Titoli Abilitativi

I titoli abilitativi rappresentano il fondamento legale per ogni intervento edilizio. Consentono di eseguire lavori nel rispetto delle normative urbanistiche e costituiscono uno strumento essenziale per garantire il controllo pubblico sul governo del territorio. Ogni intervento, dalla semplice manutenzione all’edificazione ex novo, deve essere inquadrato correttamente secondo il titolo abilitativo previsto.

Permesso di costruire, SCIA, CILA e attività in edilizia libera sono le principali categorie attraverso cui si disciplina la legittimità delle trasformazioni edilizie. La corretta individuazione del titolo abilitativo dipende dalla tipologia e dalla complessità dell’intervento, nonché dalla normativa urbanistica locale e dai vincoli presenti sull’immobile.

Il rispetto delle regole in materia di titoli edilizi è fondamentale non solo in fase progettuale e realizzativa, ma anche in sede di compravendita, certificazione urbanistica e gestione del patrimonio immobiliare. Errori o irregolarità possono comportare pesanti sanzioni, blocchi amministrativi o ordini di demolizione.

La sezione INGENIO dedicata ai titoli abilitativi in edilizia offre approfondimenti aggiornati, chiarimenti normativi, casi pratici e interpretazioni giurisprudenziali. Un punto di riferimento per professionisti, tecnici comunali, imprese e cittadini che vogliono operare nella legalità e con consapevolezza normativa.

Gli ultimi articoli sul tema

Interventi sui muri portanti: quando la CILA non basta

Quando gli interventi coinvolgono elementi portanti, la semplice CILA diventa insufficiente ed è necessaria una SCIA accompagnata dall'autorizzazione sismica rilasciata dal Genio Civile regionale, se l'opera ricade in zona sismica. Nel caso più grave, può essere richiesto il permesso di costruire.

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SCIA alternativa e sanatoria edilizia: i limiti applicativi

La SCIA alternativa al permesso di costruire non è ammissibile per interventi edilizi già eseguiti in assenza di titolo. E' cioè escluso categoricamente l'utilizzo improprio della SCIA per "aggirare" i più stringenti requisiti dell'accertamento di conformità previsto dalle regole sulla sanatoria, sia ordinaria che semplificata

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Cambio di destinazione d'uso da cantina ad abitazione: le regole

Un cambio di destinazione d'uso da cantina a residenziale il quale comporta che i locali del piano interrato, originariamente destinati a cantina e garage, vengono trasformati in abitazione civile con un cospicuo incremento della superficie abitabile (pari a più del doppio di quella assentita) necessita del permesso di costruire in quanto le regole del Salva Casa consentono di operare con la SCIA solo se gli interventi sono realizzabili con CILA o SCIA e fermo restando le indicazioni dei regolamenti locali.

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Soppalco: serve il permesso di costruire o la SCIA alternativa?

Il soppalco, spesso adottato per ottimizzare gli spazi nelle ristrutturazioni, è soggetto a precise norme edilizie. La sentenza TAR Lazio n. 10332/2025 ha ribadito che, in caso di significativo aumento della superficie utile, è necessario un titolo abilitativo e può essere legittimo l’ordine di demolizione.

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Opere precarie e stabili: le differenze e quando si può procedere in edilizia libera

Non basta che il proprietario dichiari un uso temporaneo se oggettivamente l'opera è strutturata per un utilizzo permanente. Inoltre, la destinazione d'uso effettiva è il criterio determinante per la qualificazione giuridica dell'intervento: opere consistenti, che ampliano un manufatto con aumento di volumetria e superficie utile per l'attività commerciale, sono abusive se realizzate senza il necessario permesso di costruire.

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SCIA alternativa e recupero dei sottotetti: quando l'autonomia strutturale blocca l’intervento

La SCIA alternativa al permesso di costruire è uno strumento normativo che consente di avviare specifici interventi edilizi senza dover essere soggetti alle tempistiche di un permesso di costruire, accelerando così i tempi autorizzativi. Tuttavia, il recente pronunciamento del Consiglio di Stato (sentenza n. 4976/2025) ha chiarito i limiti applicativi della SCIA alternativa nel caso di interventi di ristrutturazione edilizia finalizzati al recupero di sottotetti abitativi.

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I titoli abilitativi nell'edilizia sono atti amministrativi necessari per poter eseguire interventi edilizi su edifici o terreni. Questi titoli sono strumenti di controllo dell'attività edilizia da parte delle autorità pubbliche e garantiscono che le opere rispettino le normative urbanistiche e di sicurezza.

Ecco i titoli abilitativi edilizi in Italia:

PDC - Permesso di costruire: Questo è il titolo abilitativo principale per gli interventi di nuova costruzione, ampliamento, ristrutturazione urbanistica e interventi di ristrutturazione edilizia di rilevante impatto. Viene rilasciato dal Comune dopo una valutazione di conformità alle norme urbanistiche, edilizie e ambientali.

SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): È una procedura semplificata per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia leggera e altri interventi minori. La SCIA permette di iniziare i lavori immediatamente dopo la presentazione della segnalazione, senza attendere un'autorizzazione formale, ma sottoponendosi comunque ai controlli successivi.

CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata): Necessaria per interventi di manutenzione straordinaria di minore entità, come modifiche interne senza alterazione della volumetria complessiva dell'edificio o modifiche esterne che non comportano aumento di superficie. Anche in questo caso, i lavori possono iniziare subito dopo la presentazione della comunicazione.

Edilizia libera: Include una serie di interventi che non richiedono titoli abilitativi specifici, come le opere di manutenzione ordinaria, interventi di eliminazione delle barriere architettoniche senza opere strutturali, installazione di pannelli solari e fotovoltaici al di fuori dei centri storici, e altre attività minori definite dalla legge.

Ogni tipo di intervento edilizio deve essere realizzato nel rispetto delle normative tecniche e urbanistiche vigenti, e in alcuni casi potrebbe essere necessario ottenere ulteriori autorizzazioni o nulla osta, ad esempio in aree sottoposte a vincoli paesaggistici o ambientali.

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Grandi gazebo collegati: quando il Testo Unico Edilizia richiede il permesso di costruire

Due gazebo uniti tra loro, alti 4 metri ed estesi 200 mq. con copertura in pvc e prefabbricato completo in ogni opera di 35 mq. costituiscono nuovo volume nel caso in cui non sia fornito alcun concreto elemento in grado di consentire la qualificazione in termini di pertinenza.

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Abuso Edilizio

Abusi edilizi da difformità parziali: demolizione o multa? Quando ci si salva dalla ruspa

Le modifiche limitate all'utilizzo di alcuni materiali si qualificano come difformità parziali sanzionabili ai sensi dell’art. 34 del Testo Unico Edilizia, e non già ai sensi dell’art. 31, che presuppone la totale difformità dal titolo edilizio rilasciato. Pertanto, nel momento in cui la demolizione della parte eseguita in parziale difformità non possa avvenire senza arrecare pregiudizio alla parte eseguita in conformità, si dovrà applicare una sanzione pecuniaria in luogo della demolizione.

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Tettoia aperta su tre lati: SCIA o permesso di costruire? Le regole del Testo Unico Edilizia

Consiglio di Stato: il permesso di costruire è necessario se l'intervento edilizio è idoneo ad alterare la sagoma dell'edificio

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Abuso Edilizio

Abusi edilizi in zona vincolata: niente sanatoria o multa, senza autorizzazione paesaggistica scatta la demolizione

L'art.32 del Testo Unico Edilizia stabilisce chiaramente che gli interventi abusivi su beni vincolati sono considerati come eseguiti in "totale difformità" dalla concessione, rappresentando una variazione essenziale e, in quanto tale, sono suscettibili di essere demoliti.

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Soppalco di 20 metri quadri con funzione abitativa: è ristrutturazione edilizia soggetta a permesso di costruire

Per il Testo Unico Edilizia, un soppalco di 20 metri quadri e posto a metri 1,90 dal calpestio e 2,10 dalla copertura, con annesso wc, si qualifica come ristrutturazione edilizia, la cui realizzazione in assenza di relativo titolo legittima ai sensi del citato art. 33 del dpr 380/2001 l’ordine di demolizione

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Abuso Edilizio

Campo da beach volley, recinzione, gonfiabili, pergolato: se temporanee e non rimosse entro 6 mesi, vanno demolite

La mancata rimozione delle attrezzature 'da spiaggia' ha determinato la cessazione della qualificazione delle stesse come opere temporanee/stagionali e ha integrato la realizzazione di opere permanenti che hanno comportato una modifica a carattere permanente dei luoghi.

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CILA Superbonus, ancora tu: il comune può intervenire in caso di abusi, ma non inibirla a prescindere

E' dubbio che l'amministrazione, salvi i poteri repressivi in caso di edificazione abusiva, possa esercitare poteri inibitori rispetto ai lavori oggetto di CILA Superbonus, considerando il rischio di perdita dei benefici fiscali collegati.

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Piscina appoggiata su un piano livellato in cemento: serve il permesso di costruire

Una piscina con guaina appoggiata su piano livellato in cemento, un vano tecnico accessorio e la sistemazione esterna dell'area circostante costituisce un insieme sistematico di opere funzionalmente connesse che in sinergia tra loro consentono il funzionamento e l'utilizzazione della piscina, inquadrabili come "trasformazione edilizia soggetta a permesso di costruire".

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Come fermare l'ordinanza di demolizione dell'abuso: SCIA in sanatoria inutile, servono istanza di condono o accertamento di conformità

La presentazione di una SCIA in sanatoria non determina la sospensione dell’efficacia dell’ordinanza di demolizione; perché si possa produrre la sospensione, è necessario presentare una formale istanza di condono o di accertamento di conformità.

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Ristrutturazione

Demolizione e ricostruzione con rimodulazione della sagoma: è ristrutturazione o nuova costruzione?

