L’umidità residua del massetto viene determinata in cantiere mediante la misurazione effettuata con igrometro a carburo di calcio in conformità alla norma UNI 10329. L’umidità presente nel massetto può derivare da quella residua del confezionamento del massetto, da bagnature accidentali avvenute dopo la sua realizzazione, da quella assorbita dall’ambiente o di risalita dagli strati sottostanti.
La norma UNI 10329 consiglia di campionare in corrispondenza delle zone più umide dei locali, la cui individuazione può essere favorita tramite l’utilizzo di igrometri elettrici o capacitivi. Inoltre fornisce i criteri e la frequenza di campionamento:
La prova si basa sulla reazione chimica che interviene tra l’acqua contenuta in un campione di massetto prelevato fisicamente in situ e il carburo di calcio (CaC2). Tale reazione chimica provoca la formazione di acetilene all’interno di un contenitore cilindrico di acciaio a tenuta, munito di manometro. Leggendo la pressione misurata dall’apparecchiatura è possibile determinare la quantità di umidità presente nel campione, espressa in peso, o mediante lettura diretta sul manometro oppure mediante consultazione delle apposite tabelle di conversione allegate all’apparecchiatura.
Per quello che riguarda la descrizione dell’attrezzatura e la modalità di prova, si rimanda alla norma UNI 10329 o alle istruzioni contenute nella confezione dello strumento. È tuttavia necessario sottolineare la differenza della procedura di agitazione dell’igrometro in base alla tipologia di massetto in funzione del tipo di legante. Ad esempio se sviluppa ettringite, per non sovrastimare il contenuto di acqua del massetto, la fase di agitazione è più breve.
Si consiglia la visione dei seguenti filmati per acquisire la corretta manualità della modalità di prova:
Nel caso che il massetto sia leggero, ovvero con massa volumica inferiore a 1.800 kg/m3, la Rev. 4 del Codice di Buona Pratica Massetti offre la possibilità di misurarne l’umidità residua utilizzando l’igrometro al carburo. Si converte il valore misurato con la formula di seguito riportata, prima di confrontarlo col valore massimo ammissibile.
dove:
CM%igr è il contenuto di acqua libera (umidità residua) del massetto leggero, misurato con l’igrometro al carburo.
CM%max è il contenuto massimo di acqua libera (umidità residua) del massetto pesante misurato con l’igrometro al carburo richiesto dallo strato di finitura: vedi la tabella di seguito riportata in cui è possibile ricavare i valori massimi dell’umidità residua (CM%max) del massetto rilevata con igrometro al carburo di calcio in funzione del tipo di finitura previsto nella Rev. 4 Codice di Buona Pratica Massetti.
MV è la massa volumica in opera del massetto asciutto.
Per approfondire questo argomento si rimanda alla Rev. 4 del Codice di Buona pratica Massetti edito da Conpaviper.
Tutto quello che è necessario sapere sui Massetti, in poche parole
Massimo Bocciolini, coordinatore del Comitato Tecnico Massetti di Conpaviper, ha predisposto una serie di "pillole" partendo dal Codice di Buona Pratica sui Massetti CONPAVIPER con l'obiettivo di rendere disponibile in forma semplificata le informazioni essenziali sui massetti di supporto. Ecco l'elenco delle pillole pubblicate:
- Massetti non aderenti o desolidarizzati
- Massetti galleggianti
- Massetti radianti
- Massetti aderenti
- Misura dell’umidità residua dei massetti
- Misura dell’umidità residua dei sottofondi
- Esempio di progettazione dello spessore dei massetti in funzione delle tolleranze di posa dei vincoli del sottofondo
- Esecuzione dei giunti di contrazione nei massetti
- Esecuzione dei giunti di espansione e di costruzione nei massetti
- Fessurazione dei massetti ed utilizzo di armatura
- Progettazione dei massetti radianti ribassati in aderenza
- Progettazione dei massetti radianti ribassati a bassa inerzia
- Progettazione dei massetti radianti ribassati su impianti radianti tradizionali
- Progettazione del sistema pavimento: cosa fare
- Limiti delle responsabilità del Progettista del Sistema Pavimento
- Misura della planarità del massetto e dei sottofondi
- Dimensionamento del freno al vapore
- SLU del sistema pavimento: le pavimentazioni
- Progettazione dei pavimenti esterni
- Misura delle quote dei massetti e dei vincoli
- Raccomandazioni per le pavimentazioni in legno
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 1
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 2
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 3
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 4
- Suggerimenti nell’installazione degli impianti radianti a pavimento – parte 5
Oggi la quasi totalità dei massetti è realizzata da professionisti in grado di guidare i progettisti e le imprese nella realizzazione in cantiere del pavimento (o sistema pavimento), cioè di tutta la stratigrafia compresa tra il solaio ed il rivestimento, adeguandolo agli specifici vincoli di cantiere.
Negli ultimi anni i rappresentanti di questa categoria iscritti a Conpaviper hanno deciso di convogliare in un unico documento le informazioni sparpagliate in numerose norme e documenti tecnici nazionali ed internazionali, il “Codice di Buona Pratica per la progettazione, l’esecuzione e il controllo dei massetti”.
Con la quarta revisione del documento, gli associati Conpaviper hanno deciso di fare un ulteriore passo avanti: travasare le proprie conoscenze tecniche di cantiere trasformandole in caratteristiche misurabili ed oggettive ottenute dopo due anni di prove di cantiere realizzate su numerose tipologie di pavimenti. La rev. 04 Codice di Buona Pratica presenta numerose modifiche radicali rispetto a quella precedente: il documento non tratta solo di massetto di supporto ma con una visione operativa approfondisce l’intera stratigrafia del pavimento, introduce la funzione del progettista del sistema pavimento, apre all’utilizzo di massetti leggeri, fornisce requisiti per i sottofondi e parametri certi rilevabili da prove meccaniche eseguite in cantiere.
CONPAVIPER è l’Associazione Italiana di Categoria delle Imprese di Pavimentazioni Continue e rappresenta le aziende che operano nell'ambito dei settori delle pavimentazioni industriali, dei rivestimenti resinosi e dei massetti di supporto.
CONPAVIPER è una libera associazione delle imprese che operano nei seguenti comparti:
CONPAVIPER è un Ente, riconosciuto giuridicamente, che raggruppa, su base volontaria, più di 100 imprese di tutte le dimensioni, operanti nella realizzazione di pavimenti, nella produzione di materiali dedicati, nella fornitura di servizi e consulenze e progettazioni.
L'Associazione ha per scopo:
CONPAVIPER è socio di UNI.
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