Questa AREA vuole essere il luogo di riflessioni, commenti, studi e proposte sullo stato dell’arte dell’Edilizia e dell’Urbanistica in cui ci proponiamo di dare sistematicità alle informazioni inerenti l’evoluzione normativa e giurisprudenziale che pubblichiamo giornalmente.
Parliamo dunque di principi e modalità applicative delle norme dell’Urbanistica e dell’Edilizia facendo il punto critico sulle tematiche che maggiormente si pongono all’attenzione della legislazione e della giurisprudenza in un momento in cui l’evoluzione della materia appare confusa e, a volte, contraddittoria; per questo trattiamo gli argomenti, per così dire, più attuali, interpretandoli ed inquadrandoli alla luce dei principi fondanti della materia anch’essi oggetto di evoluzione concettuale e dottrinaria.
L'Area è curata dall'Ing. Ermete Dalprato.
Ecco alcuni degli approfondimenti pubblicati:
L’Autore analizza l’ennesima modifica della definizione della ristrutturazione edilizia contenuta nell’articolo 28, comma 5-bis della legge n. 34/2022, di conversione del DL 17/2022.
L'autore tratta l’argomento in modo sistematico ripartendo dai fondamentali e ricostruendo poi l’articolazione dei “vincoli” in funzione delle loro specificità e delle diverse modalità con cui incidono sui beni di riferimento
L'Autore esamina nel dettaglio il principio del “Tempus regit actum” e i conseguenti problemi applicativi in edilizia.
Nella seconda parte (Piano Paesaggistico e Paesistico: aspetti procedimentali), l'Autore dettaglia analiticamente i passaggi procedimentali dopo aver chiarito la differenza tra vincoli paesaggistici e paesistici.
In questa prima parte (Inquadramento giuridico tra interpretazioni giurisprudenziali e circolari ministeriali) l’Autore sviluppa una disamina approfondita al fine di chiarire le condizioni e l’ammissibilità della sanatoria.
Disamina dei fatti, innovazioni normative, bonus fiscali, alterazione del mercato, semplificazione, controlli, possibili correzioni e aggiustamenti: l’analisi di un anno piuttosto convulso.
In un momento in cui la sanatoria ha assunto di nuovo centralità nei procedimenti edilizi (per l’accertamento della legittimità incentivato anche dall’applicazione dei “bonus”), l'autore esamina le ripercussioni di una recente ordinanza del Tar Lazio che ha sollevato una questione di illegittimità costituzionale della procedura di diniego delle domande di sanatoria edilizia, nello specifico quella disciplinata con silenzio-rifiuto dall’art.36 del DPR 380/01 (“accertamento di conformità”).
In merito al parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n. 7944 dell’11 agosto sull'interpretazione delle nuova e più restrittiva definizione della ristrutturazione edilizia per gli edifici vincolati dal d.lgs. n. 42/2004 apportata dalla legge n. 120/2020, l'Autore cerca di portare il dibattito di merito al cuore del problema in vista di un’auspicabile intervento legislativo.
L’eliminazione dell’asseverazione della legittimità nelle pratiche di Super-Bonus rende tutti tranquilli i tecnici che presentano le istanze? Forse sì, ma occhio a non perdere di vista le regole normali che richiedono alcune accortezze applicative per evitare sgradevoli sorprese future...
L’autore analizza gli effetti della recente conversione in legge n. 108/2021 del cosiddetto “Semplificazioni 2” sull’intero assetto della materia Edilizia e, soprattutto, sulle ricadute che avrà nel medio e lungo termine.
L'autore effettua un commento ragionato sulla Circolare del Consiglio Superiore del Lavori Pubblici n. 7944 dell’11 agosto 2021, che ha forse fatto sorgere qualche aspettativa nei non pochi casi di edifici soggetti a vincolo paesaggistico in attesa di ristrutturazione.
Approfondimento sul Bonus Facciate che non manca di suscitare difficoltà interpretative che hanno inondato l’Agenzia delle Entrate (e non solo) di molteplici interpelli.
L'autore effettua un'analisi sulla questione delle zone territoriali in cui è ammesso il beneficio.
Nella seconda parte, l'autore tratta le residue incongruenze e le ricadute sui collaterali aspetti della valorizzazione dei terreni interessati.
Nella prima parte del nuovo approfondimento, l'autore fornisce un inquadramento urbanistico che dà coerenza con i criteri fondanti della pianificazione.
Una disamina applicativa e operativa sul procedimento complesso delle autorizzazioni paesaggistiche, che si muove cercando di rispettare le esigenze di competenze diverse.
Una disamina sulle modifiche apportate dal DL 77/2021 alle regole sul Superbonus edilizio, soprattutto in riferimento a sanatoria e non necessità della dimostrazione di conformità edilizia. Cosa ci aspetta al di là degli entusiasmi? Siamo nell'imminenza di un nuovo condono edilizio ex lege?
Una disamina sulle modifiche apportate dal DL 77/2021 al procedimento amministrativo, che vanno ad impattare sulla legge 241/1990 per quel che riguarda il controllo interno di funzionalità degli uffici e sulla certificazione del silenzio-assenso.
