Una raccolta di appunti tecnici dedicata alle caratteristiche principali, alla posa in opera e alla manutenzione dei pavimenti in legno.
Con l'obiettivo di dare un supporto immediato ai nostri lettori interessati a capire di più sul tema, abbiamo realizzato questa pagina di collegamento a diversi articoli pubblicati sul nostro portale grazie al contributo di tecnici esperti ed in particolare di Paolo Rettondini.
Tradizionale e moderno al tempo stesso, la versatilità del pavimento in legno non smette mai di sorprendere. Grazie all'ampia gamma di essenze e varietà cromatiche, il parquet dimostra come sempre la sua capacità di adattarsi a gusti e stili differenti.
Il legno è un materiale naturale particolarmente versatile e durevole, per questo motivio viene ampiamente utilizzato nella realizzazione di superfici a pavimento all'interno delle nostre abitazioni, e non solo.
Il colore, il disegno e il profumo naturale della specie legnosa creano un'atmosfera unica nell’ambiente in cui è ospitata la pavimentazione lignea. Si tratta di fattori che influenzano tanto l'estetica quanto la percezione generale dell'ambiente; fattori capaci di generare sensazioni che comportano in ognuno di noi effetti psicologici diversi che influenzano il nostro stato d’animo.
Credo che il pavimento in legno abbia la capacità di stimolare ben 4 dei 5 sensi attraverso cui l’uomo percepisce la realtà che lo circonda:
Tecnicamente parlando, quale differenza c'è tra il termine "parquet" e il termine "pavimento in legno"? Per quanto riguarda l'uso della corretta terminologia nell'ambito delle pavimentazioni in legno si fa riferimento alla norma UNI 13756 "Pavimentazioni di legno - Terminologia".
Si definisce parquet una pavimentazione di legno con uno spessore minimo dello strato superiore di 2,5 mm prima della posa.
Si definisce pavimentazione in legno l'assemblaggio di singoli elementi di legno posati sulla struttura primaria o sul sottopavimento.
Si definisce sottopavimento il sistema di sostegno non continuo/continuo tra la pavimentazione di legno e la struttura primaria.
Il mercato dei pavimenti in legno offre tante tipologie di parquet. Le differenze tra un parquet e un altro dipendono: dal tipo di legno impiegato, dei materiali utilizzati in fase produzione, della destinazione d’uso finale del pavimento e dalla tipologia di posa in opera. Avere a disposizione il maggior numero di informazioni sul tipo di parquet che si vuole installare è la cosa migliore per potersi orientare all'interno dell'ampio ventaglio di proposte che offre il mercato.
Cosa differenzia il parquet dalle altre tipologie di finitura a pavimento? La bellezza senza tempo e la peculiarità del pavimento in legno è dovuta al fatto di essere un "materia viva". Una volta posato il pavimento inizia a insaturare un “rapporto” con l’ambiente che lo circonda e ad adattarsi alle condizioni termoigrometriche (umidità e temperatura). La corretta pulizia della superficie e un'adeguata manutenzione del parquet sono due aspetti fondamentali per garantire bellezza e durabilità al manufatto.
Come tutti i materiali naturali, il legno ha i suoi pregi e i suoi difetti. Possiede buone caratteristiche meccaniche (Rc= 6-12 N/mmq; Rf=7-14 N/mmq), bassa densità (0,3-0,8 g/cmq), un notevole potere isolante, è facilmente lavorabile, ed infine è biodegradabile, o in ogni caso facilmente smaltibile.
Accanto a queste qualità positive, ce ne sono altre che rendono questo materiale piuttosto “difficile”. Il legno è anisotropo, cioè le sue caratteristiche fisiche ed elasto-meccaniche variano notevolmente al variare della direzione delle fibre; è fortemente igroscopico, varia quindi il suo contenuto di umidità e il volume a seconda delle condizioni ambientali; può subire alterazioni di origine biologica favorite da particolari condizioni climatiche.
Queste caratteristiche e proprietà sono da tenere in considerazione quando si tratta di scegliere il giusto legno per il parquet.
In genere quasi tutte le specie legnose sono idonee ad essere posate su un impianto di riscaldamento a pavimento ma bisogna porre attenzione ad alcuni importanti fattori quali: conducibilità termica (maggiore in un pavimento massicio) e le caratteristiche relative alla stablità dimensionale del legno.
Avvertenza sulla posa dei sistemi radianti abbinata ai pavimenti in legnoUn aspetto di fondamentale importanza nella progettazione e installazione dei sistemi radianti abbinati a pavimentazioni in legno è l’obbligo di installare un freno/barriera al vapore sotto lo strato isolante. Tale prescrizione viene dettagliata nella norma UNI 11371 datata 2017, nella quale viene riportato il valore minimo di Sd (strato d’aria equivalente) per i freni/barriera al vapore. Tale valore è 40 metri.
