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Contratti pubblici: online lo Schema di Bando ANAC per affidare servizi di architettura e ingegneria sopra-soglia

Online in consultazione lo schema di Bando- tipo n. 2/2023 di ANAC per l'affidamento dei servizi di architettura e di ingegneria secondo le nuove disposizioni del Codice dei Contratti Pubblici. Scadenza per eventuali contributi: 1° marzo 2024. In allegato il documento di consultazione e lo schema del questionario online.

Appalti pubblici: in consultazione lo Schema di Bando tipo n. 2/2023

ANAC, in base al nuovo Codice Contratti Pubblici, ha fornito online lo Schema di Bando tipo n.2/2023 (sostituisce  il precedente bando‐tipo 3)- Procedura aperta per l'assegnazione di Contratti pubblici per affidamento dei servizi di architettura e ingegneria con importo pari o superiore alle soglie di rilevanza europea (215.000 euro), come definite dall'articolo 14 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. La valutazione avverrà mediante il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, basata sul miglior rapporto qualità/prezzo.

Con l'entrata in vigore del nuovo codice, l'affidamento dei servizi di ingegneria e architettura ha generato diverse problematiche, tra cui lacune normative, mancanza di coordinamento tra disposizioni di vari atti normativi e complessità interpretative. 

Per redigere lo schema ANAC ha istituito uno specifico gruppo di lavoro dove hanno partecipato Consip, ITACA/Soggetti aggregatori, Invitalia, IFEL, OICE e ANCE, che ha collaborato alla stesura del documento.

  

Scadenza per la consultazione pubblica dello schema di Bando tipo

Con l'obiettivo di assicurare la massima trasparenza e coinvolgimento nei processi di regolamentazione, si rende disponibile per la consultazione lo schema del Bando Tipo. Il termine per la presentazione dei contributi è fissato in modo irrinunciabile entro le 23:59 del 1° marzo 2024.

 

Il commento di OICE

Per il Presidente OICE Giorgio Lupoi: Innanzitutto abbiamo molto apprezzato, nel merito e nel metodo, il rigore con il quale ANAC ha lavorato alla messa a punto di questo documento, coinvolgendo anche OICE e il mondo delle stazioni appaltanti, in un quadro regolatorio non semplice, frutto anche della scarsa considerazione che nel nuovo codice appalti è stata riservata alla disciplina del nostro settore, come da noi segnalato. Nel merito abbiamo apprezzato come sia stata evidenziata la necessità di portare da tre a dieci anni i requisiti per partecipare alle gare, in adesione al nostro bando tipo, on line da luglio scorso sul sito di OICE, ma anche in coerenza con i principi del nuovo codice.  L'Autorità accoglie una nostra richiesta che rimedia ad un'evidente disattenzione del legislatore in modo da dare continuità alle regole in vigore dal lontano 2000".

Continua poi così il Presidente di OICE: "Rimangono da affrontare ‐ ha continuato Lupoi ‐ diversi altri punti sui quali ci confronteremo anche all’interno della nostra Associazione per definire la posizione ‐ dai ribassi, alle formule di valutazione delle offerte, al Bim, al subappalto ‐ coniugando sempre i principi della trasparenza, della concorrenza e della qualità delle prestazioni, nel rispetto della normativa vigente e dei principi generali del nuovo codice”.

 

Positivo il giudizio del CNI: "Nessun passo indietro"

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri chiede che in occasione della consultazione pubblica non siano fatti passi indietro rispetto ad un testo che appare chiaro e adeguato.

Nel corso delle interlocuzioni previste dal processo di approvazione del nuovo Codice, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha promosso nel territorio nazionale molteplici incontri con i propri iscritti e con le altre Istituzioni e Organizzazioni della filiera delle opere pubbliche, al fine di evidenziare i punti di criticità del testo e contribuire, anche grazie ad un proficuo dialogo col Ministero competente, al miglioramento dell’articolato successivamente approvato. In effetti, questi momenti di confronto hanno prodotto una serie di interventi, alcuni dei quali sono andati a colmare alcune lacune, altri hanno chiarito alcuni aspetti non completamente risolti nel testo originario.

