Da autostrada a pista ciclabile: "Stadttunnel" di Zurigo, un nuovo paradigma di progettazione urbana

Tunnel urbano multifunzionale: sicurezza, accessibilità e riuso nel progetto Stadttunnel di Zurigo

Nel cuore di Zurigo, tre raccordi autostradali avrebbero dovuto confluire e formare il cosiddetto "Y delle strade veloci", con lo scopo di alleggerire il traffico urbano. Il progetto però non fu mai realizzato, anche se venne comunque costruito un tunnel allo stato grezzo.

Oggi, questa struttura è stata riconvertita in un collegamento ciclabile, la Stadttunnel , tunnel sotterraneo lungo 440 metri. Sotto i binari affollati della stazione centrale della città scorre, infatti, un fiume silenzioso fatto di biciclette, luci soffuse e pedalate sicure.

 

 

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Storia del progetto

Un'autostrada fantasma, un'idea audace

Il progetto dei tre raccordi autostradali venne approvato dal Consiglio federale nel 1962 e successivamente sviluppato.

L'autostrada A3 avrebbe dovuto attraversare la stazione centrale con un viadotto (la cosiddetta “Sihlhochstrasse”).

Tuttavia, ne fu realizzato solo un tratto fino a Manesseplatz, circa 1,8 km prima della stazione. Ci fu una forte opposizione contro il proseguimento della Sihlhochstrasse, e così la Confederazione propose una soluzione sotterranea: la Sihltiefstrasse.

Lo scheletro del tunnel risale agli anni ’80, quando si immaginava una grande arteria stradale che attraversasse il cuore della città. Quel progetto, come molti altri figli dell’urbanistica automobilistica del secolo scorso, fu però presto fermato dalla protesta dei cittadini. La galleria, scavata e mai usata, restò lì: un monumento al non-finito. Un vuoto urbano in cerca di senso.

   

La trasformazione in collegamento ciclabile

La costruzione del tunnel è iniziata alla fine degli anni ’80, come investimento preliminare durante i lavori della stazione Museumstrasse. Negli anni ’90 e fino alla metà degli anni 2000, questi investimenti iniziali sono stati portati avanti, in particolare per la costruzione della stazione Löwenstrasse.

Già allora era evidente che il progetto dell’Ypsilon non avrebbe rappresentato una soluzione sostenibile a lungo termine per il traffico in costante aumento. Fin da subito si iniziarono a considerare quindi degli approcci alternativi.

Nel 1985 fu inaugurata la circonvallazione nord di Zurigo.

Nel 2009 seguì la circonvallazione ovest, che completò il collegamento tra le autostrade A1 e A3.

La prosecuzione del tratto autostradale previsto nel centro città fu rinviata a tempo indeterminato. Per un periodo il tunnel è rimasto in stato grezzo, senza destinazione d’uso fino alla recente riconversione ciclabile.

Il piano regolatore regionale della città di Zurigo prevedeva un collegamento ciclabile che attraversasse i binari della stazione centrale.

Nel 2011, quando l’associazione Pro Velo Zurigo lanciò la proposta di trasformarlo in una pista ciclabile, sembrava un’utopia. Un anno dopo venne elaborato il primo studio di fattibilità.

A partire dal 2014, si sviluppò un progetto preliminare. Durante l’elaborazione del progetto, emerse che per la riconversione dello Stadttunnel in pista ciclabile e velostazione sarebbero stati necessari ulteriori impianti di sicurezza, come ad esempio porte tagliafuoco.

Tali misure di sicurezza furono integrate nel progetto edilizio. Dopo le revisioni e approvazioni ufficiali, nel 2020 tutte le trattative per la riconversione del tunnel furono concluse. Il 13 giugno 2021, il 74% dei cittadini zurighesi ha votato a favore del progetto.

 

 

Il progetto

Il tunnel che collega, protegge e accoglie

Oggi lo Stadttunnel è un’infrastruttura esemplare. Non solo una pista ciclabile coperta, ma un nodo strategico che unisce due quartieri divisi dai binari, collegando la Kasernenstrasse al Sihlquai. Lungo 440 metri e largo fino a 6, è illuminato, sorvegliato, e pensato per garantire sicurezza e comfort.

Il parcheggio sotterraneo da 1.240 posti bici, gratuito per i primi due giorni, connesso a una galleria commerciale. 

È un collegamento sicuro e diretto tra i quartieri 4 e 5 della città. Inoltre, avvicina ulteriormente i ciclisti ai mezzi di trasporto pubblici. Tramite una nuova velostazione con 1240 posti bici coperti e gratuiti, è collegato direttamente alla Passerella Sihlquai della stazione centrale (Hauptbahnhof).

 

       

Fasi di costruzione

I lavori sono iniziati al Sihlquai con la posa di un ponte provvisorio di supporto. Successivamente è stata spostata la fermata “Sihlquai HB”, modificata la viabilità e la circolazione pedonale.

Anche in Kasernenstrasse, fino a novembre 2023, è stato in funzione un ponte provvisorio per bus e auto.