Una prima disamina dell’articolo 33 del d.l. 31 maggio 2021 n.77 - cd. Semplificazioni Bis, dove si mettono in luce aspetti critici sia dal punto di vista operativo immediato che di metodo.
Mentre il PNRR sta viaggiando verso la Comunità Europea, l'autore comincia a pensare a quelle misure di “ripresa” che vi sono dichiarate.
L'autore spiega perché sono le leggi per la Casa ad avere indotto sostanziali innovazioni in urbanistica ... e nel diritto amministrativo.
L'autore approfondisice il tema della riforma della PA in una sede tecnico-professionale, non solo perché di assoluto interesse professionale, ma anche perché si imposta su affermazioni di principio non banali e, forse, inaspettate in un periodo di crisi.
A valle delle un po’ convulse, radicali e non sempre congruenti modifiche apportate alle norme sulle distanze tra fabbricati nell’arco di soli due anni per opera dei dd.ll. 18 aprile 2019, n. 32, e 16 luglio 2020, n. 76 (cosiddetti “Sblocca Cantieri” e Semplificazione”, convertiti rispettivamente nelle leggi 14 giugno 2019, n. 55 e 11 settembre 2020, n. 120), l'Autore fa il punto della situazione riportando in un quadro sinottico lo stato attuale delle norme raffrontandolo con quello previgente.
Tutto risolto in materia di distanze tra fabbricati in caso di ricostruzione dopo il d.l. “Semplificazioni” (oggi legge n. 120/2020) come hanno pubblicizzato le notizie giornalistiche? Forse no. L’Autore esamina nel dettaglio l’evoluzione della materia, riscontrando ancora ampi (se non addirittura ampliati) margini di indeterminazione interpretativa di una norma frettolosa, mal scritta (che già ha necessitato di interpretazione ministeriale), redatta più per assecondare la realizzazione di interventi diffusi che non per rifondare metodologie di intervento di rigenerazione urbana e che si pone in un confuso rapporto di continuità/discontinuità con interventi recenti di “semplificazione”.
LEGGE 11 settembre 2020, n. 120 - CONVERSIONE CON MODIFICHE DEL DL 16 luglio 2020, n. 76 - Semplificazioni (in vigore dal 15 settembre 2020)
AGGIORNAMENTO 15 SETTEMBRE 2020 - La legge 120 dell'11 settembre 2020, che converte con modifiche il DL 76/2020, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.228 del 14 settembre 2020 ed è ufficialmente in vigore da martedì 15 settembre 2020. Leggi l'approfondimento finale e scarica il testo definitivo del DL Semplificazioni!
Ecco gli approfondimenti di Ermete Dalprato su questo tema:
30.09.2020: La verifica della legittimazione degli immobili nel decreto-legge Semplificazioni
Con questo articolo affrontiamo la disamina – a piccoli passi – del decreto-legge n. 76/2020 per meglio conoscerne i contenuti specifici e ci prepariamo alla sua applicazione (al momento transitoria ma comunque possibile) in attesa della sua conversione e, perché no?, vedendo se possano essere apportate “modifiche migliorative”. La verifica della “legittimazione” dell’esistente non è elemento secondario nella “certezza del diritto” in edilizia.
6.09.2020: In attesa della riforma dell’edilizia: tra semplificazione e liberalizzazione
Semplificazione è la parola magica ricorrente come premessa ad ogni provvedimento legislativo che ci si accinga ad emanare, ma, spesso le attese sono state deluse. L’Autore pone in questo intervento alcune riflessioni di carattere generale su cosa è stato fatto davvero fin qui dal punto di vista operativo e sugli esiti che ha prodotto dandone un inquadramento concettuale: se davvero in edilizia si sia operata una semplificazione o una liberalizzazione e se le conseguenze siano state all’altezza delle finalità. Analisi utile per affrontare alla radice le nuove regolamentazioni in itinere che dovranno rifondare le regole dell’edilizia privata.
25.08.2020: L’incidenza del prospetto nella tipologia degli interventi edilizi nel DL Semplificazioni
Ermete Dalprato esamina un ulteriore positiva (anzi, necessaria) modifica del d.l. “Semplificazioni” in merito ai prospetti e alla loro funzione di inquadramento delle tipologie di intervento sugli edifici. Se la necessità dell’intervento legislativo era sentita per dirimere un assurdo della previgente disciplina, cionondimeno occorrerà qualche cautela nell’applicazione della nuova norma in merito alla manutenzione straordinaria che risulta sì ampliata, ma con alcune limitazioni funzionali che non sempre vengono ben evidenziate. La nuova formulazione risulta coerente e chiarificatrice anche se non bisogna darne una superficiale lettura.
07.08.2020: La ridefinizione della Tolleranza nel DL Semplificazioni- parte seconda: gli effetti della retroattività sulle norme collaterali
Ermete Dalprato completa il commento del nuovo articolo 34-bis del Testo Unico dell’Edilizia a seguito della modifica del DL Semplificazioni in materia di Tolleranze edilizie esaminandone gli effetti dell’applicazione retroattiva e, dunque, la sostanziale natura di “interpretazione autentica” delle previgenti prassi.
