T.U. Edilizia

Il D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, Testo Unico per l'edilizia, contiene i principi fondamentali e generali e le disposizioni per la disciplina dell'attività edilizia.

E' una legge-quadro nella cui cornice Regioni ed Enti locali possono emanare provvedimenti legislativi o regolamentari in materia edilizia.

Negli anni ha subito numerose modifiche, tra le ultime quelle di luglio 2024 con l'emanazione della Legge 105/2024 di conversione del D.L. 69/2024 (Decreto Salva Casa), pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 luglio 2024 ed entrata in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.

Riportiamo di seguito la versione del Testo Unico per l'Edilizia aggiornata al SALVA CASA.

Testo Unico Edilizia aggiornato al Salva Casa

Gli ultimi articoli sul tema

Ordinanza di demolizione: quando non c'è più niente da fare

La demolizione è l'unica sanzione applicabile quando sussiste una sistematica violazione della normativa urbanistica in zona vincolata, dove peraltro ogni difformità comporta una variazione essenziale soggetta a ripristino.

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Pompe di calore: le distanze dal confine vanno sempre rispettate, pena l'arretramento o la rimozione

La disciplina delle distanze tra manufatti e confini costituisce una delle espressioni più rilevanti della tutela dei rapporti di vicinato, garantendo un equilibrio tra il diritto di proprietà e le esigenze di sicurezza, salubrità e ordine urbano. La recente sentenza del Tribunale di Genova n. 1624/2025 ha esteso l’applicazione dell’art. 889 del c.c. a una moderna pompa di calore installata in prossimità del confine, contenente gas refrigerante R410A. Il giudice ha ritenuto accertata una potenzialità dannosa, in base alla consulenza tecnica d’ufficio, evidenziando rischi di esplosioni o emissioni gassose.

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Infrastrutture, rigenerazione urbana e progettazione sostenibile: la visione del Ministro Salvini al convegno OICE

Il Ministro Salvini, intervenuto al convegno OICE "L’ingegneria e architettura oltre il progetto”, traccia un bilancio di due anni e mezzo al MIT e rilancia con forza su progettazione, grandi opere e semplificazioni, annunciando cantieri strategici già da quest’estate. “Abbiamo cinque anni per cambiare il volto dell’Italia, e il 2032 sarà l’anno chiave dello sviluppo infrastrutturale del Paese”.

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Da pergolato a tettoia: quando serve il permesso di costruire

Un pergolato con copertura fissa, ancoraggio stabile e dimensioni considerevoli costituisce una tettoia abusiva da demolire in assenza del permesso di costruire.

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Abusi edilizi complessi: la sanatoria parziale è impossibile

L'opera edilizia abusiva deve essere identificata con l'intero complesso immobiliare, poiché la considerazione atomistica non consente di comprendere adeguatamente l'impatto effettivo: non è possibile, quindi, scomporre l'abuso edilizio in più parti per ottenere una sanatoria parziale, mentre possibile ottenere una regolarizzazione parzale quando le opere abusive sono autonome e scindibili dal resto dell'edificio sia dal punto di vista materiale che funzionale.

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Quando l’istanza di condono edilizio si trasforma in doppia sanzione: tra acquisizione gratuita e sanzione pecuniaria

L’inottemperanza all’ordine di demolizione può comportare conseguenze rilevanti per il proprietario dell’immobile abusivo. La sentenza del TAR Campania n. 1803/2025 offre un caso esemplare in cui il Comune, dopo aver negato il condono, ha legittimamente proceduto sia all’acquisizione dell’immobile sia all’applicazione della sanzione, respingendo le eccezioni del ricorrente.

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Con questo topic vengono raccolti tutti gli articoli e le news pubblicate su Ingenio relative al Testo Unico per l'Edilizia (DPR 380/2001) riguardanti novità normative, le sentenze, la progettazione, la costruzione, le ristrutturazioni, i casi studio, i controlli e i pareri degli esperti.

Gli altri articoli sul tema

Abuso Edilizio

Da lastrico solare a terrazzo praticabile: come si prova lo stato legittimo?

L'Anagrafe Edilizia, prevista dall'art. 13 L.R.C. n. 35/87, rappresenta solo un censimento del patrimonio edilizio esistente, funzionale alla redazione del Piano Regolatore, e non è inclusa tra i documenti probanti ex art.9-bis del Testo Unico Edlizia per individuare lo stato legittimo di un'opera.