Prima dell'entrata in vigore del DL Semplificazioni (76/2020), una demolizione e ricostruzione con rimodulazione della sagoma non rientrava tra gli interventi di ristrutturazione edilizia ma tra quelli di nuova costruzione, mentre oggi le regole sono cambiate sia per le ristrutturazioni classiche (lo sono anche gli interventi di demo-ricostruzione con modifica della sagoma) sia per le demolizioni e ricostruzioni in zona vincolata, in virtù anche del DL Energia (17/2022). Ma in caso di contenziosi, bisogna tenere conto del Testo Unico Edilizia vigente all'epoca dei fatti...

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CILA Superbonus, stato legittimo dell'immobile, abusi e Testo Unico Edilizia: il comune può sempre intervenire

La CILA-Superbonus è un atto privato di mera comunicazione, a fronte del quale l'amministrazione conserva però il generale potere-dovere di esercitare, in ogni tempo, i poteri di vigilanza e sanzionatori previsti dall’art. 27 del Testo Unico Edilizia, per la repressione degli abusi edilizi

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Primo condono edilizio: i vincoli successivi non precludono al rilascio della sanatoria

In caso di una richiesta di condono edilizio presentato nel 1986 per un manufatto realizzato nel 1979, la domanda deve essere esaminata in base ai presupposti previsti per il condono dalla legge 47/1985 (Primo condono edilizio), non potendo risentire delle modifiche alla stessa apportate dalle successive disposizioni condonistiche ed in particolare dal decreto legge 269/2003 (Terzo condono edilizio).

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Casa mobile: se fornisce un'utilità prolungata non è precaria e serve il permesso di costruire

Una casa mobile dotata di allacciamento elettrico, scarico in vasca interrata e approvvigionamento idrico non è precaria e richiede il permesso di costruire, se utilizzata come abitazione

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Edilizia libera, Decreto Siccità: vasche di raccolta per acqua piovana installabili senza permessi

Le vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo, fino a un volume massimo di 50 metri cubi di acqua per ogni ettaro di terreno coltivato, potranno quindi essere realizzate come attività di edilizia libera

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Abuso edilizio non demolito e acquisito al patrimonio comunale: quando la fiscalizzazione non è possibile

L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale costituisce un inevitabile effetto ex lege dell’inottemperanza all’ingiunzione di demolizione nel termine di novanta giorni

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Armadio e ripostiglio in legno privi di impiantistica: i requisiti per entrare nell'edilizia libera

Per manufatti in legno di modeste dimensioni, poggiati sul pavimento e senza collegamenti con l'abitazione, anche se in zona vincolata non è necessaria l'autorizzazione edilizia in quanto non costituiscono volumi edilizi

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Permesso di costruire: crescita modesta per le nuove abitazioni nel 2022, siamo a 13,90 mila unità

Dai dati preliminari Istat per il quarto trimestre 2022, in base alle autorizzazioni per i nuovi edifici residenziali, si è stimato un aumento congiunturale dello 0,4% per il numero di abitazioni e dello 0,7% per la superficie utile abitabile. Il report con i dati nel pdf in fondo all'articolo nella sezione Allegati.

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Intervento con volumetria invariata e minima sistemazione delle altezze: è ristrutturazione edilizia, non nuova costruzione

Se la volumetria complessiva e la sagoma dell'edificio rimangono invariati, e tutto si riduce ad una sistemazione - peraltro di entità molto modesta - delle altezze interne, siamo di fronte a una ristrutturazione edilizia

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Decreto PNRR-Ter in conversione: tutte le novità su energie rinnovabili, fotovoltaico, comunità energetiche, biometano

La conversione in legge del DL PNRR-Ter prevede che la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra in aree industriali, artigianali e commerciali, in discariche o in cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento non sia subordinata ad alcun atto di assenso.

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Campi da padel e da tennis: non è edilizia libera, serve il permesso di costruire

La realizzazione di un campo da padel o da tennis non è un’attività edilizia libera, ma necessita di permesso di costruire perché costituisce una trasformazione del territorio

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Il salvagente della manutenzione straordinaria: per il frazionamento dell'unità immobiliare basta la SCIA

Per il Testo Unico Edilizia, come modificato dal Decreto del Fare (2014), se non vi è mutamento della volumetria complessiva nè dell'originaria destinazione d'uso dell'immobile, i lavori di tramezzatura interna, anche se portano a ricavare più stanze nell'appartamento, non sono assogettati a permesso di costruire.

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Occhio alla decadenza del permesso di costruire: richiesta di proroga da presentare prima della scadenza

La richiesta di proroga del termine di un permesso di costruire, anche in virtù di quanto affermato dall'articolo 15 del Testo Unico Edilizia, deve essere richiesta prima della scadenza del termine medesimo, per esigenze di chiarezza, di trasparenza e di pubblicità, a garanzia delle parti e, più in generale, dei terzi.

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Consiglio di Stato: per l'installazione degli impianti fotovoltaici su una serra possono servire autorizzazione regionale, PAS o comunicazione di edilizia libera a seconda del tipo di intervento

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Quando è valido l'acquisto di una casa abusiva? Il rapporto tra atto di compravendita e difformità edilizie

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