Giù in sede di esame della bozza dello schema del bando tipo il CNI ha avuto modo di elaborare ulteriori osservazioni che sono state comunicate ad ANAC attraverso un’apposita nota. In essa il CNI ha manifestato il proprio apprezzamento per come è stato articolato lo schema, chiaro ed esaustivo dei contenuti della norma. Il testo risulta di facile consultazione e compilazione, ben illustrato da note e opzioni che consentono ai funzionari della P.A. di compilare gli spazi di competenza e operare le migliori scelte in base alle casistiche di specie.

Entrando nel merito, sul punto inerente la durata del servizio e l’introduzione della possibilità di effettuare un ribasso sui tempi di realizzazione della prestazione, il CNI ha sottolineato la delicatezza del tema, dato che i tempi usualmente previsti per le progettazioni sono in genere molto limitati. La richiesta di un ribasso sulla componente tempi restringe ulteriormente un lasso temporale che è fondamentale per la corretta definizione delle progettazioni. Pertanto, il CNI ha chiesto di prevedere, tra le note, l'opportunità di porre a base di gara un tempo più che congruo qualora si richieda un ribasso sullo stesso. Sulla questione della modifica del contratto in fase di esecuzione, il CNI ha chiesto di affiancare alla revisione dei prezzi la rideterminazione di tutti i corrispettivi professionali che sono stabiliti in base al valore delle opere, senza eccezione alcuna.

Relativamente ai requisiti, il CNI giudica positivamente la rinuncia al periodo triennale, avendo sempre insistito per limitare i requisiti professionali al cumulo decennale dei servizi analoghi, dato che la robustezza dell’operatore economico è già garantita dalle coperture assicurative e dal fatturato minimo richiesto. Tema di attualità è invece l’applicazione dell’equo compenso. Il CNI nel periodo di luglio 2023 ha presentato un documento redatto dal Centro Studi della nostra Fondazione che analizzava in maniera organica l’applicazione della Legge 49/2023 in vigenza del Codice dei Contratti 36/2023 pervenendo alla conclusione che l’applicazione dell’equo compenso è sostenibile senza modifiche al Codice. La pubblicazione del bando tipo n.2 evidenzia in premessa la coesistenza delle due norme, descrivendone tre possibili scenari ossia prezzo fisso e competizione solo su parametri qualitativi; ribasso limitato alla componente per spese; ribasso sugli interi corrispettivi. Il CNI ha apprezzato la scelta di ANAC di optare, in prima istanza, per la seconda opzione, da sempre caldeggiata dal Consiglio Nazionale, ovvero che il ribasso possa essere attuato sulle sole spese e non sul compenso.

“Desidero innanzitutto ringraziare ANAC per la sua disponibilità e l’apertura al confronto col nostro Consiglio Nazionale che rappresenta oltre 250mila ingegneri attivi nel territorio nazionale negli Studi Professionali, nelle Imprese Private e nella Pubblica Amministrazione, molti dei quali impegnati nella progettazione e realizzazione di opere pubbliche – ha detto Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI -. Lo schema di bando tipo licenziato da ANAC nel suo complesso va incontro a quasi tutte le indicazioni che avevamo suggerito attraverso la nostra nota a commento della bozza elaborata dall’Autorità. A questo punto, il nostro auspicio è che in occasione della consultazione pubblica non intervengano stravolgimenti, soprattutto in tema di equo compenso, rispetto ad un testo che si profila chiaro e ben strutturato”.

 

Modalità di presentazione di eventuali osservazioni

Gli stakeholder interessati sono invitati a esprimere le loro osservazioni esclusivamente attraverso la compilazione del questionario online. Le questioni in cui l'Autorità ritiene importante acquisire il parere degli stakeholder sono state dettagliatamente delineate nei box appositi all'interno del bando tipo, con chiare indicazioni sulle opzioni di regolazione e le relative conseguenze applicative.

Chi voglia mandare i contributi può compilare il format disponibile da ANAC.


LEGGI IL DOCUMENTO IN CONSULTAZIONE e
LO SCHEMA DI QUESTIONARIO IN PDF


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