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Abuso Edilizio

Fiscalizzazione dell'abuso edilizio: solo per parziale difformità e mai in zona vincolata

La fiscalizzazione dell'abuso edilizio non è applicabile per le opere realizzate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, perché queste non possono essere mai ritenute "in parziale difformità", atteso che tutti gli interventi realizzati in tale zona eseguiti in difformità dal titolo abilitativo si considerano in variazione essenziale e, quindi, in difformità totale rispetto all'intervento autorizzato.

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Abuso Edilizio

Responsabilità e sanzioni per abuso edilizio: la guida per non sbagliare

L’abuso edilizio non è solo un illecito amministrativo o penale, ma una responsabilità concreta che coinvolge tutti gli attori del processo edilizio. Questo articolo analizza sanzioni e responsabilità civili, penali e amministrative previste per tecnici, committenti e imprese. Un approfondimento utile per operare in sicurezza nel quadro normativo attuale, aggiornato al decreto Salva Casa.

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Titoli Abilitativi

Spostamento di tramezzature e modifiche distributive interne: CILA o SCIA?

Per interventi di manutenzione straordinaria che comportano "diversa distribuzione degli ambienti interni mediante eliminazione e spostamenti di tramezzature, purché non interessi le parti strutturali dell'edificio", è sufficiente la CILA, mentre se si toccano le parti strutturali serve la SCIA.

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Abuso Edilizio

Aree abusive e superfici aggiuntive: quando la motivazione del Comune diventa obbligatoria

L’acquisizione al patrimonio comunale di aree e immobili abusivi, disciplinata dall’art. 31, comma 3, del DPR 380/2001 (modificato dal DL 69/2024), avviene automaticamente qualora il responsabile dell’abuso non provveda al ripristino dello stato dei luoghi entro novanta giorni dall’ordine di demolizione. Diversa è, invece, la disciplina per superfici aggiuntive, per le quali il Comune deve fornire una motivazione chiara e dettagliata per acquisirle, come chiarito dalla sentenza del TAR della Campania n. 214/2025.

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Ristrutturazione

Lastrico solare con copertura a falde: c'è spazio per la ristrutturazione

La sostituzione del lastrico solare con tetto a falde non può essere automaticamente qualificata come nuova costruzione, ma richiede una valutazione caso per caso considerando le dimensioni e le caratteristiche specifiche dell'intervento. Se si tratta di interventi di dimensioni limitate finalizzati all'efficientamento energetico, la qualificazione come ristrutturazione edilizia appare più appropriata, purché non si determini una trasformazione radicale dell'immobile preesistente.

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Titoli Abilitativi

Chiusura della porta finestra e pavimentazione: possono bastare CILA o SCIA

Interventi di modesta entità, come la chiusura di aperture (porta-finestra), rientrano nella manutenzione straordinaria o ristrutturazione edilizia leggera, richiedendo al massimo la SCIA e non il permesso di costruire: in assenza di titolo abilitativo, la sanzione deve essere proporzionata e pertanto scatta un'ammenda pecuniaria e non la demolizione.

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Abuso Edilizio

Cambio di destinazione d'uso da deposito ad attività commerciale: quando serve il permesso

La modifica di locali che, da deposito pertinenziale, vengono trasformati in attività commerciale, con realizzazione di un vano cucina e di uffici, richiede il permesso di costruire o al massimo la SCIA alternativa al permesso. Infatti il DL Salva Casa, tenuto contro delle disposizioni dei regolamenti locali, consente il cambio d'uso rilevante con SCIA solo se le opere contestuali al mutamento d'uso sono assentibili con CILA o in edilizia libera.

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Abuso Edilizio

Costruzione di piscina in zona vincolata: esclusa la compatibilità paesaggistica

La realizzazione di opere edilizie in aree sottoposte a vincoli paesaggistici richiede un rigoroso controllo preventivo, volto a tutelare il valore storico e ambientale dei territori interessati. La sentenza n. 12637/2025 del TAR del Lazio conferma la necessità del rispetto delle procedure autorizzative e ribadisce la distinzione tra conformità edilizia e compatibilità paesaggistica, respingendo il ricorso e confermando l’ordine di demolizione di una piscina abusiva in area vincolata.

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Condoni e Sanatorie

Sanatoria ordinaria: per regolarizzare gli abusi edilizi maggiori serve la doppia conformità classica

In caso di abusi edilizi maggiori, il rilascio del permesso di costruire in sanatoria presuppone indefettibilmente la doppia conformità, ossia la non contrarietà del manufatto abusivo alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della sua realizzazione e al momento della presentazione dell'istanza di sanatoria.

