Condoni e Sanatorie
Condono e sanatoria edilizia, due modalità per ottenere a posteriori la legittimazione di opere edilizie abusive. Quando è possibile ricorrere all'una o all'altra? Tempi e modi sulla base dei principali indirizzi giurisprudenziali e dell'interpretazione di autorevoli esperti.
Gli ultimi articoli sul tema
Condono edilizio: le regole per la sanatoria col silenzio assenso
Il termine di 24 mesi per beneficiare del silenzio assenso su una domanda di condono edilizio decorre dalla presentazione della medesima domanda, a condizione che la stessa risulti completa in ogni sua parte; la mancanza di uno dei requisiti impedisce che possa avviarsi il procedimento di sanatoria.
Condoni e sanatorie: le differenze tra ristrutturazione e nuova costruzione
Quando un manufatto viene stravolto nelle sue caratteristiche essenziali, così come autorizzate, l'intervento è da qualificare non di ristrutturazione bensì di nuova costruzione.
Condono edilizio in area sismica: serve il certificato di idoneità statica
L'articolo 35 della legge 47/1985, per garantire che l'opera oggetto di condono presenti i necessari requisiti di sicurezza statica, richiede in primo luogo il deposito di una certificazione di idoneità statica sottoscritta da un professionista abilitato e, in caso di dichiarazione negativa, il deposito di un progetto di adeguamento.
Intervenire su edifici esistenti in c.a.: sanatorie, controlli, sistemi di rinforzo
Dagli iter procedurali a seconda del titolo abilitativo alle soluzioni per consolidare strutturalmente gli edifici e opere esistenti in c.a. Nel focus questo e molto altro per il professionista tecnico che si trova a progettare interventi su edifici esistenti dopo il Salva Casa.
Condono edilizio e requisito dell'ultimazione: le differenze tra criterio strutturale e funzionale
Ai fini dell'ottenimento del condono edilizio, si intendono ultimati gli edifici nei quali sia stato eseguito il rustico e completata la copertura ovvero, quanto alle opere interne agli edifici già esistenti e a quelle non destinate alla residenza, esse siano state completate funzionalmente.
Interventi strutturali sugli edifici esistenti secondo il dPR 380/2001 aggiornato alla legge 105/2024
Il decreto Salva-Casa 2024 aggiorna il dPR 380/2001 introducendo nuove modalità per sanare interventi strutturali difformi. L'articolo, attraverso schemi riepilogativi ed interpretativi, analizza l'iter procedurale corrispondente al titolo abilitativo, le criticità legislative e ponendo l'attenzione sul ruolo e rischi del tecnico asseveratore, chiamato ad intervenire in caso di difformità “sanabile”.