Clara Peretti
Anche per ciò che riguarda la scelta del legno da utilizzare nella realizzazione di un pavimento esterno in legno è fondamentale diffondere tra gli utenti una corretta conoscenza delle peculiarità del materiale. Fin da subito devono essere qualificate le caratteristiche d’uso e di aspetto del pavimento.
È bene ricordare che per l’informalità del prodotto e la costante azione degradante degli agenti metereologici, le principali peculiarità che si possono riscontrare in un legno collocato in un ambiente esterno sono:
Per ridurre il più possibile le condizioni di quanto sopra riportato è necessario che il legno sia perfettamente stagionato (umidità alla prima consegna 15%) ed è indispensabile prima o dopo la posa la finitura con degli olii essiccativi, in modo da proteggere il legno dagli agenti atmosferici e sbalzi idrometrici ambientali.
Per garantire durabilità alla pavimentazione in legno è comunque necessario eseguire una corretta manutenzione della stessa nel tempo.
Teak, Iroko, Cumarù, Ipé sono solo alcuni dei legni che possono essere utilizzati per realizzare pavimentazioni esterne.
In commercio esistono due tipologie di pavimenti in legno: il parquet in legno massiccio (o tradizionale) e il parquet prefinito.
Il parquet in legno massiccio è composto da liste costituite da un unico blocco di legno massello il cui spessore varia dai 7 ai 10 mm. Si tratta di una tipologia di parquet destinato a durare nel tempo se la sua manutenzione avviene periodicamente e a regola d’arte. È sufficiente eseguire un intervento di levigatura e di lucidatura per riportare il pavimento alle condizioni originarie.
Il parquet prefinito, chiamato anche pavimento in legno stratificato, si differenzia dal parquet in legno massello perché formato da 2 o più strati di legno tra loro incollati. Lo strato superficiale di finitura è costituito da un sottile strato di legno nobile il cui spessore in genere varia dai 4 ai 5 mm. Le liste di legno da parquet prefinito vengono trattate già in fase di produzione, e dunque non richiedono alcun ulteriore trattamento di finitura a posa ultimata. Con la posa di un parquet prefinito si riducono le tempistiche cantiere, particolarmente inferiori rispetto alla posa del parquet tradizionale.
Per geometria di posa si intende il disegno che nasce dall’accostamento dei singoli elementi che compongono una pavimentazione di legno. Il disegno di posa di un pavimento in legno dipende da molteplici fattori quali:
Nella norma UNI 13756 "Pavimentazioni di legno - Terminologia" sono riportate le principali geometrie di posa del parquet.
Le tipologie di posa di un pavimento in legno sono tre:
La prima, usata tradizionalmente con i parquet in legno massello, viene oggi impiegata in rare occasioni. La posa mediante chiodatura/avvitatura è stata sostituita nella maggior parte dei casi dalla posa mediante incollaggio, questo grazie alla rapida diffusione dei parquet prefiniti. In alternativa alla posa a colla, può essere utilizzata la tipologia di posa flottante o galleggiante, un posa a secco meno invasiva e assolutamente ecocompatibile. Con l’acquisto di un pavimento flottante, sia esso un parquet o un laminato, è necessario durante la posa in opera, tener presente la formazione di giunti di dilatazione.
Avvertenza sulla posa incollata
"Prima di procedere nella posa di un parquet incollato è necessario verificare e preparare il supporto di posa affinché sia garantita nel tempo l'adesione. É importante ricordare che qualora si verifica un distacco del pavimento in legno incollato, il problema può essere attribuito a un'errata applicazione dell'adesivo sulla superficie di supporto e dalle condizioni del sottofondo stesso."
Paolo Rettondini
La posa in opera di una pavimentazione in legno può iniziare solo quando sono state soddisfatte le seguenti condizioni:
La norma UNI 11371 sui massetti per parquet definisce dettagliatamente le proprietà e le caratteristiche prestazionali che devono avere i massetti cementizi, o a base di leganti speciali, o a base di anidride (solfato di calcio), destinati alla posa mediante incollaggio di parquet e di pavimentazioni in legno in genere.
La norma si applica sia ai massetti di nuova costruzione che agli interventi di ripristino dei massetti esistenti.
Nello specifico la norma indica le tipologie in funzione alle modalità di realizzazione, dei piani di posa che sono così suddivisi:
Vengono inoltre specificate le relative caratteristiche prestazionali che i massetti devono avere in merito a:
Per garantire le prestazioni previste, i massetti devono essere realizzati interponendo una barriera al vapore tra il solaio e il massetto stesso. La barriera a vapore serve per proteggere il massetto dall'umidità proveniente dagli strati sottostanti.