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Abuso Edilizio

Isolamento termico del sottotetto: quando la SCIA non basta

L'installazione del cappotto termico al sottotetto, quando si inserisce in un più ampio complesso di opere comportanti modifica dell'altezza dell'edificio e della consistenza volumetrica, esce dalla categoria della manutenzione straordinaria e richiede titoli abilitativi di maggiore consistenza (permesso di costruire), configurandosi come ristrutturazione edilizia.

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Salva Casa

La SCIA in sanatoria: fra vecchie regole e novità del Decreto Salva Casa

Il decreto Salva Casa (DL 69/2024, convertito in legge 105/2024) ha introdotto significative modifiche alla disciplina edilizia. In particolare, è stato abrogato l’art. 37, comma 4, del DPR 380/2001, che disciplinava la SCIA in sanatoria, ora sostituito dal nuovo art. 36-bis. In questo contesto normativo si inserisce la sentenza del TAR Campania n. 854/2025, che chiarisce i limiti della SCIA in sanatoria nel regime precedente: essa non produce effetti automatici e richiede un provvedimento espresso dell’Amministrazione per perfezionarsi.

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Salva Casa

Cambio destinazione d'uso da commerciale a residenziale: oggi si fa con la SCIA!

Grazie alle novità apportate dal Decreto Salva Casa all'art.23-ter del Testo Unico Edilizia, oggi il cambio di destinazione d'uso da commerciale (tabaccheria/salumeria) a residenziale (abitazione), eseguito con opere assentibili in edilizia libera, può essere realizzato con la presentazione di una semplice SCIA. Non serve il permesso di costruire e l'ordinanza di demolizione del comune è illegittima.

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Condoni e Sanatorie

Quando serve davvero l’autorizzazione sismica nella SCIA in sanatoria? La motivazione tecnica è fondamentale per la validità dei procedimenti

L'Italia, caratterizzata da un rischio sismico medio-alto, richiede specifici obblighi e procedure per gli interventi edilizi in zone sismiche, al fine di garantire la sicurezza strutturale e la tutela delle persone. Assume particolare rilievo la gestione della SCIA in sanatoria, soprattutto quando le opere interessano elementi strutturali soggetti ad autorizzazione sismica. La sentenza TAR Lazio n. 10682/2025 chiarisce che le amministrazioni devono fornire una motivazione tecnica esaustiva e rispettare il contraddittorio procedimentale nel negare l’efficacia della SCIA per carenza di autorizzazione sismica, valutando caso per caso la natura degli interventi.

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Urbanistica

Oneri di urbanizzazione per cambio di destinazione d'uso: quando il mutamento è "gratis"

Se il Comune non ha applicato correttamente la regola che prevede il calcolo della differenza tra i costi della nuova e vecchia destinazione, previsti dalla legge regionale di riferimento, gli oneri di urbanizzazione vanno restituiti al privato.

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Titoli Abilitativi

Tettoia trasformata in mansarda: è pertinenza o serve il permesso di costruire?

La distinzione tra pertinenze edilizie e nuove costruzioni riveste un ruolo importante nella disciplina urbanistica, in quanto determina la necessità o meno del permesso di costruire. Un esempio emblematico è fornito dalla sentenza del TAR Campania n. 7036/2024, relativa alla trasformazione di una tettoia in una mansarda abitabile. Il Tribunale ha chiarito che, trattandosi di un intervento con rilevante incidenza volumetrica e funzionale, esso non può essere considerato pertinenziale, richiedendo di conseguenza il rilascio di un permesso di costruire.

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Abuso Edilizio

Apertura di prospetti in zona vincolata: senza permesso demolizione automatica

Per le opere abusive in zone paesaggisticamente vincolate vige un principio di indifferenza del titolo edilizio necessario: in pratica, è legittimo l'esercizio del potere repressivo demolitorio indipendentemente dal fatto che l'opera richiedesse SCIA o permesso di costruire.

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Titoli Abilitativi

Certificato di agibilità: senza nuovi interventi edilizi resta valido a tempo indeterminato

Il certificato di agibilità non ha una scadenza intrinseca ma, in assenza di un provvedimento di autotutela che annulli il precedente, potrebbe decadere allorchè siano eseguiti interventi che abbiano alterato la conformazione originale del manufatto.

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