyz)

 

Progetto: Bricolo Falsarella Associati (Filippo Bricolo e Francesca Falsarella)
Committente:
privato
Collaboratori e consulenti:
Francesca Falsarella, Davide Burro, Valeria Righetti, Roberto Daducci (strutture), Michele Leso (geologia)
Imprese:
A.M. S.A.S di Angelo Maltempi e C. (opere edili), Tecnica Verde – San Benedetto Group (giardini e paesaggio), Dalle Pezze Luciano S.r.L. (pavimentazioni e ripiani in pietra), Formenti Group S.r.L. (serramenti)

 

2009-2024: 15 anni di Premio ArchitettiVerona

Promosso dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Verona, nasce nel 2009 in occasione del cinquantesimo anniversario della rivista “ArchitettiVerona” (1959-2009) per promuovere una consapevole cultura architettonica nel territorio provinciale veronese.

Il Premio “intende contribuire al riconoscimento delle opere architettoniche alla diversa scala, di nuova costruzione, recupero, allestimento, interni o valorizzazione di città e paesaggi, frutto del lavoro dei progettisti e dell’iniziativa dei committenti, pubblici o privati, che si siano distinti nel far emergere in maniera innovativa e personale le qualità del contesto urbano e territoriale, a partire dalla considerazione dell’architettura quale componente essenziale del tessuto culturale e civile della comunità di cui è espressione”.

Nelle sue sette edizioni ha costruito un catalogo delle migliori architetture realizzate sul territorio, riconoscendo, tra gli altri, delle Concessionarie Domegliara e Bussolengo, del complesso residenziale Parco Murlongo e della villa a Bardolino di Angelo Mangiarotti (Premio alla carriera, 2009), l’Asilo aziendale GlaxoSmithKline a Verona di ACPV - Antonio Citterio Patricia Viel and partners (Premio AV, 2011), la Casa per lavoratori immigrati “Come Ca’ tua” a San Martino Buon Albergo di Giovanni Castiglioni, Raffaela Braggio, Genziana Frigo (Premio AV, 2013) e Brolo di villa Saccomani a Sommacampagna di Bricolo Falsarella associati (Premio AV - Recupero, 2015), Restauro di Forte Tesoro, Sant’Anna d’Alfaedo di Fiorenzo Meneghelli (Premio AV - Restauro e recupero, 2021).

 

 

Fonte: comunicato Premio ArchitettiVerona

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