I lavori nella stazione centrale, con ponti provvisori sopra i binari 11 e 12, sono iniziati nell’aprile 2023 e si sono conclusi nel marzo 2024. Le opere principali si sono concluse nell’estate del 2024. L’installazione degli impianti e l’allestimento della velostazione sono terminati nella primavera del 2025.

 

Dati e cifre

• Periodo di costruzione: da settembre 2022 a maggio 2025
• Costi complessivi: 38,6 milioni di franchi

 

Lavori realizzati:

• Galleria di raccordo sul lato sud (Kasernenstrasse), collegata alla rampa esistente della velostazione Europaplatz
• Ampliamento e rifinitura del tunnel
• Installazione di impianti tecnici, antincendio e di sicurezza
• Collegamenti lato nord con Sihlquai e Konradstrasse tramite nuove rampe
• Connessione diretta alla Passerella Sihlquai delle FFS
• Realizzazione della velostazione
• Diversi spostamenti di sottoservizi, inclusi un tracciato dell’ewz (azienda elettrica zurighese) e una condotta dell’acqua dalla Sihl nel tunnel

  

Le dimensioni dello Stadttunnel

• La struttura grezza del tunnel misura 192 metri
• Aggiunti: 72 metri di tunnel di collegamento alla Kasernenstrasse, 30 metri della rampa esistente e 25 metri coperti sul Sihlquai
• Totale della sezione coperta: circa 320 metri
• Distanza complessiva tra la superficie della Kasernenstrasse e quella del Sihlquai (incluse le rampe): circa 440 metri
• Larghezza carreggiata: fino a 6 metri nel tunnel, 4,3 metri sulle rampe lato Sihlquai

 

 

Tipi di veicoli e limiti di velocità

Nel tunnel possono circolare tutti i tipi di biciclette, comprese le e-bike lente e veloci.
Sono ammessi anche ciclomotori elettrici leggeri e motocicli elettrici di piccole dimensioni.
Limite di velocità: 20 km/h per tutti i veicoli.

 

La nuova velostazione

• Capacità: 1240 posti bici
• Circa 115 posti per biciclette speciali (es. con rimorchio)
• Circa 64 posti per veicoli elettrici, alcuni con colonnine di ricarica
• Utilizzo gratuito per 48 ore
• Collegamento diretto a piedi con la Passerella Sihlquai
• La velostazione è gestita da AOZ (organizzazione municipale zurighese)

 

 

Costi di costruzione e revoca del progetto autostradale

• Costo totale del progetto: 38,6 milioni di franchi
• Il budget iniziale prevedeva 48,4 milioni, includendo una possibile demolizione nel 2041

Nel gennaio 2022, il Consiglio federale ha raccomandato al Parlamento di eliminare il progetto “Expressstrassen-Y” dal piano stradale del 1960. Il Parlamento ha ufficialmente cancellato il progetto nell’estate 2023. Il 21 febbraio 2024, il Consiglio federale ha modificato di conseguenza l’Ordinanza sulle strade nazionali.

   

Una festa sotto la pioggia

Il 22 maggio 2025, sotto un cielo grigio e piovigginoso, oltre 1.200 ciclisti hanno partecipato all’inaugurazione ufficiale.

Un corteo gioioso, quasi simbolico: sotto terra, là dove un tempo avrebbero dovuto rombare i motori, oggi scorrono ruote silenziose e sorrisi. È stato il momento in cui Zurigo ha voltato pagina, definitivamente.

“La popolazione vuole più spazio per le bici”, ha detto Simone Brander, municipale responsabile dei lavori pubblici. Il tunnel, ha spiegato, è oggi il fulcro della rete ciclabile urbana: un corridoio sicuro, veloce e protetto, pensato per chi si muove ogni giorno in modo responsabile.

 

Un esempio europeo di rigenerazione

La parabola dello Stadttunnel ricorda quella dei Giardini del Turia di Valencia, dove un fiume prosciugato e destinato a ospitare un’autostrada è diventato uno dei più grandi parchi urbani d’Europa. Entrambi sono esempi potenti di una nuova urbanistica: non quella che costruisce da zero, ma quella che ascolta, recupera e trasforma.

Più che un tunnel: un gesto politico e culturale

Il vero successo del progetto zurighese non sta solo nei numeri – 38,6 milioni di franchi, lavori terminati in tempo, infrastruttura sotto budget – ma nel gesto politico che rappresenta. È la dimostrazione concreta che infrastrutture pensate per un mondo vecchio possono rinascere per servire un presente più intelligente e un futuro più pulito.

E mentre altre città ancora progettano nuovi svincoli autostradali, Zurigo ha scelto di scavare in un’altra direzione: quella del senso, dell’equilibrio, della responsabilità urbana.

 

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Una lezione per tutte le città

Il messaggio è chiaro: non serve sempre costruire da capo. A volte basta cambiare visione. Dove prima si progettava asfalto e smog, oggi si respira mobilità dolce. Lo Stadttunnel è una ferita urbana che è diventata arteria vitale.

È la dimostrazione che, se ben pianificata e condivisa, anche una città può cambiare strada. In tutti i sensi.

 

 

Fonti: 

• Sito del progetto Stadttunnel (Stadt Zürich)
• Zurigo: apertura di un tunnel per ciclisti sotto stazione
• Mappa di Zurigo
• Lionel Trébuchon