Urbanistica
"La città stessa è la memoria collettiva del suo popolo, e come la memoria è associata a oggetti e luoghi."
KEVIN LYNCH, L’immagine della città, Marsilio Editori, 1969
La parola urbanistica nasce da urbs che significa città.
L'urbanistica è la disciplina che si occupa dello studio, della pianificazione e della gestione dello sviluppo delle città e dei territori, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita degli abitanti, l'efficienza dei servizi e la sostenibilità ambientale. Comprende aspetti come la progettazione degli spazi pubblici, la gestione del traffico, la distribuzione delle aree residenziali, commerciali e industriali, nonché la conservazione del patrimonio storico e ambientale.
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Città che salgono, città che vivono: il Vertical Urbanism Index racconta il futuro delle metropoli
Grattacieli, densità urbana, qualità della vita: il nuovo Vertical Urbanism Index 2024 del CTBUH analizza 40 città globali per comprendere come cresce — e respira — la città verticale. Un atlante interattivo che misura altezza, vivibilità e concentrazione urbana, offrendo casi studio emblematici da Toronto a Bangkok fino all’Olanda, dove la torre incontra l’acqua.
Vani accessori: attenzione all'utilizzo, il cambio di destinazione richiede il permesso di costruire
I vani accessori (cantine, soffitte, locali tecnici e zone wellness) sono spazi complementari all'edificio principale. Tuttavia, la loro trasformazione in aree residenziali o ricettive aumenta il carico urbanistico dell’immobile. Per questo motivo, come chiarito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 10411/2025, la qualificazione di ambienti come le aree wellness in un hotel di lusso (considerati strutture autonome e sostanziali) non può essere assimilata ai vani accessori poiché necessitano di un permesso di costruire per essere autorizzate.
Lord Norman Foster compie 90 anni: architettura, sostenibilità e innovazione oltre l’etichetta “high-tech”
Lord Norman Foster ha compiuto 90 anni: maestro dell’architettura contemporanea, ha rivoluzionato il progetto urbano con sostenibilità, innovazione e visione umanistica. Fondatore di Foster + Partners, è noto per opere iconiche come il Reichstag, The Gherkin e Apple Park. Pur considerato padre dell’high-tech, non ha mai apprezzato del tutto questa etichetta, preferendo una sintesi tra tecnica, bellezza e centralità dell’essere umano. Scopri di più sull'architetto.
Rigenerazione urbana: il masterplan dell'Ex Arsenale per il nuovo Polo delle amministrazioni statali di Pavia
Un patrimonio storico pronto a rinascere nel segno della sostenibilità, del dialogo tra passato e futuro e della restituzione alla collettività. L’ex Arsenale di Pavia, complesso militare ottocentesco affacciato sul Ticino, diventerà un laboratorio di rigenerazione urbana, capace di intrecciare architettura contemporanea, paesaggio fluviale e memoria storica. Di seguito alcune indicazioni e curiosità del progetto.
Da autostrada a pista ciclabile: "Stadttunnel" di Zurigo, un nuovo paradigma di progettazione urbana
A Zurigo, l’ex tunnel autostradale inutilizzato sotto la stazione centrale è stato riconvertito in un corridoio ciclabile urbano di 440 metri con velostazione da 1.240 posti: un esempio virtuoso di rigenerazione infrastrutturale, sostenibilità e riconnessione urbana. Il progetto, nato da un'utopia cittadina, oggi è modello per architetti e progettisti attenti alla mobilità green e alla riqualificazione intelligente degli spazi.
Cambio di destinazione d’uso da agricolo a commerciale? No SCIA, SI permesso di costruire
La SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) in determinate situazioni può risultare illegittima se non rispettosa dei requisiti urbanistici, ambientali o paesaggistici, o in presenza di opere in contrasto con gli strumenti urbanistici, con conseguenti possibilità di annullamento da parte dell’amministrazione in autotutela. La sentenza del TAR della Campania, relativa a un complesso edilizio in zona agricola, sottolinea che la SCIA non può sostituire il permesso di costruire per mutamenti di destinazione d’uso rilevanti, confermando che interventi di questo tipo devono sempre rispettare le norme urbanistiche e i titoli abilitativi previsti.
L'Ottocento, scosso dalla Rivoluzione Industriale, segna un punto di svolta per le città. L'esodo dalle campagne verso i centri urbani determina un'espansione caotica, spingendo verso una nuova disciplina: l'urbanistica moderna. Camillo Sitte, pioniere in questo campo, teorizza il "piano per zone", suddividendo la città in aree con funzioni specifiche per migliorarne la vivibilità.
Il Novecento è un secolo di grandi contraddizioni per le città. Tra le due guerre mondiali, Le Corbusier, visionario architetto, immagina la "Ville Radieuse", una città ideale basata su grandi arterie e zone verdi, mentre Patrick Geddes, padre del concetto di "città sostenibile", pone le basi per un futuro più armonioso tra uomo e ambiente.
Il secondo dopoguerra porta con sé un razionalismo urbano spinto, incarnato da Siegfried Giedion e Ernst May, che propongono quartieri residenziali a basso costo per far fronte all'emergenza abitativa.
Gli anni '60 vedono una critica al modello razionalista troppo rigido e impersonale. Nasce il "New Urbanism" di Kevin Lynch, che pone l'accento sulla vivibilità e sulla partecipazione dei cittadini alla pianificazione urbana.
Gli ultimi decenni del XX secolo sono segnati da globalizzazione e sostenibilità. Richard Rogers e Norman Foster si fanno promotori di un'architettura "high-tech" con grattacieli e grandi strutture, mentre Aldo Rossi e Leon Krier recuperano l'idea di "città compatta", valorizzando il tessuto urbano esistente.
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