Stratigrafia del sistema pavimento - Particolare tratto dalla Rev. 04 del Codice di Buona Pratica Conpaviper
Per approfondimenti sul tema dei massetti si consiglia di consultare la Rev.04 del Codice di Buona Pratica per la progettazione e il controllo dei Massetti e dei Pavimenti edita da Conpaviper.>>> CLICCA QUI e SCARICA IL DOCUMENTO <<<
A volte, nell'ambito della ristrutturazione, per esigenze tecnico-economiche si ha difficoltà a realizzare massetti cementizi. Spesso la posa del parquet può essere richiesta anche in locali già pavimentati. Scegliere di posare un parquet su un pavimento esistente può portare a problematiche in riferimento alle quote finite del pavimento; problemi che possono essere risolti di volta in volta in base alla specifica situazione.
Un pavimento in legno, rispetto ad altri tipi di pavimentazioni, presenta maggiori problematiche di posa in opera e di finitura, sia per i diversi materiali che si utilizzano, sia per le tante e differenti operazioni da eseguire prima di giungere al risultato finale. La preparazione tecnica e la competenza del posatore si rendono quindi indispensabili per permettere una posa a regola d’arte che consenta al pavimento di mantenere la sua bellezza e funzionalità nel tempo.
Le principali problematiche che si riscontrano in sede di contestazione sono legate al supporto di posa: massetti magri e sfarinanti, mancanza di barriera al vapore, sottofondi non perfettamente asciutti ecc. Importanti sono i problemi legati all’umidità ambientale (troppo umido o troppo secco) o del legno, seguono problematiche sulle colle e vernici e, infine l’imperizia dell’operatore nelle varie fasi della posa in opera.
A livello normativo, il settore dei pavimenti in legno è uno di quelli che negli ultimi anni ha visto un considerevole numero di norme emanate. Ecco un elenco (non esaustivo) delle norme che riguardano i pavimenti in legno.
Attraverso una suddivisione ragionata per macro argomenti, di seguito proponiamo i titoli degli articoli citati all’interno di questo testo.
Caratteristiche del legno per parquet
Parquet per interni: caratteristiche prestazionali e tecniche
Pavimenti in legno e destinazione d'uso: i fattori che incidono sulla scelta del parquet
Parquet in legno massello o "tradizionale": cos'è importante sapere?
Parquet stratificato o "prefinito": caratteristiche, posa in opera e manutenzione
Pavimenti in legno per esterni “DECKING”
Il Bamboo: cos’è e come si posa
Accoya: la tecnologia che rivoluzionerà il futuro del legno nel campo delle costruzioni
Articoli a cura a Paolo Rettondini
La certificazione del posatore di parquet – Giuseppe Mangiagalli
La posa in opera delle pavimentazioni in legno: il cantiere, le geometrie e le tipologie
Geometrie e disegni di posa del Parquet
Posa del parquet: gli adesivi per pavimenti in legno
La posa del parquet su piani di posa preesistenti
I giunti di dilatazione per la posa flottante del parquet
Articoli a cura a Paolo Rettondini
Parquet: la posa flottante o galleggiante – Roberta Valli e Dalila Cuoghi
Il sistema pavimento: pavimentazioni di legno abbinate ai sistemi radianti – Clara Peretti
Massetti per parquet e pavimentazioni in legno
Come isolare un massetto per la posa del parquet
Il parquet si solleva? Controlliamo il massetto
Umidità residua massetti: la nemica del parquet
Articoli a cura a Paolo Rettondini
La misurazione dell’umidità del legno
Parquet: protezione dell’acqua e dall’umidità
Perché i parquet si sollevano?
Quando l’umidità ambientale provoca danni al parquet
Una riflessione sull’utilizzo consapevole del legno nelle zone umide, bagni, wellness e spa
Articoli a cura a Paolo Rettondini
Quali sono i tipi di finitura e come si conserva un parquet
Manutenzione delle pavimentazioni in legno posate in esterno
Articoli a cura a Paolo Rettondini
Parquet: quali sono le più frequenti cause di contestazione
Cause dei distacchi dello strato nobile sui parquet stratificati
Infiltrazioni d’acqua, il parquet si gonfia come intervenire se il parquet è incollato
Verniciatura del parquet: cause e rimedi ai problemi più frequenti
Articoli a cura a Paolo Rettondini
Rinnovo di un parquet: cronaca di un incubo quasi a lieto fine – Andrea Dari
L’importanza delle norme nel settore dei pavimenti in legno – Paolo Rettondini
Pavimenti in legno: la nuova uni 10329 relativa ai metodi di misurazione dell’umidità presente nei massetti - Paolo Rettondini
Pavimenti in legno e parquet per uso interno: il regolamento 305/2011, DoP e marcatura CE – Roberto Bellinelli
Pavimentazioni di legno e parquet: pubblicata la UNI11368 - Paolo Rettondini
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