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La tenuta all’aria dell’involucro edilizio: cos'è, i valori limite e consigli per correggere i punti critici

Il tema della tenuta all’aria dell’involucro edilizio non è da trascurare, perché ha implicazioni sotto diversi punti di vista. Vediamo insieme quali sono queste implicazioni e come procedere ad una sua corretta valutazione.

L’importanza della tenuta all’aria degli edifici

Le condizioni di comfort che devono essere garantite per gli occupanti all’interno di ambienti confinati riguardano diversi aspetti:

  • Illuminamento;
  • Rumore;
  • Parametri termoigrometrici;
  • Qualità dell’aria interna (Indoor Air Quality – IAQ).

Tutti questi aspetti contribuiscono insieme al livello di qualità ambientale interno di un ambiente (Indoor Environmental Quality - IEQ).

In particolare, la gestione della IAQ è affidata alla ventilazione: ventilazione che può essere naturale (sistema che utilizza le forze naturali per fornire aria fresca per il comfort e la dissipazione del calore, come ad esempio il vento o il cosiddetto “effetto camino”) o meccanica (in cui si utilizzano uno o più ventilatori alimentati energeticamente per movimentare l'aria dentro e fuori dall'edificio).

A sua volta, la ventilazione naturale può essere divisa in due categorie:

  • Ventilazione naturale controllata: spostamento intenzionale dell'aria attraverso aperture specifiche come finestre e porte (di solito è controllato in una certa misura dall'occupante);
  • Ventilazione incontrollata (infiltrazione): flusso d'aria casuale attraverso crepe, spazi vuoti o fessure nella struttura dell'edificio (è meno desiderabile e può essere controllato solo colmando le lacune da cui l’aria riesce a passare).

Con l’espressione “tenuta all’aria” di un edificio si intende la capacità dell’edificio stesso di bloccare proprio le infiltrazioni, ovvero i passaggi di aria incontrollati attraverso i suoi componenti di involucro.

L’involucro edilizio, se correttamente progettato, è costituito da due barriere per proteggere l’edificio da effetti indesiderati dell’aria:

  • Strato di tenuta al vento: strato esterno dell’involucro dell’edificio, avente lo scopo di proteggerlo dagli agenti atmosferici (acqua, vento e umidità), dagli elementi inquinanti e/o nocivi, dalle intromissioni di animali e consente inoltre di migliorare le prestazioni acustiche;
  • Strato di tenuta all’aria: generalmente situato in corrispondenza del lato interno/caldo dell’involucro edilizio, il quale limita e regola il passaggio del vapore acqueo contenuto e prodotto nell’ambiente interno, proteggendo gli altri strati dell’involucro. Ha quindi effetti sul comfort interno e consente una riduzione dei costi energetici, specialmente se previsto un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC).

  

Valori indicativi delle percentuali d’aria infiltrate attraverso i diversi componenti edilizi.
Figura 1 – Valori indicativi delle percentuali d’aria infiltrate attraverso i diversi componenti edilizi. (Crediti: Alice Lorenzati)

  

 ATTENZIONE!
La tenuta all’aria di une edificio ha quindi ripercussioni su diversi aspetti:
Riduzione dei consumi energetici;
• Miglioramento del comfort ambientale;
• Maggiore durabilità degli elementi costruttiv
i.

   

Conseguenze delle infiltrazioni incontrollate.
Figura 2 – Conseguenze delle infiltrazioni incontrollate. (Crediti: Alice Lorenzati)

  

La disciplina legislativa

La disciplina legislativa, ad oggi, la si ritrova nell’ambito di:

  • Alcuni protocolli per la sostenibilità degli edifici (es. CasaClima e Passivhaus);
  • Regolamenti locali e delle provincie autonome di Trento e Bolzano;
  • Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la progettazione di edifici pubblici.

Per quanto riguarda gli edifici privati, anche quando è previsto il raggiungimento dello standard NZEB (Nearly Zero Energy Building, così come descritto dal D.M. 26/6/2015), non sono espressamente indicati requisiti minimi da rispettare sul tema della tenuta all’aria, per quanto, come abbiamo visto, questa abbia ripercussioni sulle prestazioni energetiche del fabbricato.

  

Cosa dicono i CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio con le migliori prestazioni dal punto di vista ambientale lungo l’intero ciclo di vita, tenuto conto dell’effettiva disponibilità di mercato.

In particolare, indicazioni sulla tenuta all’aria degli edifici le troviamo all’interno dei cosiddetti “CAM Edilizia” (Affidamento di servizi di progettazione e affidamento di lavori per interventi edilizi, approvato con D.M. 23 giugno 2022 n. 256, GURI n. 183 del 8 agosto 2022 - in vigore dal 4 dicembre 2022).

All’interno del Criterio 2.4.9 si legge che in tutte le unità immobiliari riscaldate deve essere garantito un livello di tenuta all’aria dell’involucro che assicuri:

  • a) Il mantenimento dell’efficienza energetica degli elementi isolanti preservandoli da dispersioni di calore;
  • b) L’assenza di rischio di formazione di condensa interstiziale negli elementi isolanti, nodi di giunzione tra sistema serramento e struttura, tra sistema impiantistico e struttura e nelle connessioni delle strutture stesse;
  • c) Il mantenimento della salute e durabilità delle strutture evitando la formazione di condensa interstiziale con conseguente permanenza e ristagno di umidità nelle connessioni delle strutture stesse;
  • d) Il corretto funzionamento della VMC, ove prevista, mantenendo inalterato il volume interno per una corretta azione di mandata e di ripresa dell’aria.

Sono inoltre specificati i valori di ricambi d’aria che devono essere rispettati, secondo quanto previsto dalla norma tecnica di riferimento UNI EN ISO 9972:2015 “Prestazione termica degli edifici - Determinazione della permeabilità all'aria degli edifici - Metodo di pressurizzazione mediante ventilatore”, la quale definisce un metodo di misurazione in campo della permeabilità all'aria di edifici o di parti di edifici.

In particolare, viene stabilito che i valori di ricambi d’aria (n50, si veda approfondimento nel paragrafo seguente) da rispettare, sono i seguenti:

  • Per le nuove costruzioni:
    - n50 < 2 valore minimo;
    - n50 < 1 valore premiante;
  • Per gli interventi di ristrutturazione importante di primo livello:
    - n50: < 3,5 valore minimo;
    - n50: < 3 valore premiante.

Vediamo adesso cos’è questo valore di n50.

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All'interno l'articolo continua con:

  • Numero di ricambi d’aria e n50: il Blower Door Test
  • Valori limite di n50 da rispettare per le certificazioni
  • Sistemi di correzione dei punti in infiltrazione

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