05.08.2020: La ridefinizione della Tolleranza nel DL Semplificazioni - parte prima: le innovazioni concettuali e sostanziali
Ermete Dalprato prosegue nell'esame del DL Semplificazioni, sottolineando un altro aspetto che si ritiene positivo ovverosia quello di avere dedicato uno specifico articolo al tema delle tolleranze in edilizia.
30.07.2020: La verifica della legittimazione degli immobili nel decreto-legge “Semplificazioni”
Ermete Dalprato affronta la disamina del DL 76/2020 (Semplificazioni), per analizzare al meglio i contenuti specifici e preparare la strada alla sua applicazione (al momento transitoria ma comunque possibile) in attesa della sua conversione, vedendo se possano essere apportate “modifiche migliorative”.
28.07.2020: La tormentata ricerca della Semplificazione in edilizia
Con questo articolo Ermete Dalprato avvia una serie di riflessioni sul tema della semplificazione normativa, del cosiddetto snellimento della burocrazia, in un momento in cui tramite decreti Leggi, e relative conversioni, testi unici e provvedimenti vari si sta cercando di cambiare le regole relative all'edilizia privata e agli appalti pubblici.
Di seguito altri approfondimenti pubblicati dall'autore:
Tra le innovazioni delle modifiche apportate al Testo unico dell’Edilizia vigente dalla recente legge n. 120/2020 di conversione del decreto-legge Semplificazioni n. 76 dello scorso luglio è stato introdotto in extremis una norma di contenuto “urbanistico” che di fatto consente di bypassare le procedure urbanistiche per operazioni complesse, quali la rigenerazione urbana, il recupero di aree dismesse e degradate … che richiedono invece specifica e interprofessionale progettualità.L’Autore ne esamina in modo critico le disposizioni che per la loro intrinseca contraddizione rischiano di essere di difficile e controversa applicazione, di dubbia efficacia e scarsa trasparenza
E’ in corso la riscrittura del Nuovo Testo Unico dell’Edilizia e qualche attendibile anticipazione già circola. L’importanza di un Nuovo testo è fuori discussione per via delle troppe, frammentarie modifiche apportate nel tempo su motivazioni spesso incongrue, occasionali, urgenti … Un tema caldo è sicuramente quello dell’abitabilità che ha inciso anche con qualche equivoco sugli atti di compravendita immobiliare. Anche il recente decreto legge “Semplificazioni” è intervenuto sul punto – ancora parzialmente però – e dal Nuovo Testo Unico ci si aspetta molto di più, ma non pare che tutti i problemi siano risolti all’insegna della semplificazione e maggiore chiarezza.
Mentre in questo periodo siamo tutti affannati a cercare di capire come applicare le agevolazioni finanziarie del Superbonus, l’Autore affronta l’analisi di quale sia stata l’evoluzione concettuale e di contenuti dell’Urbanistica dai suoi primi passi dall’inizio del secolo scorso ad oggi e come si sia evoluto il quadro tecnico-normativo di riferimento che porta poi quelle limitazioni operative di cui tutti si lamentano e che va sotto il nome generico di "burocrazia. Quadro tecnico-normativo diventato sempre più formal-giuridico piuttosto che tecnico relegando la professionalità tecnica a un ruolo quasi marginale. Una riflessione utile a riscoprire di cosa ci sia bisogno per rinnovare la materia partendo dalle radici culturali; prima della “rigenerazione urbana” forse bisogna anche ripensare alla “rigenerazione delle regole dell’urbanistica”.
Ermete Dalprato esamina e approfondisce i contenuti dell'articolo 3 del DPR 380/01, che si è fatto carico di definire la “nuova costruzione” in modo unificato su tutto il territorio nazionale nell’intento di dirimere ogni dubbio in merito e, soprattutto, di rendere di facile individuazione l’atto abilitativo dovuto in funzione del tipo di opera.
Ermete Dalprato esamina la questione relativa alle sentenze che di solito portano spiacevoli conseguenze per chi ha realizzato i gazebo ipotizzandone la irrilevanza edilizia e considerandoli opere di edilizia libera.
Rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione è un obiettivo più volte dichiarato e mai effettivamente ottenuto anche per la inadeguatezza dei provvedimenti adottati. Interventi d’urgenza non fanno ben sperare nell’attuazione di norme veramente efficaci che dovrebbero ripartire da un’analisi critica dei fallimenti fin qui verificatisi e da una radicale revisione dei meccanismi normativi. Ecco le riflessioni di Ermete Dalprato
Ermete Dalprato esamina l’istituto dell’articolo 36 del Testo Unico dell’Edilizia dal punto di vista procedimentale sottolineando che le “peculiarità” che lo contraddistinguono (in parte modificate rispetto alla stesura dell’originario articolo 13 della legge n. 47/85 da cui deriva) celano alcune insidie e indeterminazioni che ne inficiano la certezza dell’applicabilità e ne mettono in luce anche alcune contraddizioni concettuali rispetto al dichiarato contenuto di vincolatività delle sue disposizioni
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